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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Assaggio d'estate nel fine settimana, ma in regione il bel tempo durerà poco

Assaggio d'estate nel fine settimana, ma in regione il bel tempo durerà poco

Fvg - Ultime ore con gli ombrelli aperti, tra venerdì 7 e sabato 8 giugno sarà quasi estate ovunque.

A dirlo è il meteorologo di 3bmeteo.com Francesco Nucera:" a spezzare il lungo periodo sottotono sarà un modesto anticiclone dal Nord Africa, che invaderà da Sud a Nord l'Italia". Venerdì e sabato quindi le giornate migliori per andare al mare: "avremo una prevalenza di bel tempo quasi ovunque eccetto per qualche acquazzone su Alpi, Prealpi e dorsale - prosegue Nucera- le temperature subiranno un generale aumento, portandosi su valori lievemente superiori alle medie del periodo, tra i 25 e i 28 gradi con punte fino a 30 gradi sulle pianure interne".

Ma il miglioramento durerà poco, almeno al nord e al centro:'già domenica il tempo peggiorerà, al Nord dove arriveranno acquazzoni e temporali in particolare sul NordOvest e sui rilievi. Andrà meglio altrove con clima estivo al Sud e sulla Sicilia con punte di 30 gradi. Nuvolosità in aumento al Centro. La perturbazione a inizio settimana scivolerà verso Sud, portando un peggioramento anche al Centro con acquazzonì. Concorda Antonio Sanò direttore del portale www.Il Meteo.it: "bel tempo solo venerdì e sabato.

Domenica una perturbazione temporalesca si avvicinerà alle Alpi occidentali diretta verso il Piemonte e il Nord, preannunciando così un nuovo peggioramento meteo". Un ritorno di maltempo, dunque, a partire dalla prossima settimana sull'Italia, almeno sul Nord, mentre al centro-sud, precisa Sanò "le temperature saranno in aumento e inizierà la tanto attesa estate".

Ma per il caldo, quello vero, afoso ed estenuante, si dovrà attendere la seconda metà del mese quando:"sullo stivale giungerà 'Ade' un maestoso anticiclone subtropicale a matrice sahariana che troverà il suo apice di forza proprio in concomitanza con il Solstizio del 21 giugno con punte di 36 gradi al sud", conclude Sanò.

5 giugno, giornata mondiale dell’ambiente: 3,6 milioni di tonnellate di cibo sprecati in un anno, la denuncia in un libro

5 giugno, giornata mondiale dell’ambiente: si presenta

Bologna -  Nella giornata mondiale dell’ambiente – mercoledì 5 giugno – il fondatore di Last Minute Market Andrea Segrè, saggista ed economista, promotore della campagna europea “Un anno contro lo spreco” (www.unannocontrolospreco.org) lancia una sfida impegnativa: combattere gli sprechi a tutto campo.

“Vivere a spreco zero” non è solo il titolo del suo ultimo libro, edito da Marsilio (collana I grilli, 158 pag. euro 12, in libreria dal 15 maggio), ma è anche, e soprattutto, spiega l’autore "Un auspicio semplice, un verbo e due parole messe in fila per enunciare una piccola rivoluzione. Da quindici anni Last Minute Market spiega come recuperare gli sprechi, anziché disperdere gli eccessi. Una formula economica più che etica, un sistema “win-win” dove vincono tutti".

Dice ancora Segrè: "In direzione di un orizzonte che abbiamo chiamato Spreco zero, la nostra campagna “Un anno contro lo spreco” ha lanciato lo scorso anno a Trieste Next 2012 uno strumento che si chiama Carta Spreco Zero, promosso e già sottoscritto da oltre 1000 sindaci italiani ed europei. La Carta impegna i sindaci a misure concrete di abbattimento degli sprechi sul territorio amministrato".

"I monitoraggi sulla questione spreco - aggiunge l'economista - sono garantiti da Waste Watcher, l'osservatorio avviato con l'agenzia di sondaggi triestina Swg, capace di dar voce alla crescente sensibilità degli italiani: dall’inchiesta realizzata fra il 27 e il 29 maggio, per esempio, in un’ipotetica città “ideale” del 2050, il 67% degli italiani immagina leggi che prevedano sgravi fiscali per chi adotta soluzioni antispreco donando le eccedenze. E secondo il 62% degli intervistati nelle scuole si dovrà insegnare la “neo-economia domestica”, con corsi obbligatori che spiegano come sfruttare bene in cucina tutti gli alimenti".

“Vivere a spreco zero” si presenta mercoledì 5 giugno alle 11.30 a Reggio Emilia, nella sede UniCredit Amendola di via Gattalupa 2, nell’ambito delle iniziative legate all’edizione 2013 della campagna europea “Un anno contro lo spreco” che vede UniCredit tra i principali sostenitori.

E sempre mercoledì, alle 18 a Bologna – Libreria Feltrinelli (Piazza Ravegnana 1) il saggio sarà presentato da Andrea Segrè in dialogo con Daniele Donati. Cosa possiamo fare per evitare gli sprechi di cibo, acqua, energia? Cosa dovrebbe fare la politica locale, nazionale ed europea per promuovere una societa’ che metta al bando gli sprechi? Andrea Segrè tratteggia un orizzonte che porta alla riduzione del consumo di risorse naturali e delle emissioni nell’ambiente.

Secondo rilevazioni Last Minute Market (Libro Verde dello spreco: l’Energia 2013, a breve in libreria per Edizioni Ambiente) il 3% dei consumi finali di energia in Italia (l’equivalente dei consumi finali di 1.650.000 italiani) è attribuibile allo spreco alimentare dal campo alla tavola.

Il quantitativo di cibo sprecato prima di arrivare sulle nostre tavole (dalle aziende agricole fino al «supermercato») corrisponde a circa 3,6 milioni di tonnellate/anno, a cui è associata l’emissione di oltre 3 milioni di tonnellate di co2 equivalenti (senza considerare le emissioni derivanti dalla gestione dei relativi rifiuti). In termini di acqua virtuale ciò che è rimasto non raccolto in campo (2010), corrisponde a circa 1,2 miliardi di m una quantità pari al lago d’Iseo.  

Gettando il cibo si sprecano le risorse naturali limitate – suolo, acqua, energia – utilizzate per produrre, trasformare, distribuire e poi smaltire e si determinano impatti negativi non solo dal punto di vista economico ma anche ecologico. Combattere lo spreco alimentare e le sue conseguenze deve essere una priorità economica, ecologica e sociale per i consumatori, le imprese, le istituzioni e le amministrazioni locali.

Lo spreco energetico legato al settore agroalimentare parte dal confezionamento e dalle varie lavorazioni cui vengono sottoposti gli alimenti: ad esempio, le insalate in busta richiedono un input energetico che può arrivare a 7800 kcal per kg di prodotto (includendo le lavorazioni  e il packaging), ma forniscono solo 200 kcal alimentari per kg di prodotto (calcoli Unibo su dati Bousted 2005, Vink 2009, Office of Energy Intensity 2008).

A livello nazionale la quantità di biomassa da scarti agricoli equivale alla messa a coltura di una superficie di 200.000 ettari (a colture energetiche) e potrebbe garantire la produzione di 6,5 miliardi di M3 di gas metano e soddisfare  i consumi (per riscaldamento e uso domestico) di oltre 16 milioni di cittadini italiani.

È importante collegare il tema degli sprechi alimentari e dei costi energetici al problema delle emissioni di CO2: in Italia lo spreco alimentare corrisponde a circa 3,6 milioni di tonnellate all’anno (dati LMM, 2010) e comporta l’emissione di ca. 4,14 milioni di tonnellate di CO2. Nel 2010 l’Italia ha prodotto 501 milioni di tonnellate di CO2, ossia 16 milioni di tonnellate in più rispetto all’obiettivo di Kyoto, fissato in 485 milioni di tonnellate (Ispra, 2012).

Confrontando questo dato (16 milioni di tonnellate) con quello associato agli sprechi agroalimentari (4,14 milioni di tonnellate) emerge come le emissioni relative agli sprechi alimentari corrispondano a circa un quarto della riduzione prevista con il Protocollo di Kyoto.

Quindi attraverso la prevenzione e il recupero dello spreco è possibile: da un lato (ri)destinare all’interno del ciclo alimentare prodotti per cui era già stata generata una quantità significativa di emissioni, dall’altro evitare che altre emissioni debbano essere generate per gestire o smaltire quegli sprechi diventati rifiuto.

E ancora, riducendo lo spreco di cibo nell’industria alimentare, che risulta pari a ca il 2,6% del prodotto finale, si potrebbero riscaldare per un anno ca. 330.000 appartamenti da 100 m2 di classe A (stime Last Minute Market -  Unibo su valori Eni).

In uno studio condotto in un ipermercato di Bologna, è stato rilevato che in un anno vengono smaltiti come rifiuto fino a 92.000 Kg di cibo commestibile, ossia una media di 252 kg al giorno, su cui pesano in larga parte frutta, verdura e carne.

Si è stimato che con questi 252 kg di cibo sarebbe possibile fornire una dieta completa ed equilibrata per 18 persone al giorno, soddisfacendo a pieno il loro fabbisogno energetico. Allo stesso tempo, sarebbe possibile fornire una dieta parziale ad altre 323 persone al giorno (stime Last Minute Market - Unibo).

Energia potenzialmente ricavabile anche dai rifiuti alimentari inquinanti: se si raccogliessero e trattassero interamente le 280.000 t di olio vegetale esausto prodotte annualmente si potrebbero ricavare teoricamente 238 milioni di litri di biodiesel (stime Last Minute Market – Unibo su dati Conoe e Seeg).

Meteo, l'estate in regione tarda ad arrivare. L'anticiclone "Ade" solo dal 15 giugno

Meteo, l'estate in regione tarda ad arrivare. L'anticiclone

FVG - Non c'è nulla da fare, il caldo quest'anno tarda ad arrivare.

"Fino a mercoledì 5 giugno certamente saranno in agguato piogge e temporali, poi da venerdì e nel weekend al centro sud arriverà il sole e aumenteranno le temperature. Al Nord invece, e anche in Friuli Venezia Giulia, la pioggia la farà da padrona almeno fino al 15 giugno".

Questa l'analisi di Antonio Sanò direttore del portale ilmeteo.it', che precisa: "a metà mese arriverà Ade, il ciclone buono che porterà caldo estivo".

Anche questa settimana è cominciata con gli ombrelli aperti: "Piove sull'Emilia Romagna, parte del nord e poi gran parte del centro - precisa l'esperto - fino a mercoledì il tempo farà in capricci, con acquazzoni specie pomeridiani al nordovest, sulle Alpi, mentre da giovedì e venerdì cominceranno ad alzarsi le temperature a centrosud, con punte anche di 30 gradi al sud e sulla Sicilia".

L'Italia rimarrà divisa nel fine settimana e fino a metà mese, con temperature in aumento al centrosud dove, fa sapere Sanò "scoppierà l'estate mentre al nord pioverà ancora con temporali anche forti che dalle Alpi potranno spesso portarsi sulla Valpadana. Per il caldo - conclude il direttore del portale - bisognerà attendere la seconda metà del mese quando é ormai molto probabile l'arrivo di 'Ade' un maestoso anticiclone subtropicale a matrice sahariana".

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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