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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

La mostra pittorica "Oltre" ad Illegio affronta il tema del viaggio e della migrazione

La mostra pittorica

Udine - La mostra "Oltre" sarà aperta da domenica 22 maggio al 9 ottobre a Illegio, piccolo borgo montano della Carnia a pochi chilometri da Tolmezzo, con 360 abitanti e una grande vocazione ad aprirsi al mondo della cultura e dell'arte. Un borgo raccordato al Cammino delle Pievi della Carnia.

L'esposizione ques'anno affronta il tema del viaggio: con cercatori, fuggitivi, pellegrini, il percorso mira ad affrontare il tema del trasferimento, del passaggio, delle migrazioni, attraverso 45 dipinti realizzati dal Quattrocento al Novecento da grandi artisti.

Tele che propongono il percorso di viaggiatori del tempo e dello spazio, di genti e personaggi, che per motivi diversi si sono dovuti spostare, anche lasciando definitivamente le loro terre, e che riprendono un cammino tracciato dalla Bibbia, dalla mitologia greca e latina, dalla letteratura cristiana medioevale e dalla Divina Commedia.

A organizzare l'evento espositivo, che rappresenta l'undicesima mostra di livello internazionale realizzata dal 2004 nella località carnica, è il Comitato di San Floriano, sodalizio che ha realizzato nello stesso periodo anche 11 mostre straordinarie in Italia, a Bruxelles e presso la Santa Sede e ha fatto sì che in questi anni oltre 250.000 visitatori raggiungessero Illegio.

Curatore della mostra Oltre è don Alessio Geretti che per l'occasione ha ideato un percorso pittorico espositivo volto ad accompagnare per mano il visitatore in un viaggio simbolico, attraverso 11 sale.

Dall'inquietudine e dall'ardore di conoscenza che spinge a superare i confini, allo spaesamento e alla violenza che travolge e rende nomadi, alla certezza di una meta, che sta alla base dei cammini religiosi di Israele e dei pellegrinaggi medioevali e odierni, alla metafora della vita e della fede: questi gli stati d'animo descritti dalle opere in mostra. Temi ed elementi che nell'era delle grandi migrazioni sono evidentemente attuali.

Temi illustrati e percepibili attraverso La Sacra Famiglia in fuga su una barca del 1652 del pittore fiammingo Jacob Jordaens, Enea alla corte di Didone di Bernardino de' Donati, L'adorazione dei Magi del Botticelli, San Nicola che salva i naviganti di Lorenzo Monaco, Il malore del Pellegrino di Ferdinand Waldmuller.

Artista, critico e scrittore: Gillo Dorfles festeggia i 106 anni al "Revoltella" nella sua Trieste

Artista, critico e scrittore: Gillo Dorfles festeggia i 106 anni al

Trieste - Ha celebrato nella sua città il 106° compleanno l'artista, scrittore, docente universitario e critico d'arte Gillo Dorfles.

Giunto da Milano, dove risiede, a Trieste, presso l'Auditorium del Museo Revoltella Dorfles ha presentato il suo libro "Gli artisti che ho incontrato", antologia completa dei suoi scritti dal 1930 al 2015.

Erano presenti Achille Bonito Oliva e Luigi Sansone, curatore dell’opera. La sala era gremita di pubblico, che lo ha applaudito in piedi, a lungo.

Al decano della cultura italiana il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva conferito nel dicembre 2015 l'onorificenza di "Cavaliere di Gran Croce".

Angelo Dorfles, detto Gillo, è nato a Trieste il 12 aprile 1910 ed è laureato in medicina con specializzazione in psichiatria. Nello stesso tempo si è dedicato alla pittura ed alla riflessione sull'estetica. Si inserisce a pieno titolo nella tradizione culturale eclettica di stampo mitteleuropeo.

Tra i numerosi saggi pubblicati da Dorfles, ricordiamo: Kitsch e cultura, Horror Pleni. La (in)civiltà del rumore, Fatti e fattoidi. Gli pseudoeventi nell'arte e nella società, 99+1 risposte, Dal significato alle scelte, Il Feticcio quotidiano.

“Pituris” di Beltramini alla trart

“Pituris” di Beltramini alla trart

Trieste – Allo spazio espositivo  trart s’inaugura sabato 16 aprile alle ore 18.30  la mostra fotografica “Pituris”  proponendo un’esposizione diversa e comunque affine alla nostra linea che ha sempre rispettato la qualità espressa nelle più svariate forme.

Bruno Beltramini introduce nelle sue opere, appunto Pituris, un concetto che, se vogliamo, molti artisti vogliono raggiungere, cioè inserire la dimensione del tempo in un’immagine. Egli opera mescolando le doti di operatore video e fotografo con la sua capacità di guardare la natura come fosse un’opera pittorica, ne coglie con sensibilità le sfumature, trasformando la semplicità del dato reale in qualcosa di straordinario e unico.

Come scrive John Berger in ogni atto del guardare c’è un’aspettativa di senso dettato da ciò che l’apparenza sta rivelando, cui istintivamente vogliamo dare una spiegazione, quindi vi è una relazione tra la capacità umana di percepire e la coerenza delle apparenze.

Il fotografo sceglie un evento, individua un oggetto sia esso un volto, un paesaggio, un vaso in un contesto, quindi … clicca e lo blocca in un preciso istante. In questo modo narra una storia  sintetizzata in un unico scatto. Guardare quello scatto ci permette di cogliere le apparenze mai fini a se stesse ma detentrici di significati che via via la nostra capacità di decodificazione esplicitano.

In un unico istante è condensato tutto l’evento.

Bruno Beltramini va oltre a questo. Le sue Pituris lasciano intendere l’interpretazione pittorica che vuole dare al dato reale, l’inquadratura, il taglio, i giochi di luce, ma non basta. Quella che all’apparenza potrebbe sembrare un’immagine fissa, in realtà è in movimento. Quella che poteva sembrare una pittura sembra una fotografia. Quello che sembrava uno scatto è un video in cui l’immobilità del soggetto naturale è scosso da impercettibili eventi . Una goccia che cade; la nebbia che si alza; il lento incedere della luce del giorno. Un’operazione affascinante che altera l’aspettativa che ci si era creati con un effetto straniante: l’immobilità in movimento.

Sede: trart - viale xx settembre 33, Trieste. Orario: da martedì a sabato dalle  17.30 alle  19.30 www.trart.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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