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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

In “Dialogues” gli spazi fotografici si rinnovano negli scatti fluidi di Diego Salvador

Trieste - Mercoledì 8 marzo, a partire dalle ore 18.30, presso l’affascinante sede dell’Impresa Sociale Ad Formandum, in via Ginnastica 72, a Trieste, si inaugura la mostra fotografica di Diego Salvador dal titolo “Dialogues”.

Così ce ne parla Giancarlo Torresani: “In queste sue opere gli spazi fotografati da Salvador appaiono non come paradigmi costituiti da riprodurre e perpetuare, ma come elementi fluidi della vita quotidiana, configurati come ambienti ideali di conversazione, da cui la sovrapposizione di testi alle immagini,  per una scoperta di un nuovo linguaggio con il quale indagare questi spazi, interpretarli per poi rappresentarli.

Il modus operandi, scelto da Salvador, è il sistema ICM: muovendo intenzionalmente la fotocamera durante l’esposizione, con un tempo adatto d’otturatore, e applicando un movimento direzionale alla fotocamera rispetto al soggetto, egli ottiene un effetto creativo-artistico caratterizzato da evidenti striature nell’immagine. Un sistema sperimentato con molta pazienza che ha avuto tra i suoi principali sostenitori Ernst Hass, Douglas Barkey, Alexey Titarenko... solo per citarne alcuni”.

Così l’autore, rasentando l’astrazione o, per dirla in altro modo, la non riconoscibilità del soggetto ripreso, disegna con la luce, inseguendone i contorni, l’intensità, il calore, il moto dell’animo, per donare un proprio timbro all’immagine originaria, il che vale a dire una vita nuova.

La serata, organizzata con il concorso dell’Associazione Juliet, sarà visitabile fino al 15 maggio, da lunedì a venerdì, dalle ore 12.00 alle 16.30.  Per ulteriori info:  335 264611 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Nina Alexopoulou inaugura Tarot Chats al DoubleRoom

Trieste - Venerdì 17 febbraio alle ore 19, al DoubleRoom arti visive la performer greca Nina Alexopoulou inaugura “Tarot Chats - leggere le arti visive con i tarocchi”, il primo di una serie di incontri per analizzare le arti visive attraverso la lettura degli arcani maggiori.

L'arte è una rappresentazione simbolica della realtà di oggi, dunque quale miglior modo per poter interpretare il presente se non cercando di analizzare i trionfi per decodificare l'arte contemporanea?

Lo straordinario interesse sviluppato intorno ai tarocchi ha spinto infatti dal Novecento a oggi numerosi artisti contemporanei italiani e internazionali a reinterpretare queste misteriose figure, da Franco Gentilini a Renato Guttuso, da Emanuele Luzzati a Dario Fo, da Salvador Dalí fino a Niki de Saint Phalle, autrice del fantastico “Giardino dei Tarocchi” costruito a Garavicchio presso Capalbio (Grossetto).

Nell'ambito della mostra "Sirene Queer", collettiva dedicata alle recenti ricerche visive di cinque artisti contemporanei focalizzati sull'interesse per le sirene viste come figure mitologiche capaci di incarnare l'ibrido per eccellenza fra l'uomo e l'animale, fra il maschile e il femminile, Nina Alexopoulou analizzerà dunque gli arcani maggiori numero XV, la carta del Diavolo, e numero XXI, la carta del Mondo, i trionfi che meglio fra tutti rappresentano l'androginia e l'ermafroditismo. Il Diavolo infatti è raffigurato come un ermafrodito che ha gli organi sessuali maschili ma al tempo stesso i seni sviluppati, mentre la donna de Il Mondo dietro il suo velo nasconde la sua androginia, simbolo dell'unione dei due principi, l'androgino realizzato...

 

La mostra “Sirene Queer”, collettiva curata da Massimo Premuda al DoubleRoom, presenta le sirene ermafrodite e pansessuali di cinque artisti contemporanei, declinate a disegno da Zima Stanco e in fotografia da Nika Furlani, in animazione da Daria Tommasi e in scultura dalla grande scultrice ermafrodita triestina Fiore de Henriquez (1921-2004), e infine in performance con  “Sirene Fluide” di Nina Alexopoulou e Nika Furlani, azione che tratta il tema di un’identità di genere fluida capace di trasformarsi, hic et nunc, davanti allo spettatore.

L'esposizione rientra nel fitto calendario di iniziative innescate nell’ambito del progetto multimediale "Varcare la frontiera #4 flussi di marea", un articolato festival organizzato dall'associazione Cizerouno e curato da Mila Lazić e Massimiliano Schiozzi, che si avvale del sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della collaborazione con l'associazione Alpe Adria Cinema, organizzando 3 giornate di riflessione e dibattito sulle questioni di genere inserite nel programma della 28° edizione del Trieste Film Festival, col sottotitolo "#sirene".

DoubleRoom arti visive Via canova, 9 Trieste

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“Lavori in corso” una collettiva al Centro Direzionale del Credito Cooperativo di Trieste

“Lavori in corso” una collettiva al Centro Direzionale del Credito Cooperativo di Trieste

Trieste – Oggi martedì 20 dicembre 2016, alleore 18.00, presso il Centro Direzionale di Trieste della Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse (al n. 20 di via Roma, I piano), si terrà l’incontro con Antonio Cattaruzza e Roberto Vidali.

La serata sarà incentrata sui trentasei anni della rivista “Juliet”: un traguardo di non poco conto. Il tutto sarà supportato da un video, da immagini proiettate e dalla presentazione di materiali editoriali.

In particolare si starà a parlare di “Lavori in corso”, non solo per fare una operazione nostalgia o per rievocare confuse memorie del passato, ma anche per confrontarsi su produzioni recenti, come la mostra di Giovanni Pulze a St.Georgen e a Klagenfurt e l’extra issue di Elisabetta Bacci e di Mirko Rajnar. A fianco di tutto ciò le opere degli autori invitati a sostenere un insieme di intrecci estetici: Elisabetta Bacci, Carlo Fontana, Maurizio Morassutti, Giovanni Pulze, Gregor Purgaj, Mirko Rajnar, Antonio Sofianopulo, Eugenio Vanfiori.

A tutti i convenuti sarà data in omaggio una copia del n. 180 della rivista “Juliet”.

Il rinfresco del vernissage sarà offerto da Girardi Spumanti; l’iniziativa è organizzata  dall’Associazione Juliet. Per ulteriori info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

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