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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Dalla padella al motore: sperimentazione riuscita, i pescherecci possono andare a biodiesel

Dalla padella al motore: sperimentazione riuscita, i pescherecci possono andare a biodiesel

Trieste - Dalla padella al serbatoio: i motori dei pescherecci di Trieste potranno essere alimentati da olio esausto proveniente da scarti di frittura, trasformato in carburante biodiesel. Dopo la sperimentazione nel 2012, alcuni pescatori si stanno preparando a diventare produttori e utilizzatori di biocarburanti.

Con questi carburanti alternativi i motori non hanno avuto problemi, sono state ridotte le emissioni di gas e dagli scarichi esce solo un leggero odore di patatine fritte.

È dimostrato ormai da alcuni anni che l'olio vegetale di scarto proveniente dalle cucine dei ristoranti e delle case private può essere trasformato in biodiesel, cioè in un carburante economico e a basso impatto ambientale. Utilizzando una miscela composta all'80% da olio e al 20% da gasolio, si può alimentare un qualsiasi motore diesel.

L'olio di scarto può essere utilizzato come carburante dopo essere stato filtrato e poi sottoposto a una tecnica di transesterificazione (la trasformazione di un estere in un altro estere per reazione con un alcol).

La sperimentazione sugli animali tra esigenze della ricerca e valutazione etica

La sperimentazione sugli animali tra esigenze della ricerca e valutazione etica

Trieste - Venerdì 10 maggio 2013, dalle ore 11.30 alle ore 13.30, presso l'Aula 3A al terzo piano dell'Edificio H3 del Campus Centrale dell'Università degli studi di Trieste avrà luogo la conferenza dal titolo: "Sperimentazione Animale: Farsi un'idea!", organizzata dal gruppo studentesco Lista di Sinistra.

La sperimentazione animale nella ricerca scientifica è un argomento di cui si è discusso molto negli ultimi tempi. Molte proteste si sono svolte in diverse città italiane, la più recente  è culminata con il blitz negli stabulari del Dipartimento di Farmacologia dell'Università degli Studi di Milano. Da una parte ci sono le associazioni animaliste, contrarie all'uso di pratiche che considerano ormai obsolete; dall'altra la maggior parte del mondo scientifico che ritiene il modello animale necessario per portare avanti la ricerca medica e biologica.

Sicuramente molti di noi avranno un'opinione a riguardo o magari vorrebbero farsela. Ma siamo sicuri che tutte le informazioni che riceviamo da giornali, televisione e internet siano corrette ed aggiornate?

Cosa sappiamo di come e perché vengono utilizzati oggi gli animali nella ricerca e quali sono le norme vigenti che regolano tale utilizzo? Attualmente in alcuni casi esistono però delle alternative possibili, quali sono dunque i cosiddetti metodi alternativi di cui tanto si sente parlare e quali sono i loro limiti? Queste e molte altre sono le domande a cui cercheremo di rispondere.

Parteciperanno come relatori:

la dottoressa Paola Fossati, Ricercatrice in Medicina legale e Legislazione veterinaria, Protezione animale e deontologia, Dipartimento di Scienze Veterinarie per la Salute, la Produzione animale e la Sicurezza alimentare; Vicepresidente Comitato Etico Tutela degli Animali, Facoltà di Medicina Veterinaria (Università degli Studi di Milano);

il professor Giovanni Boniolo, Professore Ordinario di Filosofia della Scienza e Medical Humanities, Dipartimento di Scienze della Salute (Università degli Studi di Milano) & Istituto Europeo di Oncologia, IEO, Milano;

il professor Enrico Tongiorgi, Professore Associato di Anatomia Comparata e Neurocitologia, BRAIN Centre per le Neuroscienze, Dipartimento di Scienze della Vita (Università degli Studi di Trieste);

Modera la professoressa Fiora Bartoli, docente di Bioetica nel dipartimento di Scienze della Vita e nel dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute, Dipartimento di Scienze della Vita (Università degli Studi di Trieste).

A seguire, dibattito con il pubblico.

La Casa dell'acqua alternativa alle bottiglie di plastica: a Latisana e Pertegada tre nuovi impianti

La Casa dell'acqua alternativa alle bottiglie di plastica: a Latisana e Pertegada tre nuovi impianti

Latisana - Sono state inaugurate sabato 4 maggio a Latisana, nel capoluogo e nella frazione di Pertegada, tre nuove Case dell’acqua, già in funzione e già utilizzate dai cittadini. Al taglio del nastro hanno partecipato il sindaco, Salvatore Benigno, il vicesindaco, Angelo Valvason, gli assessori Cesare Canova, Claudio Garbuio, Maddalena Spagnolo, Andrea Tognato e il consigliere Lauretta Iuretig.

A realizzare i nuovi impianti, a costo zero per il Comune, la Overland di Pradamano: il socio Daniele Nonino ha illustrato il funzionamento delle Case dell’acqua, dove ci si potrà rifornire del prezioso bene utilizzando anche una scheda prepagata, caricabile direttamente presso le casette.

Per l’inaugurazione erano presenti due scolaresche delle scuole della cittadina: alcuni ragazzi hanno letto i loro pensieri sull’importanza dell’acqua e sulla necessità di non sprecarla. A benedire gli impianti, infine, sono stati don Rinardo Gerussi a Pertegada, dove la casetta è stata realizzata architettonicamente in armonia con la vicina cappella di Sant’Agata, e don Giacomo Riziki nel capoluogo.

“Le Case dell’acqua - spiega il sindaco, Salvatore Benigno - sono una soluzione ideale e soprattutto ecologica per gli enti che desiderano realizzare un approvvigionamento idrico intelligente e rispettoso dell’ambiente per la propria comunità. In Italia i consumi di acqua in bottiglia sono infatti elevatissimi. E molteplici sono le connessioni di tale abitudine con il rispetto del nostro ambiente. La produzione di acqua imbottigliata ha comportato l’uso di migliaia di tonnellate di materiale plastico e l’emissione di migliaia di tonnellate di Co2 in atmosfera”.

Risparmio di plastica e imballaggi, riduzione delle emissioni nocive in atmosfera, risparmio economico per famiglie ed enti pubblici, luogo di aggregazione sociale e scambio di informazioni di interesse per la popolazione: sono questi i vantaggi immediati derivanti dall’installazione della Casa dell’acqua, evoluzione moderna delle “fontanelle” di una volta che tutti noi eravamo abituati a vedere in giro per i nostri Paesi.

"Su questi presupposti si è basata la scelta portata avanti dell’Amministrazione comunale di Latisana - ha aggiunto il sindaco - di dotare anche il nostro comune di tre impianti per la distribuzione dell’acqua che hanno trovato collocazione a Pertegada e a Latisana, rispettivamente vicino alla Coop e presso il Centro Intermodale, “location” caratterizzate da una facile accessibilità e dotate di ampi parcheggi”.

La presenza delle scolaresche al taglio del nastro è l’occasione per ricordare anche i lavori eseguiti dal Consiglio comunale dei Ragazzi lo scorso 22 marzo, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, Consiglio presieduto dal sindaco Emiliano Frattolin.

“La ricorrenza dell’Onu - fa notare Benigno - ci invita a ricordare il tema dell’acqua quale bene prezioso per la vita. Si tratta di una risorsa divenuta ormai esauribile. L’idea è piaciuta moltissimo ai ragazzi per la sua importanza e durante la seduta vi è stato l’intervento dell’associazione “Chain of Love” operante in Etiopia per l’approvvigionamento idrico, l’istruzione e il sostegno all’economia locale: Significativa anche la mostra dei lavori realizzati dei ragazzi delle scuole elementari e medie di Latisana sul tema dell’acqua. Il corretto utilizzo delle risorse idriche diventa fondamentale per il nostro futuro”.

“Adoperiamo acqua per bere, cucinare e lavare, ma ancor di più per produrre cibo, vestiti e oggetti: ad esempio per produrre un foglio di carta A4 ci vogliono 10 litri di acqua. Su questi temi è necessario creare una sensibilità fin dall’infanzia. Per questo è stato importante coinvolgere le scuole in questa giornata di inaugurazione che non vuole essere solo un momento di spiegazioni tecniche di quanto realizzato ma anche un’azione di sensibilizzazione che coinvolga i ragazzi, le insegnanti e le famiglie”.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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