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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Gli USA si mobilitano per salvare i display della Solari

Gli USA si mobilitano per salvare i display della Solari

Salviamo i display di Solari. Gli Stati Uniti si mobilitano per salvare la storia del design made in Italy.

I cittadini di Philadelphia “dicono no” allo smantellamento dei tabelloni orari a palette posizionati all’interno della 30th Street Station di Philadelphia: i vecchi display analogici dovrebbero lasciare il posto alle loro nuove versioni digitali. I tabelloni che indicano gli orari, veri e propri simboli delle stazioni, sono stati progettati e prodotti da Solari Udine, l’azienda specializzata in sistemi d’informazione al pubblico che negli anni ’60 ha brevettato le palette: in pochi anni questo sistema è entrato nelle stazioni e negli aeroporti di tutto il mondo diventando una vera e propria icona del viaggio grazie al suono unico e inconfondibile del suo scorrere.

La tecnologia corre e con essa l’innovazione Solari che, come 50 anni fa, è sempre proiettata al futuro: ma l’azienda resta fedele alla propria storia e all’autenticità del proprio segno distintivo e negli ultimi anni è riuscita a ricreare tabelloni digitali che riproducono fedelmente sia il rumore, sia la perfetta visualizzazione delle palette che ruotano al momento dell’aggiornamento.

Uno dei tabelloni analogici della Penn Station di New York, infatti, è già stato sostituito con uno digitale. I “board” (tabelloni) Solari stanno diventando un caso nazionale negli Stati Uniti tanto che ne hanno scritto i più importanti quotidiani e testate nazionali come Wired, Smithsonian,

The Washington Time e la CBS, uno dei più grandi network televisivi statunitensi. E mentre è nata anche una petizione online per il tabellone di Philadelphia su change.org, i cittadini si mobilitano sui social a colpi di Tweet e gruppi Facebook per protestare contro Amtrak, la National Railroad Passenger Corporation, uniti dall’ashtag #savethesign. Uno dei giornalisti statunitensi scrive a proposito dei display Solari “Sounds can take us back in time, into a kind of memory time travel” . “È proprio questa la grande forza di Solari Udine – commenta il presidente Massimo Paniccia – aver inventato una tecnologia e un design inconfondibili che a distanza di 50 anni riescono ancora ad evocare emozione e memoria nelle persone in ogni parte del mondo.

Credo sia il miglior riconoscimento che un’azienda possa ricevere. Questo è anche il motivo per cui Solari ha recentemente rimesso in produzione i propri orologi storici (Cifra 3 e Dator 60) funzionanti col sistema a palette, perché possano entrare nelle case di ogni viaggiatore del mondo portando un po’ di quella emozione”. Ancora oggi, infatti, Cifra 3, l’orologio a palette disegnato da Gino Valle e riconosciuto in tutto il mondo come icona del design del ‘900, fa parte della collezione permanente del MoMA (Museum of Modern Art) di New York, del Design Museum di Londra e viene costruito a Udine interamente a mano, senza catena di montaggio. Da dicembre è acquistabile in Europa, USA, Russia e Giappone anche sullo store online store.solarilineadesign.com

Presepe di Sabbia: una sezione dedicata al terremoto. Gemellaggio tra Lignano e Amatrice

Presepe di Sabbia: una sezione dedicata al terremoto. Gemellaggio tra Lignano e Amatrice

Udine - Torna anche quest’anno il Presepe di Sabbia di Lignano, giunto alla 13ª edizione. L’opera d’arte sarà inaugurata l’8 dicembre nella tensostruttura collocata di fronte alla Terrazza a Mare.

Si tratta di un appuntamento fra i più attesi del Natale in Friuli Venezia Giulia e non solo, che attira decine di migliaia di persone ogni anno, molte delle quali provengono anche da fuori regione e dalle vicine Austria, Slovenia e Croazia.

Quest’anno il presepe di sabbia ricorderà il dramma del terremoto del 1976 e celebrerà i riti e le tradizioni della civiltà friulana.

A differenza della passata edizione, che vedeva un’impostazione teatrale e classica, l’opera di quest’anno, realizzata con straordinaria abilità dagli artisti dell’Accademia della Sabbia guidati da Antonio Molin, si caratterizza in una passeggiata di circa 80 metri attraverso diversi blocchi scultorei, altorilievi la cui verticalità tende a far perdere l’orientamento al visitatore.

Diversi i riferimenti alla tragedia del terremoto del 1976, nel 40° anniversario. Si parte dalla riproduzione della celebre opera di Franco Maschio, dal titolo “Dal profont a ti sberli Signor” (“dal profondo, Signore, ti grido in faccia il mio dolore”) collocata nel duomo di Venzone, procedendo poi con una parete sulla quale è incisa la frase “ll Friûl al ringrazie e nol dismentee”, un muro crepato attraverso cui si scorge un altro riferimento, la scultura gigante della moneta che venne coniata per il terremoto.

Fra gli omaggi anche quello alla ricostruzione e alla solidarietà con il blocco realizzato in tecnica fotografica in cui si vedono gli alpini intenti al lavoro, e quello al carattere del popolo friulano che trova il suo simbolo nella mastodontica statua di San Cristoforo del Duomo di Gemona.

Fra le tante scene dedicate alle tradizioni e alla vita della civiltà friulana con i suoi luoghi di lavoro e i suoi prodotti tipici, c’è la grande natività, quest’anno di tipo classico, completa di tutti gli elementi e i simboli della tradizione del presepe italiano.

Diverse anche le scene religiose come l’Annunciazione, l’arrivo dei Magi, la fuga dall’Egitto. Di particolare bellezza la riproduzione dell’Adorazione dei Magi, opera che decora un lato dell’ara di Ratchis, attualmente conservata nel Museo Cristiano di Cividale, rarissima testimonianza dell’arte longobarda.

Non mancheranno anche quest’anno l’Albero di Yule e l’Albero dei Desideri, dove i visitatori appenderanno biglietti e conchiglie colorate in segno di buon auspicio.

Il tema del terremoto del 1976 affratella Lignano ai comuni del Centro Italia colpiti dal sisma del 24 agosto scorso: dal 30 dicembre al 2 gennaio la comunità di Lignano ospiterà 100 persone provenienti da Amatrice e dalle zone limitrofe, un’iniziativa che dimostra la vicinanza fra le due comunità, proprio come successe 40 anni fa, quando Lignano mise a disposizione case e alberghi agli sfollati friulani.

Organizzato dall’Associazione Dome Aghe e Savalon d’Aur, con il sostegno della Città di Lignano, in collaborazione con Pro Loco Lignano, Lignano in Fiore Onlus, Lignano Sabbiadoro Gestioni e con il fondamentale contributo delle associazioni lignanesi, la maestosa opera in sabbia sarà visitabile dall’8 dicembre al 29 gennaio.

Tutte le informazioni e gli orari del presepe di sabbia su www.presepelignano.it, www.presepedisabbia.it e sulla pagina Facebook: Associazione Dome Aghe e Savalon d’Aur.  

 

Fotografia di moda con la personale di Matija Tomc

Fotografia di moda con la personale di Matija Tomc

Trieste - Atelier Home Gallery invita il pubblico a conoscere le opere del fotografo Matija Tomc in occasione della mostra allestita dalla curatrice Matilde Tiriticco presso gli spazi del ristorante Bracerie Venete di Trieste, inaugurata giovedì 1 dicembre la mostra resterà aperta fino al 10 febbraio.

La mostra porta all’attenzione del pubblico una selezione di scatti che il fotografo sloveno, in bilico tra arte e fashion, ha realizzato negli ultimi due anni. I soggetti sono giovani donne che dialogano con lo spazio e si collocano all’interno di vere e proprie storie, di situazioni narrative in cui l’osservatore può incontrare le ombre di altri gesti e altri personaggi: dalla giovane ragazza asiatica affamata di “junk food” alla nobile bellezza dei “ritratti alpini” immortalata nell’incantevole location di Bled, passando per “trashy Juliet” all’Opera e per la bellezza spavalda e ribelle di Prisha nella sua dimora di tappeti persiani.

Stampe a volte ridotte, a volte estese, per lo più accompagnate da cornici dorate antiche, che presentano la bellezza della donna nella sua semplicità, smontandone finzione e caricature proprie delle pose da copertina. La fotografia di Matija Tomc, infatti, si avvicina nella sua sensibilità del divenire e nella sua profonda ironia a fotografi come Juergen Teller e Terry Richardson che, attraverso l’utilizzo del flash, immortalano le forme e i colori nel limite temporale di un istante.

Senza veli né strutture, la fotografia dell’artista sloveno si cala all’interno del bisogno di anticonvenzionalità che la moda degli anni 90 rappresentava nelle sfilate, portando alla dissoluzione del culto del brand e all’esaltazione di uno stile libero, composito e specchio della propria personalità.

Nelle foto esposte nella personale di Tomc, ci si imbatte nel realismo presente nel glamour, in una valorizzazione della quotidianità per cui il semplice fatto di fotografare qualcosa gli conferisce diversa dignità.

Qui il gesto fotografico diventa in grado di ristrutturare il reale, mutandone il significato e operando un intervento di rivitalizzazione estetica: immagini senza ritocco con Photoshop o interventi veramente minimali lasciano i soggetti raccontare la verità della pelle e dello stile, secondo la scuola o sensibilità dello “snapshot” che ci dà la sensazione di osservare storie intime e inesponibili.

Foto costruite ad arte per sembrare dinamice, fluide, naturali. Una finzione magica libera da costrizioni e aspettative che comunica direttamente con l’osservatore senza far pesare la presenza del medium della stampa o del fotografo stesso.

Bracerie Venete - Trieste | Via Madonnina 5, Trieste. Aperto dal lunedì alla domenica dalle ore 17.00 alle 24.00 giorno di chiusura il martedì.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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