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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Rialzo dei prezzi in Italia, Trieste tra le città più care: inflazione al 2,2%. Alimentari in testa

Rialzo dei prezzi in Italia, Trieste tra le città più care: inflazione al 2,2%. Alimentari in testa

Trieste - I prezzi riprendono a salire in tutta Italia. Gli aumenti raggiungono il 2,2% a Trieste e il 2,1% a Bolzano, superando la soglia massima del 2% presa come riferimento dalla Banca Centrale Europea per le sue politiche.

L’aumento, secondo l’Istat, è dovuto all’accelerazione della crescita tendenziale dei beni energetici non regolamentati (+9,0%, da +2,4% del mese precedente) e degli alimentari non lavorati (+5,3%, era +1,8% a dicembre), cui si aggiunge il ridimensionamento della flessione dei prezzi degli energetici regolamentati (-2,8%, da -5,8%).

Il tasso di inflazione si posiziona sopra la media nazionale dell'1% in dodici capoluoghi di Regione e province autonome sui 19 analizzati dall'Istat: a Trento tocca l'1,5% e a Milano, Napoli e Bari è dell'1,4%. Roma è invece in fondo alla classifica con un tasso dello 0,7%, superiore solo a quello di Bologna (0,6%).

Anche tra i comuni con più di 150 mila abitanti che non sono capoluoghi di regione, i prezzi sono in crescita su base annua in tutte le dieci città per cui sono calcolati gli indici generali (erano nove a dicembre): gli aumenti maggiori interessano Livorno (+1,8%, era +1,4% a dicembre) e Padova (+1,5%, da +1,2% del mese precedente). I rincari più contenuti sono a Reggio nell'Emilia e Ravenna (+0,4% per tutte e due).

Credito cooperativo in Regione, bilancio positivo per tutte le banche del gruppo

Credito cooperativo in Regione, bilancio positivo per tutte le banche del gruppo

Udine - A dicembre 2016, il bilancio aggregato delle 15 Banche di Credito Cooperativo del Fvg segna un utile netto d’esercizio pari a 20 milioni di euro, con tutte le Bcc in territorio positivo. La raccolta globale delle Bcc regionali ha superato i 9,4 miliardi di euro (+6,91 per cento rispetto a dicembre 2015).

La raccolta diretta ha superato i 6,6 miliardi di euro (+6,04 per cento), mentre la raccolta indiretta è andata oltre i 2,8 miliardi di euro (+9 per cento rispetto all’anno precedente). In particolare, la dinamica del risparmio gestito (fondi comuni, gestioni patrimoniali, assicurazioni) porta l’aggregato a superare 1,8 miliardi di euro, in crescita del 22,32 per cento. La massa operativa sale a 15 miliardi di euro, con un +5,58 per cento.

Anche nel corso del 2016, le Bcc hanno continuato a sostenere attivamente il territorio in cui sono insediate: gli impieghi alla clientela sono saliti oltre i 5,5 miliardi di euro, in aumento del 3,4 per cento. In aumento sia gli impieghi alle famiglie consumatrici, che ammontano a 2,4 miliardi di euro, sia gli impieghi alle imprese (pari a 3,2 miliardi di euro).

Pure le nuove operazioni di erogazione di credito che, a dicembre 2016, superano 1 miliardo di euro, sono in crescita del 6,4 per cento. Di questi, oltre 286 milioni di euro sono destinati a mutui per la casa.

L’insieme delle partite anomale riscontra dei tassi di copertura in ulteriore aumento. Infatti il tasso di copertura sulle sofferenze è pari al 62,3 per cento mentre quello sulle inadempienze probabili è pari al 33,6 per cento.

«Il nostro modello bancario – commenta il direttore della Federazione regionale delle Bcc, Giorgio Minute -, cooperativo e territoriale, consente una maggior conoscenza dei prenditori e, in ogni caso, i cittadini del Fvg sono caratterizzati da una elevata consapevolezza che i debiti vanno restituiti».

Le Bcc del Fvg, dunque, mantengono tutti i numeri per proporsi ai soci e ai clienti come banche solide e sicure. Infatti, tra gli indicatori positivi, a settembre 2016 il sistema del Credito Cooperativo regionale evidenzia un CET1 Ratio del 18,1 per cento, di gran lunga superiore ai requisiti minimi richiesti dalle autorità di vigilanza, e Fondi Propri pari a 880 milioni di euro.

Il numero di conti correnti è pari a 237.000 unità, con un aumento del 5,92 per cento. Anche nell’anno appena trascorso è proseguita la crescita degli strumenti di monetica elettronica come le carte di credito (+4,52 per cento), di debito (+10,07 per cento) e le prepagate (+17,66 per cento).  Positivo pure l’aumento della diffusione dell’home banking che, a dicembre 2016, conta circa 123.000 mila postazioni (pari al 52 per cento sul totale dei conti correnti). In aumento, infine, anche il numero dei POS, con circa 6.000 terminali installati (+15,65 per cento).

A dicembre 2016, le Bcc del Fvg erano presenti sul territorio con 246 sportelli, quasi 70.000 soci, 1.456 collaboratori e oltre 368.000 clienti.

Atap, bilancio positivo dopo aver vinto gara regionale per trasporto. Nuove assunzioni

Atap, bilancio positivo dopo aver vinto gara regionale per trasporto. Nuove assunzioni

Pordenone - Si è svolta la prima assemblea dei soci dell’azienda di trasporti Atap dopo l'aggiudicazione definitiva del nuovo contratto di servizio regionale del trasporto pubblico.

Il gruppo dirigente ha fatto il punto della situazione alla luce dell'importante risultato raggiunto e per rispondere alla richiesta dei soci pubblici di distribuire circa 5 milioni di euro di riserve, al fine di ottenere risorse preziose per i loro bilanci.

Sul primo punto, il presidente dell'Atap, Mauro Vagaggini ha rivendicato con orgoglio che grazie alla vittoria del bando europeo del Tpl regionale, l'azienda effettuerà nuove assunzioni: circa 30, di cui una ventina di autisti.

Questo anche perchè dal 1° settembre aumenteranno i chilometri del servizio: più 200 mila nell'urbano e più 300 mila nell'extra.

Vagaggini ha aggiunto che si unificheranno le strutture amministrative della società, portando tutti gli uffici in via Prasecco, con la realizzazione di una palazzina adiacente a quella esistente. Inoltre, sempre in autoparco, sarà ampliata l'area parcheggio degli autobus e delle auto dei dipendenti in una superficie attigua già di proprietà.

Per quanto attiene i depositi, dopo Sacile e Maniago, potrebbe essere la volta di San Vito al Tagliamento. Si stanno valutando in zona alcune opportunità.

Prima di aprire il dibattito e la votazione sulla distribuzione richiesta di 5 milioni di riserve, Vagaggini ha elencato i numeri recenti della società, ovvero il patrimonio netto che si attesta a circa 68 milioni (nel 2003 era di 40 milioni), la recente plusvalenza nel settore ambientale di circa 3 milioni, una stima complessiva di circa 94 milioni. Circa 60 i milioni distribuiti ai soci dal 2003 tra utili e riserve. Cui si devono aggiungere i 5 deliberati oggi all'unanimità.

I soci presenti all'assemblea, in rappresentanza di oltre il 94 per cento del capitale sociale, hanno votato all'unanimità la distribuzione della somma concordata, secondo un criterio di 29 euro ad azione.

Così, a titolo esemplificativo, i soci di riferimento Comune (31,8 per cento) e Provincia di Pordenone (27,8), incasseranno rispettivamente 1,6 e 1,4 milioni.

A seguire, i comuni di Cordenons (488 mila), Porcia (333 mila), Fontanafredda (127 mila), e gli altri con percentuali inferiori. Alcuni soci hanno chiesto di essere pagati in un'unica soluzione, mentre la stragrande maggioranza in due tranche: il 70 per cento nel 2017 e il restante 30 nel 2018.

"Se anche questa ulteriore distribuzione di riserve è stata possibile - ha commentato in chiusura Vagaggini - lo si deve all'ottima gestione dei consigli di amministrazione e del management aziendale".    

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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