Economia
Come investire i propri soldi in modo oculato
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- Pubblicato Mercoledì, 19 Ottobre 2016 18:00
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Paga IVA per 100mila euro ma era una svista: l’Agenzia delle Entrate non restituirà la somma
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- Pubblicato Sabato, 08 Ottobre 2016 00:10
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Pordenone - Un errore nella compilazione di un modulo F24 per il pagamento dell’IVA trimestrale ha azzerato il conto in banca di un agente di commercio di Pordenone: la notizia è rimbalzata sui giornali poiché l’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che al momento non restituirà la ragguardevole somma, quasi 100mila euro.
Il contribuente, per una svista, aveva dato via libera al pagamento online di 93.730,00 euro, anziché di 937,30 come sarebbe stato giusto. L’operazione era andata a buon fine in quanto in quel momento, sul suo conto, la somma era disponibile.
"Quanto accaduto ha dell’incredibile – racconta Luca Schiavon al quotidiano “La Stampa” - nella mia intera carriera professionale non ho mai avuto così tanto denaro disponibile nel conto corrente. È accaduto che di recente avessi venduto un immobile e mi stessi guardando attorno per decidere come investire il ricavato. Senza quei soldi, il sistema automatico avrebbe rifiutato il pagamento, per mancanza di liquidità, e mi sarei accorto di quel maledetto punto al posto della virgola”.
"Il sistema dei rimborsi è standardizzato - ha spiegato Antonio Cucinotta, direttore dell’Agenzia delle Entrate di Pordenone - e noi non possiamo interpretarlo. Tanto più che la dichiarazione sul 2016 sarà disponibile solo il prossimo anno e unicamente in quel momento sarà possibile confermare la veridicità delle affermazioni del contribuente su quanto deve effettivamente all’Erario".
In attesa di migliori notizie, il credito acquisito per errore dal commerciante nei confronti del fisco gli permetterà di compensare l’IVA. Per qualche decennio.
Nasce Elgo Group: 30 aziende e voglia di crescere
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- Pubblicato Venerdì, 07 Ottobre 2016 17:33
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Nasce Elgo Group, costituito da 30 aziende sparse in 14 Paesi del mondo, che ha a Udine uno degli uffici dirigenziali più importanti. Fra le aziende, 9 sono situate in Friuli Venezia Giulia, nelle province di Udine, Pordenone e Gorizia.
Elgo Group è composto da personale italiano con una età media di 35 anni, e continua a crescere: sta valutando l'acquisizione di nuove aziende in Italia e all'estero.
E' un gruppo internazionale, che opera contemporaneamente in diverse aree di specializzazione: costruzioni, trading, ristorazione, editoria, comunicazione, consulenza ingegneristica, consulenza in ambito di certificazioni, domotica, sistemi di riscaldamento e di autosufficienza energetica sulla base della fibra di carbonio.
Le 30 aziende di Elgo Group sono situate in 14 diversi Paesi del mondo: Italia, Guadalupa, Regno Unito, Francia, Libano, Russia, Martinica, San Marino, Azerbaijian, Panama, Nicaragua, Cina, Hong Kong e Malta.
Elgo si definisce born global. Il suo management infatti si è concentrato, fin da subito, ad ampliare il proprio mercato di riferimento su una prospettiva internazionale.
Il contatto con l'Italia, e in particolare con il Friuli Venezia Giulia, è però molto forte. «Il nostro successo nei mercati esteri deriva anche dalla scelta di impiegare personale italiano e giovane e prodotti italiani di qualità - spiega Mario Confente, presidente di Elgo Holding Ltd, società finanziaria con capitale proprio che detiene quote di tutte le società del Gruppo e ha sede a Londra -. I dipendenti delle aziende che compongono Elgo Group sono oggi un centinaio, al 70 per cento italiani e formati nelle università italiane, e hanno un'età media di 35 anni, e lavorano con la supervisione di importanti manager con esperienze internazionali in diversi settori.
DIVERSIFICAZIONE E VARIETÀ SONO LE PAROLE CHIAVE - Elgo Group a differenza degli altri general contractor non si occupa soltanto di costruzioni, progettazione e impiantistica, ma si impegna anche in aree di specializzazione diverse, anche se tutte funzionali ai bisogni del Gruppo e allo stesso tempo dei clienti. Aree di specializzazione diverse (l'elenco dettagliato in calce a questo documento), ma integrate per fare sistema all'interno di una realtà globale e internazionale.
«La scelta peculiare della diversificazione dei business permette al Gruppo di non essere dipendente da un unico settore di mercato - spiega Mario Confente - Inoltre in questo modo possiamo utilizzare servizi offerti da aziende interne al Gruppo, con le quali lavoriamo in sinergia, e possiamo offrire ai clienti una pluralità di servizi diversi, senza rivolgerci a terzi».
Il fatturato del gruppo è in crescita: dai 2 milioni di euro del 2012, si è passati nel 2015 ai 17 milioni di euro, il 60 per cento del quale è frutto di lavori svolti in Paesi che non appartengono all'Unione Europea.
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