Vicino/lontano: osservare criticamente il mondo per capire come sta cambiando il nostro tempo
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- Categoria: Cultura
- Pubblicato Giovedì, 17 Aprile 2014 16:20
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Udine - Imparare a pensare per non farsi trovare impreparati al cambiamento. Una esortazione a riappropriarsi delle capacità critica, ad osservare il mondo. Dall'Universale al particolare in undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi.
La decima edizione di vicino/lontano, presentata alla stampa il 17 aprile, a casa Cavazzini a Udine, privilegia l’ancoraggio forte ai problemi e ai temi del nostro tempo, alle mutazioni profonde che caratterizzano le vite di tutti e si chiede come sia il mondo qui ed ora.
Grazie ad un cartellone denso di oltre 100 appuntamenti, dall’8 al 18 maggio, Udine con il suo centro storico si aprirà ai temi forti, alle criticità ma anche delle opportunità del nostro tempo: per capire come e perché stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico.
Nato sotto il segno di Tiziano Terzani, quindi con una biografia esemplare per capacità di stare nel mondo come osservatore professionale e al mondo semplicemente come essere umano, il festival Vicino/Lontano, nelle sue molte traiettorie, si è arricchito in questi dieci anni attraverso le collaborazioni coltivate con soggetti culturali del territorio e di molte altre latitudini.
E, soprattutto, si è evoluto e ripensato di anno in anno, cercando di stare al passo con le trasformazioni sempre più veloci del mondo.
"Scegliendo una tematizzazione legata ai mutamenti globali e locali che investono concretamente le nostre vite - spiegano i curatori di Vicino/Lontano - abbiamo cercato di interrogarci sul mondo attraverso confronti stringenti con molti protagonisti della cultura e più in generale della società globale del nostro tempo".
Ad aprire il festival, l'8 maggio, alle 19.30, nella chiesa di San Francesco, sarà un prestigioso e complesso evento musicale, una produzione commissionata da vicino/lontano.
Il debutto, in prima assoluta, di “Chávez”, dalla celebre Ode di Giovanni Pascoli, è dedicato all’aviatore franco-peruviano Geo Chávez che per primo riuscì a trasvolare le Alpi.
Su musiche originali di Valter Sivilotti, “Chávez” impegnerà il Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste, con l’apporto dei live electronics di Giuliano Michelini e dei Percussionisti del Conservatorio di Udine (Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli) coordinati da Roberto Barbieri.
Se identità e differenze del mondo globalizzato ci avvicinano o allontanano, oggi, a prescindere dalla latitudine e dalla geografia, non è un caso che a dieci anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani, e proprio nella sua X edizione, la giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani abbia eccezionalmente deciso di conferire l’edizione 2014 a due vincitori "lontani" per appartenenza e contesto, eppure vicini ed entrambi rappresentativi, attraverso il loro lavoro, dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani.
Mohsin Hamid, scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, il poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana, sono i vincitori della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, per i romanzi "Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente" (Einaudi 2013) e "Questa libertà" (Rizzoli 2013).
Cappello e Hamid vengono premiati sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 20.45. La serata è anche l’occasione per presentare i diari inediti di Tiziano Terzani,
Un’idea di destino, di imminente pubblicazione per Longanesi. A questi scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni e ora sono accessibili anche ai suoi lettori nell’edizione curata dalla moglie Angela Terzani Staude e da Álen Loreti.
È Mario Perrotta, Premio Ubu 2014 come migliore attore dell’anno, a dare voce ad alcune pagine scelte, mentre l’accompagnamento musicale, a cura di Mittelfest, è affidato ai Percussionisti del Conservatorio di Udine, coordinati dal maestro Roberto Barbieri. La serata è condotta dal giornalista Giovanni Marzini.
In collegamento con il Premio Terzani 2014 sono tre gli appuntamenti proposti dal festival Vicino/Lontano.
Il primo è l’incontro “L’Asia siamo noi”, in programma sabato 17 maggio alle 16.45 nella Chiesa di San Francesco a Udine, protagonista il vincitore Moshid Hamid in dialogo con il caporedattore dell’Espresso Gigi Riva e il docente di Storia moderna e contemporanea dell’Asia all’Università di Torino Michelguglielmo Torri.
Il secondo è la proiezione, in collaborazione con CEC Udine, del film di Mira Nair The Reluctant Fundamentalist tratto dall’omonimo romanzo di Moshin Hamid (venerdì 9 maggio, Visionario ore 20.30).
Infine, la proiezione in anteprima del documentario “Parole povere”, una coproduzione Agherose / Tucker Film, diretto dalla regista Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello (mercoledì 14 maggio, Chiesa di San Francesco ore 20.30).
Il film è accompagnato dall’incontro con il protagonista, in dialogo con l’attuale Sovrintendente dell’Azienda speciale Villa Manin Piero Colussi, presidente dell’AVI-associazione delle mediateche e videoteche italiane, e in collegamento video con Francesca Archibugi.
La serata si realizza in collaborazione con Tucker Film e Agherose.
Inoltre, l’intera mattinata di sabato 17 maggio, al Teatro Giovanni da Udine dalle 8.30, è dedicata al Concorso Scuole Tiziano Terzani 2014, che quest’anno registra oltre 130 contributi.
Alla cerimonia di premiazione, coordinata da Gianni Cianchi e condotta da Chiara Donada, intervengono Angela Terzani e Fabrizio Gatti con il suo ultimo racconto “Alle cinque della sera”, che traduce in forma teatrale le sue inchieste sui tragici naufragi del 2013 realizzate per l’Espresso.