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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Monito del WWF ai proprietari di prati stabili in regione: “dissodarli è un illecito: sanzioni inevitabili”

Monito del WWF ai proprietari di prati stabili in regione: “dissodarli è un illecito: sanzioni inevi

Udine - Dissodare i prati stabili è un illecito e si finisce inevitabilmente per essere “pizzicati” ed essere obbligati a pagare sanzioni nonché a ripristinare lo status quo: a ricordarlo è il WWF Friuli Venezia Giulia che riporta così l’attenzione sull’importanza di preservare questo straordinario patrimonio di biodiversità tutelato da un’apposita legge regionale, in vigore ormai da otto anni.

Solo qualche settimana fa, un parziale intervento di dissodamento di un prato stabile all’interno del biotopo “Prati della Piana di Bertrando” a Pasian di Prato da parte dell’affittuario del terreno è stato scoperto dal Corpo forestale regionale, a cui va il plauso dell’associazione ambientalista.

Il Cfr ha infatti prontamente rilevato e individuato il responsabile, impedendo che l'azione portasse peggiori conseguenze con la concimazione, il diserbo e la semina di un cereale.

“La legge regionale n. 9 del 2005 – ricorda il presidente del sodalizio Roberto Pizzutti – impedisce ai proprietari dei prati stabili di procedere a riduzioni di superficie, a operazioni per la trasformazione colturale, alla modificazione del suolo, al dissodamento dei terreni e alla piantagione di specie arboree”.

Per sapere se il proprio terreno fa parte di un prato stabile tutelato non c’è che da consultare l’inventario pubblicato sul sito della Regione e che indica per ogni appezzamento, in ciascun Comune, tutti i dati di riferimento, con le particolarità atte a individuarlo senza ombra di dubbio. I cittadini interessati possono così scoprire quali sono i prati oggetto di tutela e diventare a loro volta “guardiani“ del bene comune da salvaguardare.

“Chi non rispetta le norme di tutela - sottolinea Pizzutti - viene immancabilmente sanzionato: le sanzioni vanno da 100 euro a 1.000 euro ogni mille metri quadrati danneggiati, con l’obbligo del ripristino dello stato dei luoghi”.

Fondamentale, dunque, attenersi ai dettami della legge 9/2005 per evitare di incorrere in queste sanzioni ma soprattutto per contribuire al mantenimento di queste rare e preziose formazioni erbacee naturali.

“Una volta persa la ricchezza dei prati stabili – ricorda infine Pizzutti - non risulta praticamente possibile il ripristino, se non in tempi lunghissimi, sempre che si disponga di un’oasi da cui far espandere le specie animali e vegetali. Ecco perché queste formazioni naturali rappresentano un piccolo grande patrimonio che va salvaguardato e tutelato, come vanno pure salvaguardate e tutelate tutte le forme di vita animale o vegetale che nelle quattro stagioni dell’anno seguono il proprio ciclo naturale. Perdere anche un minimo tassello di quello che il tempo ci ha tramandato sarebbe oggi - che molto è già stato purtroppo danneggiato - un gravissimo errore. Facciamo tutti in modo che non accada”.

Infine, il WWF ricorda che “a compensazione della tutela regionale sul bene comune "biodiversità", sono previsti contributi derivanti dal Piano di sviluppo rurale e dalla stessa legge regionale 9/2005, anche se quest'ultima non è poi stata finanziata dalla precedente maggioranza, e per questo auspichiamo un intervento della Giunta Serracchiani tramite un’adeguata variazione di bilancio”.

Allagamenti per le piogge intense nel pordenonese. Chiusa la provinciale 48 a Pasiano di Pordenone. Esonda il Varma a Barcis

Allagamenti per le piogge intense nel pordenonese. Chiusa la provinciale 48 a Pasiano di Pordenone

Pordenone - Il maltempo delle ultime ore ha provocato allagamenti sulla viabilità locale nel pordenonese e l'interruzione di parte della strada provinciale 48 delle Tremeacque a Pasiano di Pordenone. Nella serata del 16 maggio è stata chiusa la Statale 251 a Barcis, per l'esondazione del Varma.

Lo comunica la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, che sta monitorando e intervenendo sulla situazione con 15 squadre e 40 volontari. In particolare allagamenti si sono registrati ad Azzano Decimo, Sesto al Reghena, San Vito al Tagliamento e Pasiano di Pordenone.

Le previsioni meteo indicano che fino alle ore 24 ci saranno piogge abbondanti sulla pianura di Udine e Gorizia, piogge intense su quella di Pordenone, in Carnia e sulle altre zone montane, piogge molto intense sulle Prealpi Carniche.

Esondazioni ed allagamenti anche nel vicino Veneto. Desta seria preoccupazione il Bacchiglione a Vicenza, già oltre un metro il livello di guardia.

Si registrano accumuli di oltre 120-130mm di pioggia su pedemontane e Prealpi, con picchi di oltre 160mm su quelle vicentine, e continua a piovere a tratti forte.

Le ingenti piogge anche in alta quota stanno favorendo un rapido innalzamento del livello idrometrico dei fiumi nel veronese, trevigiano, padovano e veneziano.

Si segnalano numerosi allagamenti soprattutto nelle campagne dove i fossati stanno tracimando, mentre è esondato l'Alpone, nel veronese, allagando la statale. Una situazione critica esaltata dai forti venti di Scirocco, che ostacolano il deflusso fluviale verso il mare.

Grado e Lignano conquistano anche quest'anno la Bandiera Blu delle migliori spiagge

Grado e Lignano conquistano anche quest'anno la Bandiera Blu delle migliori spiagge

Lignano (Ud) - Anche quest'anno in Friuli Venezia Giulia sono due le spiagge, quelle di Lignano e Grado, e dieci i porti turistici, di cui cinque nella località balneare friulana, a essersi guadagnati la Bandiera blu della Foundation for Environmental Education (Fee), riconoscimento istituito nel 1987, Anno europeo per l'ambiente, che viene assegnato per qualità delle acque, della costa, dei servizi, delle misure di sicurezza e dell'educazione ambientale.

Un vessillo ambito - il ventesimo consecutivo per le due città - attribuito sulla base di criteri di anno in anno sempre più severi. Per il sindaco di Lignano Sabbiadoro, Silvano Delzotto, la "eco label", così è stata definita, «ripaga degli sforzi compiuti dalle amministrazioni e dai privati nella gestione di servizi sempre migliori». Soddisfazione anche per il mondo della nautica regionale, per cui la Bandiera blu testimonia e conferma gli elevati standard dei servizi offerti dai porti turistici e la costante attenzione alle tematiche ambientali.

Lungo lo Stivale sono 227 le spiagge che quest'anno hanno ricevuto il vessillo, 12 in più rispetto allo scorso anno. 113 le località rivierasche coinvolte (9 in più) nella mappa del mare italiano doc. Il primato 2009 spetta a Toscana e Marche, a pari merito con la Liguria, con 16 bandiere a testa.

A riceverle, il 14 maggio all'Eur, nella Capitale, il primo cittadino di Lignano Sabbiadoro Delzotto, e l'assessore all'ambiente del Comune di Grado, Giorgio Marin. Con loro, nella sede del ministero dei Trasporti c'erano gli amministratori di tutti gli altri comuni italiani coinvolti.

"Ricordo che non sono regalate - sottolinea Silvano Delzotto -, anzi ogni anno crescono i parametri, riguardo tutti i settori (acque, sicurezza, ambiente, servizi sull'arenile), è una valutazione di livello scientifico".

"Nel tempo, da quando ha ottenuto la prima Bandiera blu la città ha lavorato duro per crescere, sia i privati (i marina a esempio hanno adottato tutti i suggerimenti richiesti da parte della Fee Italia) sia il Comune (è stato grande il lavoro delle amministrazioni portato avanti di anno in anno con gli uffici) per raggiungere una così alta qualità ambientale".

Il riconoscimento per Lignano cade in un periodo felice: il 25 aprile infatti, la spiaggia è stata aperta al pubblico e domenica prossima si terrà la cerimonia ufficiale d'inaugurazione. In quell'occasione, ha annunciato Delzotto, si parlerà di Bandiera blu.

"Siamo contenti per Lignano - ha concluso -, e per Grado, con cui sono ottimi i rapporti e per tutta la regione, che può fregiarsi di un riconoscimento internazionale".

"Siamo certi che investire sulla qualità ambientale - ha detto alla cerimonia Claudio Mazza, segretario generale della Foundation for Environmental Education Italia - sia il modo migliore per sviluppare un'economia locale sana e duratura incentrata sul turismo".

Analizzando i dati, la Fee sottolinea quindi la tendenza positiva per Toscana, Marche, Liguria e Veneto con giudizio in miglioramento in alcune regioni meridionali, come Campania, Calabria e Puglia. "In linea generale però - afferma ancora la Fondazione - i comuni, ad eccezione delle località vincitrici, dimostrano ancora troppo spesso una scarsa sensibilità ambientale".

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Capo redattore: Tiziana Melloni
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