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Mar12032024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cultura

Pirone: la vittoria di "Tir", del friulano Fasulo al Festival del cinema di Roma è motivo di orgoglio per tutto il Friuli

Pirone: la vittoria di

 

 

“Un’ulteriore motivo di orgoglio e di soddisfazione per Udine e per tutta la regione, segno evidente che quando un intero sistema regionale riesce a fare squadra e presentare prodotti artistici di assoluta qualità, in questo caso le iniziative cinematografiche, non può che essere vincente”.

 

Così l’assessore comunale alla Cultura, Federico Pirone, esprime la propria soddisfazione nell’apprendere della vittoria di “Tir” all’ottava edizione del Festival del Cinema di Roma. Il film del friulano Roberto Fasulo e distribuito dalla Tucker Film di Udine, infatti, si è aggiudicato il Marc’Aurelio d’Oro oltre al Premio AMC per il montaggio di Johannes Hiroshi Nakajima.

 

“Il grande lavoro svolto in questi anni dalla Tucker Film – prosegue Pirone – sta ottenendo ora i meritati risultati e riconoscimenti, a dimostrazione di quanto questa terra riesca ad essere competitiva anche promuovendo pellicole di qualità e di grande coinvolgimento intellettuale e non di puro e semplice intrattenimento di facile consumo. Da parte del Comune di Udine dunque – prosegue – non può che esserci grande soddisfazione per questo risultato. Oggi, infatti, festeggiamo la vittoria di ‘Tir’, ma non dimentichiamo anche l’enorme successo di ‘Zoran’ di Matteo Oleotto e il prossimo ‘Parole Povere” di Francesca Archibugi, tutte pellicole firmate Tucker Film. Non possiamo quindi che essere orgogliosi che in città abbiano la loro sede un importante fondo regionale per l’audiovisivo, il cinema Visionario e la Tucker Film fondata dal Centro espressioni cinematografiche di Udine e da Cinemazero di Pordenone, senza contare l’importanza che per tutto il territorio regionale ha la ‘Friuli Venezia Giulia Film Commission’. Piccoli, grandi, gioielli – conclude l’assessore – che fanno conoscere al di fuori dei confini regionali una terra come il Friuli capace di coniugare territorio, cinema e cultura di qualità”.

 

 

Pier Paolo Pasolini e la pedagogia al Teatro pasolini di Casarsa

Pier Paolo Pasolini e la pedagogia al Teatro pasolini di Casarsa

Il rapporto tra “Pasolini e la pedagogia”. E’ questo il tema in cui, venerdì 22 e sabato 23 novembre, presso il Teatro Pasolini di Casarsa della Delizia, convergeranno i lavori del Convegno di studi promosso dal Centro Studi Pasolini, su progettazione del direttore Angela Felice e del Comitato Scientifico del Centro.  “E’ una tradizione ormai consolidata –dichiara la presidente Teresa Tassan Viol -  per la cui continuità dobbiamo ringraziare gli enti che ci sostengono, Regione Fvg, Provincia di Pordenone e Città di Casarsa. Per il Centro Studi è il punto qualificante dell’attività annuale, con un’occasione di riflessione che mira a isolare e  indagare con rigore scientifico un aspetto monografico della polifonica opera pasoliniana e con esiti di cui poi viene lasciata traccia tangibile nella pubblicazione degli Atti presso l’editrice Marsilio”.

 L’argomento di indagine, individuato per questa nuova edizione, pare decisivo per cogliere la personalità, il pensiero e la creatività di Pasolini, che già in Friuli, dove fu definito maestro “mirabile”, animò geniali esperimenti didattici alternativi, sia  nella libera “scuoletta” di Versuta che nelle aule delle medie pubbliche di Valvasone. Ma anche dopo l’abbandono forzato della piccola patria, il didatta Pasolini fu sempre in prima linea, nel fuoco di una militanza pedagogica tanto dolcemente amorosa verso il popolo e i suoi giovani figli, quanto implacabilmente violenta contro la borghesia neocapitalistica, imputata dell’imposizione totalitaria di modelli mercantili e edonistici.

Un “pedagogo di massa”, lucido e combattivo anche nel disperato periodo corsaro degli anni Settanta, come ha scritto Enzo Golino, che sarà relatore al Convegno e cui si deve nel 1985 un primo studio illuminante sull’appassionata vocazione educativa di Pasolini. Accanto a lui un vero parterre di esperti, pedagogisti, italianisti e uomini di scuola, chiamati a intervenire in due distinte sessioni di lavoro.

Venerdì 22 pomeriggio, dalle ore 15 alle 19, con Lorenzo Capitani, Stefano Casi, Daniele Gallo, Enzo Golino, Raoul Kirchmayr e Giordano Meacci, si discuterà della pedagogia pasoliniana, nei suoi aspetti di pratica didattica e di elaborazione teorica, oltre che nella  sua possibile attualità per il presente.

Sabato 23 mattina, dalle ore 9, con Marco A. Bazzocchi, Roberto Carnero, Roberto Chiesi, Enzo Lavagnini, Davide Zoletto, si analizzerà il rapporto generazionale tra i padri e i figli, il maestro e i giovani, in Pasolini oggetto di costante attenzione “socratica” e cartina di tornasole della “mutazione antropologica” italiana,  registrata in primis nella fisicità e nel comportamento dei ragazzi.

Il Convegno sarà sigillato, venerdì 22, alle ore 21, dallo spettacolo del Gruppo Roccaltìa di Chia, in collaborazione con Graziella Chiarossi,  I fanciulli e gli elfi, titolo del copione che Pasolini scrisse e allestì nel 1944-45 per i suoi allievi-attori di Versuta e che, mai più rappresentato da allora, costituisce un’autentica rarità e un pionieristico esempio di animazione teatrale a fini didattici.

Infine, in chiusura dei lavori di sabato 23, anche un momento di ricordo del prezioso lavoro pasoliniano svolto con il sito pasolini.net da Angela Molteni, recentemente scomparsa, e la cerimonia di premiazione del XXIX Premio Pasolini Tesi di Laurea, in collaborazione tra i due Centri Studi di Casarsa e della Fondazione Cineteca di Bologna.

 

Il fotografo Alberto Moretti al Circolo Fotografico Friulano dal 18 novembre

Il fotografo Alberto Moretti al Circolo Fotografico Friulano dal 18 novembre

Il Circolo Fotografico Friulano organizza un corso di livello avanzato, tenuto dal fotografo Alberto Moretti.

 

Il corso ha l’obiettivo di mettere in pratica in modo approfondito le nozioni assimilate durante i corsi base e i corsi tematici.

Si darà modo ai partecipanti di misurarsi con un tema a loro scelta (architettura, ritratto, paesaggio, street, reportage tematico, eccetera), concordato con il docente.

 

Saranno analizzate le più famose immagini della Storia della Fotografia, che i corsisti, grazie alle conoscenze già in possesso e guidati dal docente, potranno scoprire e capire come tecnicamente siano state fatte e perché siano assurte ad esempi d’arte.

 

Il tema chiarirà e metterà in pratica, così, i seguenti temi: genesi emotiva delle fotografie, obiettivi narrativi, come vedere prima di scattare, come organizzazione lo spazio dell’inquadratura, come vedere luce, colore, movimento, come decidere la messa a fuoco, l’uso dei tempi e dei diaframmi, eccetera.

 

Si tratterà di un divertente gioco fotografico in cui ognuno avrà la possibilità di sviluppare ogni propria parte sensibile connessa all’azione fotografica, diventare un abile maneggiatore della fotocamera e di imparare a scegliere i propri scatti tra i molti che oggi inevitabilmente si fanno.

 

Si faranno una o due uscite fotografiche di gruppo.

 

Giornate del corso: il lunedì ed il mercoledì dalle ore 21.00 alle 23.00, presso la sede del Circolo, via Martignacco 146 Udine.

 

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