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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cultura

FAImarathon: partecipa alla Giornata FAI d’Autunno con iniziative in tutta la regione

FAImarathon: partecipa alla Giornata FAI d’Autunno

FVG - Domenica 16 ottobre 2016l’appuntamento è con la quinta edizione di “FAImarathon – Partecipa alla Giornata FAI d’Autunno e scopri centinaia di luoghi in tutta Italia con visite a tema”,evento nazionale ideato cinque anni fa grazie alla collaborazione con Il Gioco del Lotto e realizzato dai Gruppi FAI Giovani a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”,attiva fino al 31 ottobre.

Una passeggiata culturale nell’Italia più bella che, grazie ai 150 itinerari tematici proposti dai giovani del FAI - da percorrere liberamente,senza punti di partenza o arrivo, per intero o solo in parte, da soli o in compagnia - e alle visite a contributo libero a cura dei volontari della Fondazione,permetterà di vivere una giornata da “turisti a casa nostra”, emozionante e imprevedibile, alla scoperta di più di 600 luoghi di interesse artistico, paesaggistico e sociale che rappresentano l’identità, la storia e le tradizioni delle nostre città.

In Friuli Venezia Giulia, il FAI proporrà aperture speciali a come a Clauzetto (PN) con un itinerario inedito tra aperture esclusive, percorsi naturalistici, preziosi ritrovamenti recenti e perle d'arte e storia alla scoperta del “Balcone sul Friuli”. A Gorizia, con “Il Percorso del Moderno”, itinerario alla scoperta del rinnovamento della città dopo la Prima Guerra Mondiale, quando l’arrivo dell’architettura razionalista trasformerà il paesaggio urbano dall’ecletticismo asburgico.

A Trieste, con l'itinerario “Dalla Triade Capitolina al culto di San Giusto” alla scoperta delle vestigia romane presenti in città, dai sotterranei che conservano i resti del propileo alle mura quattrocentesche, alle chiese presenti sul colle, ed infine ad Udine, con l'itinerario “Storie di famiglie e palazzi lungo le rogge”, che condurrà il visitatore in residenze private, luoghi ricchi d'arte, storia e fascino.

Partecipare il 16 ottobre a questa Giornata FAI d’Autunno consentirà ai cittadini del Friuli Venezia Giulia e ai turisti di riappropriarsi del patrimonio del territorio in modo spontaneo e coinvolgente. Palazzi, chiese, cortili, luoghi spesso inaccessibili al pubblico, a volte poco conosciuti, apriranno le loro porte e si sveleranno agli occhi del pubblico.

Tante inoltre le iniziative collaterali organizzate insieme alle comunità locali per valorizzare grotte, musei e piccoli esercizi commerciali vicini ai percorsi promossi dal FAI, in una logica di sistema.

Qui di seguito vi alleghiamo gli orari:a Clauzetto (PN)  - orario 10.00-16.00 (per i dettagli dei singoli beni si rimanda all’allegato) Organizzato dal Gruppo FAI Giovani di Pordenone con la collaborazione della Delegazione FAI di Pordenone, la FAImarathon propone “Alla scoperta del Balcone del Friuli”, un itinerario inedito attorno a Clauzetto, perla della val Cosa da cui nelle giornate più limpide si può vedere dalle coste dell’Alto Adriatico fino ai Colli Euganei.

Cinque i beni aperti, di cui uno esclusivo per i Soci FAI: la Chiesa parrocchiale di San Giacomo, la Pieve di San Martino d'Asio, l’Oratorio di San Paolo, l’Oratorio di San Giuseppe, la Casa di famiglia di Odorico Politi. 

Inoltre un percorso naturalistico tra antichi lavatoi e fontane; due eventi speciali; e ancora: piatti della tradizione, artigianato locale …

Gorizia – orario 10.00-17.00 (per i dettagli dei singoli beni si rimanda all’allegato) Promosso dalla Delegazione FAI di Gorizia, l’itinerario “Il Percorso del Moderno” porta alla scoperta del modernismo italico che ha caratterizzato la ricostruzione della città dopo le cannonate della primo conflitto mondiale.

Il percorso si snoda dalla Casa Balilla progettata da Umberto Cuzzi costruita sul sito dell’ex Villa Ritter che ora ospita l’Istituto d’Arte Max Fabiani, per proseguire con il Palazzo Postale di Angelo Massoni e la Camera di Commercio, trasformata dall’intervento di Roberto Cristofori nel 1930. Prosegue poi con la Casa G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio) di Largo Culiat, occupata oggi dall’Istituto Comprensivo Vittorio Locchi, per concludere con un edificio privato, Villa Perco progettata da Umberto Cuzzi. Da segnalare che il percorso prevede un passaggio transfrontaliero in Slovenia a Nova Gorica, dove esaminare il plastico in bronzo della nuova città conservato nel Palazzo Municipale.

Trieste – orario 10.00-17.00 (per i dettagli dei singoli beni si rimanda all’allegato) “Dalla Triade Capitolina al culto di San Giusto” è il titolo dell’itinerario, organizzato dal Gruppo FAI Giovani di Trieste in collaborazione con la Delegazione FAI di Trieste, che connette vari luoghi della zona cittadina testimone dei primi insediamenti umani: il colle di San Giusto. 

Tre i luoghi aperti a tutti – l’Orto Lapidario e Giardino del Capitano; il Lapidario Tergestino, la Chiesetta di San Michele al Carnale – e, solo per il soci FAI il Battistero e Campanile della Cattedrale di San Giusto.  Il percorso spazia dai sotterranei con i resti dei più importanti edifici romani della città, alle mura quattrocentesche.

Udine – orario 10.00-16.00 (per i dettagli dei singoli beni si rimanda all’allegato) “Storie di famiglie e palazzi lungo le rogge di Udine” è il titolo del percorso proposto dal Gruppo FAI Giovani di Udine in collaborazione con la Delegazione FAI di Udine, che racchiude in sè tutto il fascino e l'attrazione che riservano i saloni da ballo, le stanze affrescate e le storiche di famiglia che si perdono nei secoli.

Porta Torriani, Palazzo Clabassi (sede attuale della Soprintendenza udinese), Palazzo Lovaria (unica residenza privata visitabile della Faimarathon) con i suoi saloni affrescati, Palazzo Antonini Mangilli del Torso (sede del CISM), maestoso palazzo che domina parte di piazza Garibaldi e Palazzo Giacomelli, attuale sede del Museo Etnografico del Friuli, esempio di architettura d'impianto più recente e direttamente affacciata su uno dei pochi tratti di roggia ancora visibili all'interno della città, i beni collegati dall’itinerario.

Intervista al regista Stephen Fingleton del film The Survivalist

Intervista al regista  Stephen Fingleton del film The Survivalist

Trieste - La quarta giornata del Trieste Science Fiction Festival, che si svolge a Trieste dal 3 al 8 novembre, aveva in programma il debutto di un regista irlandese di cui sentiremo sicuramente ancora parlare, Stephen Fingleton, col suo primo lungometraggio intitolato “The Survivalist”, in concorso per i premi Asteroide e Melies d’Argent di questa edizione.

Abbiamo avuto il piacere di incontrarlo e rivolgergli qualche domanda.

Da dove viene l’idea del film?

Da un documentario americano intitolato Collapse, che racconta di una società troppo legata alla produzione e al consumo di combustibili fossili e petrolio e che, una volta esaurite totalmente, la mette seriamente in crisi portandola al declino fino alla sua graduale scomparsa. Mi sono immaginato nella mia testa le possibili conseguenze e le reazioni delle persone.

E così ha deciso di trasferire le risposte ai suoi quesiti sui tre personaggi.

Tre personaggi molto diversi tra loro che creano una serie di reazioni molto variabili, a seconda della difficoltà da affrontare. Mi sono chiesto quali sarebbero state le possibili reazioni in determinate situazioni di pericolo, anche mortali. Capire fino a che punto si può spingere l’essere umano pur di sopravvivere.  

Tre personaggi per tre attori sconosciuti ma straordinari. Immagino li abbia scelti lei.

Ho fatto leggere e poi rileggere lo script a vari attori davanti ad una platea prima di scegliere. Martin McCann, Olwen Foueré e Mia Goth si sono rivelati tre attori eccezionali e molto collaborativi. Devo anche aggiungere che mi piace interagire con gli attori, chiedendo loro cosa ne pensano e magari chiedendo suggerimenti su eventuali modifiche allo script secondo il loro modo di sentire ed esprimersi.

Un film che, a mio avviso, ha i suoi punti di forza nella psicologia dei rapporti umani e nel fatto di non essere descrittivo ma di lasciare aperto il racconto e quindi di trattenere lo spettatore in un crescendo di suspance e profondo turbamento.

Sì, i personaggi ed i rapporti umani che si instaurano tra loro e tra loro e l’ambiente esterno rappresentano il fulcro del film. È attraverso i loro comportamenti, sempre mutevoli e adattabili a seconda della situazione, che intuiamo fin dove è capace di spingersi l’essere umano in caso di vita o di morte. Per quanto riguarda la suspance e l’incertezza dell’intera storia, metà dell’opera è senz’altro dovuta al sonoro. Pensi che tutti i suoni che ha sentito durante il film sono stati registrati e montati dopo aver girato le scene. È stato molto strano, soprattutto all’inizio, girare le scene e non sentire altro che silenzio, un silenzio profondo e naturale cui non siamo abituati. Aver ricreato dei suoni tanto reali, a volte spaventosi, beh, io credo che questo difficile lavoro di post-produzione abbia aumentato molto il valore e la drammaticità del film stesso.

Dopo il successo di critica e pubblico al Festival di Tribeca, ha già in mente il suo prossimo film?

Sinceramente non ne ho idea. Magari mi farò ispirare di nuovo da un altro documentario, (sorride n.d.r.)

Premio Hemingway. Dal 18 giugno a Lignano

Premio Hemingway. Dal 18 giugno a Lignano

Si rinnova da giovedì 18 a sabato 20 giugno 2015 l’appuntamento con il Premio Hemingway, giunto quest’anno alla 31^ edizione, come sempre promossa dal Comune di Lignano, con il sostegno dell’Assessorato alla Attività Produttive della Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso la collaborazione con la Fondazione Pordenonelegge.it.

Ed è gia’ al lavoro la Giuria 2015, per consegnare a questa 31^ edizione un palmares di vincitori di respiro internazionale: affiancata dal Sindaco di Lignano e dal Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, la Giuria tecnica include gli scrittori Alberto Garlini (presidente) e Gian Mario Villalta, il poeta Pierluigi Cappello e lo storico della fotografia Italo Zannier. «Anche quest’anno – anticipa il presidente di Giuria Alberto Garlini - il Premio Hemingway si divide in quattro per disegnare un percorso a tappe nella multiforme personalità del grande scrittore e reporter: quattro saranno i vincitori dell’edizione 2015 nelle sezioni letteratura, avventura del pensiero, reportage di viaggio, racconto per immagini/fotolibro.

I loro nomi saranno annunciati mercoledì 3 giugno, in occasione dell’incontro stampa già programmato a Udine». «Ma un nome c’è già, ed è quello di Elsa Di Gati, volto noto del giornalismo Rai, conduttrice di “Mi manda Raitre”»: lo annuncia il sindaco di Lignano Luca Fanotto, anticipando che «sarà Elsa Di Gati a condurre, sabato 20 giugno, la cerimonia di premiazione in programma come sempre al Kursaal. Una testimonial dell’attualità per rinsaldare il filo rosso con l’anima giornalistica di Ernest Hemingway e la curiosità inesausta per l’indagine e l’approfondimento del nostro tempo». Giornalista professionista, Elsa Di Gati da settembre 2013 è al timone della trasmissione televisiva “Mi manda Raitre”. Si è fatta conoscere dal grande pubblico conducendo per tre anni “La Notte dei misteri”, contenitore notturno di attualità. Sono quindi arrivati i programmi “Radiofavole” e “Dopo mezzanotte”. Nel 1997 il passaggio alla tv, al TG3 e quindi alla radio dove, oltre a condurre il contenitore culturale di Radiouno “Il baco dei millennio”, è diventata una delle voci più note del GR2 del mattino. Nel 2002 il passaggio a Rai3 dove ha condotto, fino al 2009 - affiancata negli anni da Toni Garrani, Corrado Tedeschi e Fabrizio Frizzi - il talk show “Cominciamo Bene”. E nel 2011, in coppia con Michele Mirabella il programma “Apprescindere”. La missione di essere al fianco dei cittadini le viene assegnata nel 2012 con la conduzione di "Codice a Barre" e si consolida l'anno successivo con lo storico programma "Mi Manda Raitre", per la prima volta in onda tutti i giorni al mattino e per la prima volta condotto da una donna.

Nel 2008 ha pubblicato il libro Le Penultime Parole Famose, Pironti editore. Nel 2011 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l’ha nominata Cavaliere della Repubblica. Ha ricevuto il Premio Chiara d'Assisi e il Premio Pericle per il giornalismo e dal 2010 conduce “Mi manda Raitre”.

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