Il critico d'arte Vittorio Sgarbi alla Galleria Bertoia per la mostra su Pordenone Montanari
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- Pubblicato Lunedì, 30 Novembre 2015 20:53
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Pordenone - In città per il Premio Cavallini, il critico d’arte Vittorio Sgarbi non si è lasciato sfuggire una visita alla mostra in corso in Galleria Bertoia dedicata a Pordenone Montanari, artista da lui posto all’attenzione nazionale e internazionale nel 2011 con una personale con 19 opere all’interno del padiglione regionale del Friuli Venezia Giulia della 54° Biennale di Venezia.
Per questo motivo la sua visita è stata molto attenta e minuziosa e il giudizio finale estremamente positivo, sia per quanto riguarda i quadri e le sculture - sono oltre 100 le opere esposte sia in galleria Bertoia che negli spazi di Palazzo Cossetti, sede della FriulAdria, partner del Comune di Pordenone) -, sia per quanto riguarda l’allestimento e la curatela (affidata a Fulvio dell’Agnese) sia per lo spazio espositivo, di rara bellezza e ben illuminato.
La mostra “Pordenone Montanari. Assedio alla forma”, sarà visitabile fino al 17 gennaio 2016 con i seguenti orari: mercoledì-sabato: 15.30 – 19.30; domenica: 10.00 – 13.00 e 15.30 – 19.30.
Sono in programma ancora 2 eventi collaterali: venerdì 11 dicembre con le letture a cura di Carla Manzon (che metteranno in luce un’latro aspetto della sua ricerca artistica e stilistica, ovvero la scrittura) e venerdì 8 gennaio con l’incontro sulla memoria dell’arte nell’arte di oggi, a cura del critico d’arte Italo Tomassoni.
Proseguono inoltre i laboratori artistico-didattici a cura di Silvia Pignat.
Impressione astratta. Capolavori della stamperia Albicocco in mostra a Pordenone: le foto
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- Pubblicato Martedì, 24 Novembre 2015 10:18
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - La mostra Impressione Astratta – capolavori grafici dalla Stamperia d’arte Albicocco, che si inaugura per iniziativa del Comune di Pordenone/Assessorato alla Cultura, nella Galleria d’arte moderna e contemporanea Armando Pizzinato sabato 21 novembre alle 18 per chiudere il 28 febbraio 2016, ripercorre oltre 40 anni di lavoro della Stamperia d’arte Albicocco di Udine, una delle eccellenze del made in Italy targato Friuli.
L’esposizione presenta le opere calcografiche di alcuni tra i più importanti e influenti maestri dell’arte contemporanea. Ne risulta uno spaccato significativo di opere astratte e informali che portano la firma di Emilio Vedova, Jannis Kounellis, Giuseppe Santomaso, David Tremlett, Carla Accardi, Nunzio, Walter Valentini, Carlo Ciussi, Aldo Colò, Giovanni Frangi e molti altri: circa 90 opere per una ventina di artisti, che testimoniano la moltitudine di tecniche sviluppate dalla Stamperia in comunione con gli artisti stessi.
Sono immagini di straordinario valore estetico e culturale, che documentano come il segno grafico risulti particolarmente congeniale all’espressione di un concetto astratto, al punto da poter affermare che tutta l’arte astratta è stata sostanzialmente un’arte grafica e, come tale, particolarmente sensibile alle tecniche di rappresentazione grafica.
L’insieme della raccolta è un “unicum” nel suo genere e ha il pregio non solo di riunire assieme l’opera grafica di artisti di varia estrazione e formazione culturale ma anche di mostrare al pubblico la grande versatilità espressiva del mezzo tecnico calcografico. In mostra, infatti, sono esposti esclusivamente lavori calcografici frutto di una sperimentazione astratta che si costituisce secondo le regole e i procedimenti tecnici dell’arte grafica e della stampa.
Qui alcune immagini dalla mostra:
La raccolta documenta dunque, senza pretese di esaustività, una stagione creativa dell’astrazione italiana non ancora conclusa, che ha vissuto proprio nella stamperia di Udine, uno dei suoi momenti di maggior gloria e che, al contempo, ha visto il Friuli e, più in generale, l’area del nord est d’Italia, recitare un ruolo da protagonista anche nel campo delle arti decorative, con la presenza sul territorio di alcuni straordinari interpreti dell’astrattismo concreto e dell’informale italiano, quali sono stati Emilio Vedova, Giuseppe Santomaso, Armando Pizzinato, Carlo Ciussi e Aldo Colò, a conferma del respiro internazionale di una cultura di frontiera in continuo divenire e in rapporto dialettico con le confinanti realtà artistiche, specie quelle di area slava e germanica.
E proprio all’arte di questi maestri dell’incisione friulana la mostra riserva un’attenzione particolare. A iniziare dal caso emblematico di Emilio Vedova, legato allo stampatore da un lungo sodalizio artistico e da un prolifico rapporto di collaborazione (al punto da conferire a Corrado Albicocco il ruolo di stampatore fiduciario delle sue matrici). Si respira nelle sue incisioni - quasi esclusivamente in bianco e nero e che combinano procedimenti d’incisione diretta (puntasecca, bulino, morsura acida a pennello) e indiretta (acquaforte, acquatinta, maniera a zucchero) una dimensione quasi sacrale dell’agire creativo.
Anche Giuseppe Santomaso (già appartenente al Gruppo degli Otto e veneziano come Vedova), con il suo senso di astrazione lirica, è ben rappresentato da un nucleo di opere particolarmente significative, dove l’eleganza del segno impagina architetture di forme primarie, semplici e senza tempo. Di Armando Pizzinato, cui è dedicata la galleria pordenonese, sono presenti due prove grafiche, di grande spessore espressivo, che mostrano l’estrema versatilità del suo segno nella resa astratta del soggetto.
L’astrazione condotta da Carlo Ciussi attraverso il linguaggio grafico è, invece, quasi estrema, ricca di riferimenti culturali, che spaziano dal suprematismo russo all’avanguardia americana del secondo dopoguerra; per poi giungere a un’astrazione di forme elementari, fatta di segni e superfici cromatiche, di piani geometrici e larghe campiture materiche.
L’opera calcografica di Aldo Colò, si caratterizza per le sue ritmiche geometrie di elementi primari, rettangoli, quadrati, losanghe e semicerchi, che fluttuano sulla superficie del foglio seguendo l’armonia di una musicalità “cosmica”.
Il percorso espositivo prosegue ampliando lo sguardo sull’astrazione italiana dell’ultimo mezzo secolo, con alcuni significativi esempi di ricerca visiva operata dai pittori astrattisti di area romana e milanese, che hanno in diversi momenti collaborato con la stamperia Albicocco. Fra essi emergono le grafiche di Carla Accardi (con la sua calligrafia cromatica), di Piero Ruggeri (rappresentato da un suggestivo intreccio), per finire con le costellazioni, le porte del tempo, le immaginifiche volte celesti di Walter Valentini. Di estremo interesse anche le incisioni a rilievo, su lamina metallica, dell’urbinate Enrico Ricci, dalla astrazione materica di raffinata fattura formale e ricercata estrazione culturale.
Spiccano i recenti lavori grafici realizzati da artisti di grande spessore e respiro internazionale: dalle monumentali impronte materiche dei Cappotti al carborundum di Jannis Kounellis, alle geometrie minimaliste dei wall-drawings, ricompresi nelle delicatissime e preziose traduzioni grafiche, all’acquatinta, di David Tremlett, alle memorie astratte, d’impronta esistenziale, di Albert Merz, all’essenzialità trascendente del segno calligrafico di Kengiro Azuma.
Interessante anche la sezione dedicata a pittori e scultori italiani (anche delle ultime generazioni), convertiti all’espressione grafica tramite le tecniche dell’incisione calcografica, fra cui: Nunzio Di Stefano, Alex Corno, Mario Tudor, Massimo Poldelmengo, Mario Di Iorio, Marco Ciani, Renato Trevisan; per finire con le singolari per quanto accattivanti variazioni astratte, del gesto e del segno, di Luca Pignatelli, Giovanni Frangi e Klaus Karl Mehrkens.
Catalogo in mostra a cura di Corrado e Gianluca Albicocco, con testo critico di Roberto Budassi.
Esordio in grande stile per la manifestazione "Hobby Show" a Pordenone Fiere. 13mila i visitatori
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- Pubblicato Martedì, 17 Novembre 2015 22:29
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - Sono stati oltre 13.000 i visitatori di Hobby Show Pordenone; per l’esattezza i biglietti d’ingresso “staccati” sono stati 13.228, a testimoniare una performance che ha superato le più rosee aspettative degli organizzatori.
Hobby Show Pordenone - rassegna dedicata all’hobbistica, alle belle arti e alla creatività manuale che si è aperta a Pordenone Fiere venerdì 13 novembre e che si è conclusa domenica 15 – già alla sua prima edizione è entrata nel novero delle manifestazioni di maggior successo tra quelle organizzate all’interno del polo fieristico friulano.
Merito di un "format" che da oltre dieci anni riscuote grandi consensi e che in questo scorcio di stagione ha affiancato alla 25ª edizione milanese, che si è tenuta nell’ottobre scorso, il positivo esordio di Hobby Show Adriatica a Pescara (5.500 i visitatori che hanno affollato il Palacongressi d’Abruzzo di Montesilvano dal 9 all’11 ottobre) e oggi anche l’edizione pordenonese, con cui si è chiuso il “trittico” delle “Autunnali” che UpMarket, società organizzatrice dell’evento, ha dedicato alla creatività manuale femminile e non solo.
"Sapevamo che in questa terra ricca di tradizioni artigianali c’era una grande “voglia” di creatività e di manifestazioni come Hobby Show", ha dichiarato appena ricevuti i dati definitivi sugli ingressi Angelo Altamura, Amministratore unico ed Exhibition manager di UpMarket, "ma debbo francamente confessare che questi numeri davvero non ce li aspettavamo. Evidentemente c’era un’attesa superiore alle previsioni per la nostra manifestazione e siamo naturalmente molto soddisfatti, anche per tutti gli espositori – un centinaio - che hanno creduto nella nostra proposta e che hanno tenuto a esprimere già dal primo giorno di fiera la loro grande soddisfazione per la riuscita dell’evento".
"Siamo molto felici del risultato ottenuto dalla manifestazione che, con un esordio così scoppiettante, si afferma come una delle start-up di maggior successo mai realizzate nel nostro quartiere fieristico", è il commento dei vertici di Pordenone Fiere.
"Con questo evento autunnale e la nuova edizione primaverile di Hobby Show, in programma dal 19 al 21 febbraio 2016, il calendario di Pordenone Fiere si arricchisce di due nuovi appuntamenti che ampliano ancora più l’offerta per la promozione commerciale delle attività del territorio e l’intrattenimento o lo shopping del pubblico".
Oltre alle opportunità di fare acquisti divertendosi e di aggiornarsi sulle ultime tendenze presentate dalle aziende leader nel settore dell’hobbistica creativa, i visitatori di Hobby Show Pordenone si sono dimostrati entusiasti del ricco “palinsesto” di laboratori e workshop organizzati dagli espositori e dalle associazioni (oltre 170 sessioni di corsi durante i tre giorni della rassegna), che costituiscono il “piatto forte” del format fieristico di Hobby Show e riguardano le più svariate tecniche creative e decorative.
Grande soddisfazione per l’andamento della rassegna friulana dedicata alla creatività manuale è stata manifestata anche dalle varie associazioni creative presenti in fiera (dall’Asi di Aviano a Borgo Creativo di Polcenigo, da Pordenone Ricama a Trieste Ricama, da Culturalegno di San Giovanni al Natisone a La Zampa dell’Orso di Udine, tanto per citare le principali), che sono state tra le principali protagoniste del successo della manifestazione e a cui vanno i ringraziamenti degli organizzatori di UpMarket.
L’appuntamento per la seconda edizione, quella primaverile, di Hobby Show Pordenone è già stato fissato: da venerdì 19 a domenica 21 febbraio, sempre a Pordenone Fiere.
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