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FriulAdria presenta un bilancio positivo. Vanno bene mutui casa e credito all’impresa
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Mercoledì, 15 Febbraio 2017 16:39
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, presieduto dal Presidente Ariberto Fassati e guidato da Giampiero Maioli, Amministratore delegato del Gruppo e Senior Country Officer di Crédit Agricole in Italia, ha approvato il bilancio 2016.
Il Gruppo, composto da Crédit Agricole Cariparma S.p.A.(capogruppo), Banca Popolare FriulAdria S.p.A., Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A., Crédit Agricole Group Solutions S.C.p.A. e Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l., ha raggiunto risultati lusinghieri.
In un mercato che ha visto nel 2016 ancora parecchia incertezza, il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia mostra un importante incremento dei volumi amministrati, pari a 143 miliardi di euro, +5% rispetto a fine 2015.
I crediti verso la clientela nel 2016 hanno fatto registrare una crescita del +5% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 38,2 miliardi di euro. Lo sviluppo è stato sostenuto dalle componenti a medio - lungo termine, sia mutui (in particolare mutui casa, con stock in aumento del 6% in un anno trainato dalla crescita, pari al 12%, della nuova produzione), sia le altre forme di finanziamento destinate al sostegno delle imprese (+6% in un anno).
Lo sviluppo dei volumi è stato conseguito prestando profonda attenzione alla qualità del credito. Il peso dei crediti deteriorati sul totale crediti verso clientela è in riduzione nell’ultimo anno (da 8,4% a 7,6% l’incidenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche, incidenza delle sofferenze stabile al 3,2%) – grazie anche alla riduzione del flusso di nuovi ingressi a default (-38% rispetto al 2015) – aumentando al contempo i tassi di copertura (dal 40,5% al 42,2%).
Nel 2016 le masse amministrate (105 miliardi di euro a dicembre 2016) sono aumentate di 5,6 miliardi di euro rispetto al 2015 (+6% a/a) per effetto della crescita sia della raccolta diretta (+2%) sia, soprattutto, della raccolta indiretta (+8% a/a).
Lo sviluppo della raccolta diretta, che al 31 dicembre 2016 si attesta a 39,9 miliardi di euro, beneficia del collocamento di 1,5 Mld di Covered Bond e riflette la propensione della clientela verso forme di raccolta più liquide: risulta infatti in forte crescita la componente conti correnti, le cui giacenze sono salite a 28,7 miliardi (+3,5 miliardi verso 2015, +14%), mentre registrano una contrazione i prestiti obbligazionari (-3,3 miliardi di euro), andamento che risente anche della preferenza della clientela verso prodotti con maggiori possibilità di rendimento, in particolare di risparmio gestito. La raccolta indiretta (che al 31 dicembre 2016 si attesta a 65 miliardi) registra un marcato incremento (+4,7 miliardi di euro, +7,8% a/a), grazie soprattutto allo sviluppo del risparmio gestito (+11%), che beneficia della crescita di tutte le sue componenti (+15% Fondi e delle Gestioni Patrimoniali e +9% i prodotti assicurativi). Positivo anche lo sviluppo della raccolta amministrata.
La contrazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita registrata nel corso dell’esercizio (dai 5,8 miliardi del 31 dicembre 2015 ai 5,4 miliardi di euro di fine 2016) è riconducibile alla dinamica del portafoglio dei titoli di stato italiani, su cui hanno inciso sia l’evoluzione dei prezzi di mercato sia una riduzione delle consistenze.
La solidità patrimoniale si conferma adeguata con un Common Equity Tier 1 all’11,4% (stabile rispetto al 2015 – l’aumento delle attività ponderate per il rischio, connesse allo sviluppo dell’attività creditizia, è stato compensato dall’incremento della dotazione patrimoniale) ed un Total Capital Ratio al 13,3%, cui si aggiunge una posizione di liquidità più che soddisfacente, con un indicatore di LCR stabilmente sopra il 100%.
Il Crédit Agricole è presente in Italia, suo secondo mercato domestico, con 12mila collaboratori e 3,5 milioni di clienti per 61 miliardi di finanziamento all’economia. La stretta collaborazione tra le società presenti nel retail banking, credito al consumo, corporate e investment banking, asset management e comparto assicurativo garantisce al Crédit Agricole di operare nella penisola con un’offerta ampia e integrata, a beneficio di tutti gli attori economici.
Il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia è presente sul territorio nazionale con circa 900 punti vendita in 10 regioni ed è il settimo operatore bancario per masse amministrate con oltre 8.000 dipendenti e oltre 1.700.000 clienti.
I proventi operativi netti si attestano a 1,7 miliardi, in leggera flessione (-3%) rispetto al 2015 impattati dall’andamento del margine di interesse.
Gli interessi netti evidenziano una diminuzione del 7,8% rispetto all’esercizio precedente, attestandosi a 932 milioni, condizionati da uno scenario di crescita congiunturale ancora modesta e da tassi di interesse che permangono in territorio negativo.
Le commissioni nette si attestano a 709 milioni e risultano in tenuta rispetto allo scorso anno grazie allo sviluppo delle commissioni da gestione intermediazione e consulenza (+5%), che compensa la flessione delle commissioni da attività bancaria tradizionale (-7%) riconducibile, in misura prevalente, alla flessione delle commissioni collegate all’istruttoria creditizia ed alle spese di tenuta conto.