Catturato e liberato un orso sul Gran Monte: un collare satellitare seguirà i suoi spostamenti
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Giovedì, 23 Maggio 2013 09:40
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Udine – Un orso di circa 120 chilogrammi e un’età stimata compresa tra i 3 e i 4 anni è stato catturato nella notte tra il 20 e il 21 maggio, alle 23.21, nel territorio tra i Comuni di Taipana e di Lusevera, alle pendici del Gran Monte. Lo comunica una nota dell'Università di Udine.
L’operazione è stata compiuta da un team del dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’ateneo udinese in collaborazione con il Corpo di polizia locale della Provincia di Udine, con il supporto del Corpo forestale della Regione Friuli Venezia Giulia.
Gli esperti naturalisti hanno effettuato la cattura grazie ad una gabbia appositamente realizzata dall’ateneo friulano e per la prima volta utilizzata in Italia per la cattura di questa specie.
L'orso è stato narcotizzato e gli è stato messo un collare satellitare per il monitoraggio degli spostamenti. Si è quindi risvegliato e ha abbandonato il sito verso le 4 del mattino successivo. All'esemplare è stato anche dato un nome: "Madi".
Si tratta del terzo orso che viene monitorato in Friuli Venezia Giulia dal 2007 con l’obiettivo di studiarne i movimenti e raccogliere informazioni utili alla salvaguardia di questa specie.
"Si tratta – spiega Stefano Filacorda, responsabile dell’équipe di ricercatori dell’Università di Udine – probabilmente di uno dei due orsi che da circa due mesi frequentano la zona della Val Torre".
L’orso è stato dotato di un collare Gps che permetterà per un anno e mezzo di monitorare i suoi movimenti e studiare i suoi comportamenti. Il collare invierà agli operatori punti Gps per la localizzazione dell’orso attraverso un sistema telefonico Gsm, con il quale gli operatori potranno a loro volta comunicare con il collare, raccogliere dati sui movimenti e i comportamenti.
"La predisposizione del collare – sottolinea Filacorda – permette di controllare l’orso anche nel caso effettui degli attacchi agli animali domestici o nei suoi movimenti nella vicina Slovenia nel caso raggiunga aree in cui è permesso l’abbattimento".
Obiettivo dei ricercatori dell’Università di Udine è creare un gruppo di individui dotati di collari che possano essere studiati in continuità e per i quali si possa creare un regime di protezione anche sul lato sloveno dove è permesso il controllo numerico e per i quali, nel caso arrechino danni alle attività zootecniche ed agricole, possano essere adottate misure di dissuasione e mitigazione.
Il gruppo di cattura, coordinato da Stefano Filacorda, è composto dal veterinario Stefano Pesaro, dagli operatori della Provincia di Udine Mauro Azzini e Carlo Cussigh, dal tecnico dell‘Università Andrea Madinelli, ideatore del sistema di cattura, e da esperti esterni quali Giuseppe Mattelig e tecnici dall’Associazione “Il Villaggio degli orsi”.
La cattura giunge dopo un monitoraggio intensivo di oltre un mese effettuato in collaborazione con Il Corpo forestale regionale (che ha contribuito a studiare i movimenti dell’animale, i suoi comportamenti e a preparare il sito di cattura) e anche grazie alle informazioni della locali riserve di caccia. "In questo periodo – spiega Filacorda – sono stati raccolti straordinari materiali video fotografici dell’animale"
Il progetto di monitoraggio ha come partner il Parco naturale delle Prealpi Giulie dove questi individui si muovono costantemente e rappresenta una continuazione del progetto europeo Life “Arctos” di cui è capofila la regione Friuli Venezia Giulia, grazie al quale sarà possibile effettuare le analisi genetiche con la quali capire il reale numero di individui presenti in regione e nella zona.