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Gio11212024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Bilancio positivo per Friuli Future Forum. 5 giorni di proposte sulle prospettive economiche

Bilancio positivo per Friuli Future Forum. 5 giorni di proposte sulle prospettive economiche

Udine - Si è conclusa sabato 18 febbraio la quarta edizione di Friuli Future Forum, contenitore di proposte e dibattiti per costruire insieme una nuova idea di Friuli, organizzato dalla Camera di Commercio di Udine.

Cinque giorni intensi, con più di 70 ospiti ed esperti italiani e internazionali a confronto con rappresentanti delle istituzioni e dell'economia locale e con un pubblico numeroso e vivace.

"I numeri ci inorgogliscono - ha commentato il presidente Giovanni Da Pozzo - ma non ci restituiscono la profondità delle riflessioni, delle idee, del dialogo che si è creato attorno ad alcuni dei grandi temi destinati a scandire il futuro di tutti noi: il lavoro, il nuovo welfare, la digitalizzazione dell'economia e la rural innovation, i nuovi assetti geopolitici, le startup innovative e la formazione, le migrazioni e il futuro d'Europa".

"Insistiamo sull'importanza del dialogo - ha aggiunto Da Pozzo - che, come ci ha ricordato Zygmunt Bauman a Udine lo scorso anno per una delle ultime lectio magistralis che abbiamo ripreso quest'anno in un video-omaggio, resta probabilmente il più vero segno distintivo dell'essere umano. Un segno distintivo che oggi è quanto mai necessario recuperare per mettere in atto politiche o iniziative economiche ponderate e con un senso di direzione".

Per il project manager di Friuli Future Forum, Renato Quaglia, "gli incontri che quest'anno hanno affrontato temi chiave dello sviluppo dei prossimi anni, hanno ribadito approcci inediti e offerto sguardi nuovi per leggere la nostra realtà e le prospettive che si aprono. Insieme alle riflessioni e agli esempi di futuro, abbiamo voluto dare avvio anche quest'anno a un percorso concreto con le scuole, che sì è ora espresso in un primo esperimento-pilota con il Liceo Percoto”.

Tra gli ospiti che si sono alternati sul palco del Friuli Future Forum c’erano Joan Subirats, Pejman Abdolmohammadi, Stefano Parisi, Francesco Boccia, Elsa Fornero, Eldar Shafir, Tito Boeri, Marco Leonardi, Marco Bentivolgli.

Questi i giornalisti che hanno intervistato i relatori: Francesco Cancellato, Polo Bracalini (Il Giornale), Toni Capuozzo (Mediaset), Stefano Feltri (Il Fatto Quotidiano), Claudia Fusani (L’Unità), Monica Guerzoni (Corriere della Sera), Rosanna Lampugnani (Corriere del Mezzogiorno), Omar Monestier (Messaggero Veneto), Paolo Mosanghini (Messaggero Veneto), Giuseppe Ragogna (Messaggero Veneto), Giacomo Russo Spena (Micromega), Marco Ventura (Rai).

FriulAdria presenta un bilancio positivo. Vanno bene mutui casa e credito all’impresa

FriulAdria presenta un bilancio positivo. Vanno bene mutui casa e credito all’impresa

Pordenone - Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, presieduto dal Presidente Ariberto Fassati e guidato da Giampiero Maioli, Amministratore delegato del Gruppo e Senior Country Officer di Crédit Agricole in Italia, ha approvato il bilancio 2016.

Il Gruppo, composto da Crédit Agricole Cariparma S.p.A.(capogruppo), Banca Popolare FriulAdria S.p.A., Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A., Crédit Agricole Group Solutions S.C.p.A. e Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l., ha raggiunto risultati lusinghieri.

In un mercato che ha visto nel 2016 ancora parecchia incertezza, il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia mostra un importante incremento dei volumi amministrati, pari a 143 miliardi di euro, +5% rispetto a fine 2015.

I crediti verso la clientela nel 2016 hanno fatto registrare una crescita del +5% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 38,2 miliardi di euro. Lo sviluppo è stato sostenuto dalle componenti a medio - lungo termine, sia mutui (in particolare mutui casa, con stock in aumento del 6% in un anno trainato dalla crescita, pari al 12%, della nuova produzione), sia le altre forme di finanziamento destinate al sostegno delle imprese (+6% in un anno).

Lo sviluppo dei volumi è stato conseguito prestando profonda attenzione alla qualità del credito. Il peso dei crediti deteriorati sul totale crediti verso clientela è in riduzione nell’ultimo anno (da 8,4% a 7,6% l’incidenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche, incidenza delle sofferenze stabile al 3,2%) – grazie anche alla riduzione del flusso di nuovi ingressi a default (-38% rispetto al 2015) – aumentando al contempo i tassi di copertura (dal 40,5% al 42,2%).

Nel 2016 le masse amministrate (105 miliardi di euro a dicembre 2016) sono aumentate di 5,6 miliardi di euro rispetto al 2015 (+6% a/a) per effetto della crescita sia della raccolta diretta (+2%) sia, soprattutto, della raccolta indiretta (+8% a/a).

Lo sviluppo della raccolta diretta, che al 31 dicembre 2016 si attesta a 39,9 miliardi di euro, beneficia del collocamento di 1,5 Mld di Covered Bond e riflette la propensione della clientela verso forme di raccolta più liquide: risulta infatti in forte crescita la componente conti correnti, le cui giacenze sono salite a 28,7 miliardi (+3,5 miliardi verso 2015, +14%), mentre registrano una contrazione i prestiti obbligazionari (-3,3 miliardi di euro), andamento che risente anche della preferenza della clientela verso prodotti con maggiori possibilità di rendimento, in particolare di risparmio gestito. La raccolta indiretta (che al 31 dicembre 2016 si attesta a 65 miliardi) registra un marcato incremento (+4,7 miliardi di euro, +7,8% a/a), grazie soprattutto allo sviluppo del risparmio gestito (+11%), che beneficia della crescita di tutte le sue componenti (+15% Fondi e delle Gestioni Patrimoniali e +9% i prodotti assicurativi). Positivo anche lo sviluppo della raccolta amministrata.

La contrazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita registrata nel corso dell’esercizio (dai 5,8 miliardi del 31 dicembre 2015 ai 5,4 miliardi di euro di fine 2016) è riconducibile alla dinamica del portafoglio dei titoli di stato italiani, su cui hanno inciso sia l’evoluzione dei prezzi di mercato sia una riduzione delle consistenze.

La solidità patrimoniale si conferma adeguata con un Common Equity Tier 1 all’11,4% (stabile rispetto al 2015 – l’aumento delle attività ponderate per il rischio, connesse allo sviluppo dell’attività creditizia, è stato compensato dall’incremento della dotazione patrimoniale) ed un Total Capital Ratio al 13,3%, cui si aggiunge una posizione di liquidità più che soddisfacente, con un indicatore di LCR stabilmente sopra il 100%.
     
Il Crédit Agricole è presente in Italia, suo secondo mercato domestico, con 12mila collaboratori e 3,5 milioni di clienti per 61 miliardi di finanziamento all’economia. La stretta collaborazione tra le società presenti nel retail banking, credito al consumo, corporate e investment banking, asset management e comparto assicurativo garantisce al Crédit Agricole di operare nella penisola con un’offerta ampia e integrata, a beneficio di tutti gli attori economici.

Il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia è presente sul territorio nazionale con circa 900 punti vendita in 10 regioni ed è il settimo operatore bancario per masse amministrate con oltre 8.000 dipendenti e oltre 1.700.000 clienti.

I proventi operativi netti si attestano a 1,7 miliardi, in leggera flessione (-3%) rispetto al 2015 impattati dall’andamento del margine di interesse.

Gli interessi netti evidenziano una diminuzione del 7,8% rispetto all’esercizio precedente, attestandosi a 932 milioni, condizionati da uno scenario di crescita congiunturale ancora modesta e da tassi di interesse che permangono in territorio negativo.

Le commissioni nette si attestano a 709 milioni e risultano in tenuta rispetto allo scorso anno grazie allo sviluppo delle commissioni da gestione intermediazione e consulenza (+5%), che compensa la flessione delle commissioni da attività bancaria tradizionale (-7%) riconducibile, in misura prevalente, alla flessione delle commissioni collegate all’istruttoria creditizia ed alle spese di tenuta conto.
   

Conto alla rovescia per la fiera “Cucinare”: focus sulla ristorazione in FVG e non solo

Conto alla rovescia per la fiera “Cucinare”: focus sulla ristorazione in FVG e non solo

Pordenone - L’Ascom-Confcommercio e la Fipe (Fedarazione Pubblici Esercizi) saranno protagoniste alla quinta edizione della rassegna fieristica “Cucinare” che si tiene dall’11 al 14 febbraio a Pordenone.

Per sottolineare l’importanza dei pubblici esercizi per l’economia regionale e non solo, all’evento quest’anno interverrà il presidente nazionale della Fipe, nonché vicepresidente della Confcommercio, Lino Enrico Stoppani.

Le iniziative in programma, ben 36 eventi in Arena Fipe powered by Electrolux e 10 tra Arena Stars Cooking e Arena Crédit Agricole Friuladria, saranno incentrate soprattutto sul tema della solidarietà, attraverso un’attività di promozione - in collaborazione con Coop Alleanza 3.0 e Acqua Dolomia -  a sostegno delle imprese colpite dagli eventi sismici del centro Italia, senza dimenticare le eccellenze del territorio, i prodotti tipici, interpretati dalle stelle della ristorazione locale.

Nelle quattro giornate della Fiera grande protagonista nell’area Ascom-Fipe sarà l’Amatriciana con il bar ristorante Da Patrizia, il cui edificio è stato polverizzato dal sisma, e con due chef chiamati alla reinterpretazione del celebre piatto: l’oste e cuoco Filippo La Mantia e Michel Basaldella, quest’ultimo nato in Svizzera ma formatosi in Italia proprio alla scuola alberghiera di Aviano.  

Il ricavato delle degustazioni a offerta libera, ogni giorno dalle 12 alle 14 e dalle 18.30 in poi, sarà devoluto alle popolazioni terremotate.

A dare man forte al progetto Solidarietà e non solo ci sono anche 60 ragazzi in credito formativo dello Ial di Aviano - il Centro Turistico Alberghiero partner di prestigio in questa rassegna -, che a rotazione garantiranno il servizio nello spazio promosso dall’Ascom-Fipe. Un’idea che per la manifestazione Cucinare si inserisce in modo ottimale nei progetti di alternanza Scuola-Lavoro.

Durante la Fiera ci saranno anche focus dedicati alle categorie imprenditoriali che fanno capo alla Confcommercio provinciale:  panificatori, macellai e ristoratori. I primi saranno insieme ai docenti dello Ial del FVG (Simona Lauri, tecnologa alimentare, e lo chef Gianni Minuzzo) per parlare di farine: cosa sono e come influiscono nel processo di panificazione.

A sua volta il presidente del gruppo macellai, Germano Vicenzutto, incontrerà il "gustosofo" (questa la definizione che dà di sé) Michele De Carlo, barman specializzato in superalcolici e filosofia del gusto tout court, per parlare di cocktail e dei vari abbinamenti con la carne.

Poi un altro barman, Paolo Foramiti del Caffè Municipio, che entrerà nel mondo dei cocktail unendoli alla birra di Naon.

Ultimi ma non meno importanti, le vere "stelle" gastronomiche, capaci di interpretare le eccellenze e i prodotti del nostro territorio: i ristoratori, che si esibiranno, nelle quattro giornate, fra i fornelli dell’Arena stars cooking.

Ecco gli appuntamenti:

Belvedere - Sequals (chef Stefano Scalco); Gelindo dei Magredi - Vivaro  (Tiziano Trevisanutto);  Bornass – Aviano Piancavallo (Manuela Antonini);  La Santissima – Polcenigo (Michela Redivo); Sporting – Casarsa (Pietro Boccalon); Stella- Sedrano di San Quirino (Armando Antonioli e Hoxha Elion).

Nell’Arena domestica, poi, i piatti creati con fantasia, passione e colore dalle cuoche Norma Poletto, Manuela Antonini e Michela Redivo.                                                              

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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