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Gio04182024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Iniziato al "Marinoni" di Udine il tour nelle scuole del film "Un bacio" di Ivan Cotroneo

Iniziato al

Udine - Il tour di anteprime nelle scuole del film "Un bacio" di Ivan Cotroneo è partita lunedì 14 marzo dall'Istituto tecnico per geometri "G.C. Marinoni" di Udine, che è stata proprio una delle sedi delle riprese della pellicola e del videoclip "Hurts" per il nuovo singolo del cantante Mika, presente nella colonna sonora del film. All'inaugurazione era presente la governatrice del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani.

"Udine è una città bellissima architettonicamente, ma anche per il calore che ha saputo trasmetterci: l'ospitalità di questa regione è andata al di là della collaborazione istituzionale e professionale e anche le aule di questa scuola ci sono ormai familiari", ha rivelato Cotroneo che, assieme ai tre giovani attori Rimau Grillo Ritzberger, Valentina Romani e Leonardo Pazzagli, si è intrattenuto con gli studenti friulani, accompagnati all'incontro dalla dirigente dell'Istituto Laura Decio.

Debora Serracchiani ha detto che la nostra Regione è "orgogliosa" di ospitare la lavorazione di film come quello di Ivan Cotroneo, che "affronta temi delicatissimi come quelli del bullismo, dell'omofobia e della discriminazione di genere all'interno di una scuola di Udine, parlando di e con tanti ragazzi finalmente protagonisti"

L'iniziativa del tour in sei città italiane (oltre Udine anche Ferrara, Genova, Pisa, Bari), che prelude alla conferenza stampa nazionale che si terrà a Roma il 23 marzo, è sostenuta e patrocinata dall'Autorità garante per l'infanzia e l’adolescenza e da Agis Scuola, in collaborazione con Fondazione Cinema per Roma e Alice nella città e nasce - ha ricordato il regista - con l'intento di offrire ai ragazzi un'occasione formativa unica, costituita dalla visione in anteprima del film nei cinema delle città e arricchita dall'incontro con il regista e gli attori.

"Un bacio" ha come protagonisti tre ragazzi sedicenni, Lorenzo, Blu e Antonio, che frequentano la stessa classe nello stesso liceo in una piccola città del nord est, hanno ciascuno una famiglia che li ama, e tutti e tre, anche se per motivi differenti, finiscono col venire isolati dagli altri coetanei. "Un bacio" è un film sull'adolescenza, sulle prime volte, sulla ricerca della felicità. Ma anche sul bullismo e sull'omofobia. Sui modelli e sugli schemi che ci impediscono, e che impediscono soprattutto ai ragazzi, di essere felici, di trovare la strada della loro singola, particolare, personale felicità.

"Si fanno pochi film sulla vita degli adolescenti e io ho cercato di mettermi dal punto di vista di questa straordinaria stagione della vita in cui tutto accade per la prima volta e in cui tutto è molto epico e delle volte anche pericoloso, perché è una fase che tutti noi abbiamo provato e che espone maggiormente alla violenza. Per me è stato importante fin dall'inizio avere una prima risposta sul mio lavoro dai ragazzi e sono molto contento che da oggi molti di loro potranno vederlo, commentarlo, condividerlo", ha commentato Cotroneo.

Presente al Marinoni, per questa anteprima del tour sul film, prodotto da Indigo Film e Titanus con Rai Cinema, con il sostegno di Friuli Venezia Giulia Film Commission e che uscirà al cinema il 31 marzo distribuito da Lucky Red, anche Francesca Cima, la produttrice sacilese fondatrice della Indigo, vincitrice dell'Oscar con la Grande bellezza di Paolo Sorrentino.

Collaborazione tra cinema e finanza: FriulAdria investe sul film "Tiramisù" nelle sale dal 25 febbraio

Collaborazione tra cinema e finanza: FriulAdria investe sul film

Pordenone - Con il film “Tiramisù”, nelle sale italiane dal 25 febbraio, FriulAdria Crédit Agricole riconferma il proprio interesse per il cinema italiano firmando, dopo le positive esperienze del 2015 con la brillante commedia “Belli di papà” e con il docufilm sul mondo della disabilità del regista friulano Alberto Fasulo, “Genitori”.

Per FriulAdria si tratta del terzo investimento in regime di Tax Credit Esterno: una misura governativa nata con l’obiettivo di garantire la continuità dei finanziamenti a un settore, la cinematografia, nel quale l’Italia, da sempre, dimostra di avere una capacità di prim’ordine e che conferma come l’ottica di sistema possa favorire le attività bandiera del “made in Italy”, tra cui l’industria cinematografica.

Da anni, infatti, il Gruppo Cariparma Crédit Agricole, di cui FriulAdria fa parte, è impegnato nella valorizzazione delle eccellenze italiane.

FriulAdria è entrata a far parte della rete italiana di Crédit Agricole nel 2007 con l’obiettivo di espandere il proprio presidio territoriale a tutto il Triveneto e rappresenta già oggi un importante punto di riferimento per il Nord Est. Da sempre attenta alle esigenze di imprese e famiglie del proprio territorio, la banca è molto impegnata nel campo sociale e culturale, dove intrattiene rapporti di partnership con alcuni dei principali eventi organizzati sul territorio.

Proprio questa spiccata sensibilità ha portato FriulAdria ad accostarsi al mondo della produzione cinematografica, dove la normativa sul tax credit ha favorito gli investimenti delle aziende private. Nella fattispecie, la nuova pellicola scritta e diretta da Fabio De Luigi, una commedia fresca che racconta come un dolce imprevisto possa cambiare la vita, rappresenta per la banca un intervento significativo sull’opera di un attore e regista molto amato dal pubblico.

Tiramisù, con Fabio De Luigi, Vittoria Puccini, Angelo Duro, Alberto Farina, Giulia Bevilacqua, Nicola Pistoia, Giovanni Esposito e con Orso Maria Guerrini e Pippo Franco, è prodotto da Medusa Film e realizzato da Colorado Film. Distribuito da Medusa Film, il film sarà nelle sale dal 25 febbraio.

Antonio Moscati (Fabio De Luigi) è sposato con Aurora (Vittoria Puccini), una donna dolce e tutta d’un pezzo. Nella loro vita bazzicano il cognato di Antonio, il cinico Franco (Angelo Duro) trentenne, divorziato, una figlia di nove anni, impegnato nella moda e nel frequentare modelle e Marco (Alberto Farina) eterno depresso tormentato dal pensiero dei debiti accumulati per via della gestione sciatta e disfattista di “Vini e Vinili”, un’enoteca sempre tristemente vuota.

Antonio invece è rappresentante di materiale sanitario. Gira con poco entusiasmo le sale d’attesa dei medici di base cercando di piazzare con scarsi risultati garze, bende e cerotti.

Alla frustrazione quotidiana si è aggiunto ultimamente anche il timore che Aurora possa essersi stancata di lui e del suo lassismo. Un giorno però, Antonio dimentica in uno studio medico un Tiramisù fatto dalla moglie e destinato alla Caritas. Un medico lo assaggia, e da quel momento la vita di Antonio cambia. Quel dolce diventa il primo innocente gradino di un’improbabile scalata professionale e sociale per la quale Antonio non è stato progettato.

Intrallazzi, sotterfugi, gesti di piccola e grande corruzione lo porteranno ad ottenere un sempre crescente - e per lui ingestibile - successo in campo sanitario.

Tra mille imprevisti e situazioni comiche, Antonio diventerà, quasi senza accorgersene, una persona disposta a tutto pur di mantenere il nuovo status.

A salvarlo da se stesso, tirandolo ancora una volta su, ci penserà una persona migliore di lui, Aurora.

“Le Voci dell’Inchiesta” grande ritorno a Pordenone

“Le Voci dell’Inchiesta” grande ritorno a Pordenone

Pordenone - Aprire uno sguardo sulla più stretta attualità – dai cambiamenti del costume all’evoluzione geo-politica internazionale, dalle trasformazioni sociali, ai nuovi linguaggi mediatici fino alla situazione dell’ambiente che ci circonda – è da sempre il centro del festival di Cinemazero Le Voci dell’Inchiesta, che torna a Pordenone tra mercoledì 13 e domenica 17 aprile con la sua nona edizione dopo un anno di stop.

L’appuntamento con uno dei festival più originali del panorama nazionale, quest'anno vede nel “cinema del reale” il cardine attorno al quale ruoteranno gli incontri ed omaggi ai protagonisti del cinema e del giornalismo, articolati in una trentina di appuntamenti, tra eventi e proiezioni di documentari italiani e internazionali, selezionati nei più importanti festival del mondo, molti dei quali in anteprima assoluta per l’Itala.

Il ricco palinsesto offrirà un’ampia panoramica sui temi oggi cruciali, a partire dal fenomeno migratorio senza precedenti che sta attraversando l’Europa: una fuga dalle guerre e dalla miseria che si infrange davanti a nuovi confini, nuovi muri di filo spinato che percorrono Paesi che ancora portano i segni di una guerra vicina e sconvolgente, come racconta la prima delle anteprime nazionali che qui a seguire si svelano: The fog of Srebrenica, film suisopravvissuti al più grande massacro avvenuto in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale.

Di sconcertante impatto è anche Credit for Murder dell’ex soldato israeliano Vladi Antonevicz, che getta un’inquietante luce sui gruppi di neo nazisti presenti e tollerati in Russia, fenomeno in rapida crescita in tutta Europa. Tutto inizia nel 2007, quando su YouTube appare un video shock dal titolo «Decapitazione di un daghestano e di un tagiko». Due anni dopo il regista decide di indagare sul caso, infiltrandosi – lui, ebreo - per sei lunghi anni in uno di questi gruppi di neo nazisti, mostrando al mondo le atrocità che compiono nella totale impunità e con la collusione del governo russo.

La ricognizione sui festival internazionali ha poi fatto emergere la necessità di raccontare i nuovi modelli di famiglia che si impongono ormai in tutto l’occidente, o analizzare i nuovi media e i fronti più innovativi del giornalismo e dell'analisi politica, come con “Requiem for the American Dream”: un dialogo durato 4 anni tra i registi Peter Hutchison, Kelly Nyks, Jared P. Scott e il filosofo, linguista e attivista politico Noam Chomsky, in cui si espone il profetico decalogo che ha portato la società americana (ma forse l'occidente tutto) a una disuguaglianza senza precedenti nella Storia. Non poteva mancare un argomento “must” delle Voci dell’Inchiesta: la coscienza ecologica. È lo chef-attivista austriaco David Gross a mostrare in Wastecooking: make food, not waste, come combattere lo spreco alimentare creando deliziose pietanze con l’utilizzo di alimenti destinati alla spazzatura.

Un omaggio sarà dedicato alla regista e sceneggiatrice Liliana Cavani, di cui si vuole ricordare la produzione documentaristica d'inchiesta, meno conosciuta, ma che segnò proprio l'esordio della sua carriera, facendo proprio lo strumento dell'“indagine della realtà”, chiave anche per la realizzazione dei suoi film di finzione. Un tributo importante  anche perché corroborato da numerosi documenti inediti che Cinemazero custodisce nel suo prezioso Archivio, fra registrazioni audio e scatti mai visti raccolti da Deborah Beer sul set della Cavani.

Sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento al festival già a partire da martedì 16 febbraio e usufruire dei benefit predisposti, tra cui il biglietto gratuito alla proiezione in anteprima regionale a Cinemazero dell’attesissimo film Il caso spotlightdi mercoledì 17.

Info e novità sull’edizione 2016 su www.voci-inchiesta.it

 

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