Economia
Pagamenti online: in Fvg crescono oltre la media nazionale
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Mercoledì, 21 Dicembre 2016 15:11
- Scritto da redazione@ilfriuliveneziagiulia.it
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In forte ripresa l'utilizzo della moneta elettronica per le spese in telecomunicazioni, che avranno un'impennata del 3,7% rispetto allo 0,4% registrato al momento della redazione dello studio. Stabile in termini di previsione il comparto turistico, dove ad esempio uno tra i più grandi operatori del settore come Booking.com permette di effettuare prenotazioni a tutti i propri hotel con Visa e MasterCard.
Non si prevedono particolari variazioni nel settore abbigliamento e calzature, mentre si profila un calo costante per arredamento, home living e beni per la casa.
Ancora bene, infine, il settore informatica e beni digitali, trainato da settori in crescita come il gaming online, con piattaforme di gioco come PokerStars Casino che consente di effettuare depositi e prelievi con le più comuni carte di credito, tra cui ovviamente Visa e MasterCard. L’operatore di gioco garantisce ulteriori opzioni di e-payment ben controllate e con elevati standard di sicurezza, che comprendono anche portafogli elettronici come PayPal, Skrill e carte di debito del circuito di pagamento Maestro per i depositi sul conto di gioco.
Gli acquisti con carte di credito o tessere prepagate andranno per la maggiore soprattutto nelle Regioni del Nord Italia, confermando il trend degli ultimi anni di una crescita che nel settentrione va ben oltre la media nazionale. Le Regioni più “virtuose” nel 2017 saranno il Trentino-Alto Adige che vedrà gli acquisti elettronici aumentare dell'8,7%, il Friuli-Venezia Giulia al secondo posto per un incremento del 6%, terza la Lombardia con +5,3% quarto il Veneto a +5,6%.
In calo invece le Regioni del sud Italia e delle isole, abbondantemente sotto la media nazionale ed addirittura in regressione, stando alle previsioni dell'osservatorio di CartaSi, in Basilicata e Calabria (-0,1%). Crescita ridotta, invece, per la Sardegna (aumento dello 0,6%) e per la Campania che dovrebbe raggiungere un incremento dell'+1,2%.