9° Salone d’Autunno dell’Arte Triestina: ventaglio d’artisti targati Trieste
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- Categoria: Arte
- Pubblicato Giovedì, 22 Ottobre 2015 17:06
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Trieste - Sabato 24 ottobre alle ore 18 presso la Lux Art Gallery (Trieste-Via de Rittmeyer 7/a) si inaugura il 9° Salone d’Autunno dell’Arte Triestina, evento storicamente organizzato dal Centro Iniziative Culturali Z04 e sostenuto dalle Fondazioni Casali.
Sono 54 gli artisti presenti per proporre un bel ventaglio della pittura e scultura triestina, la mostra sarà visitabile fino al l’8 novembre.
“Anche quest’anno –afferma Franco Rosso, Presidente di Z04- l’evento si conferma quale osservatorio privilegiato sul fare pittura e scultura a Trieste, attraverso l’invito rivolto a 53 operatori scelti tra quelli che vantano una pluriennale attività produttiva ed espositiva e che con successo possono testimoniare l’evoluzione della creatività espressa attraverso l’arte a Trieste.
La parallela Young Art Selection, che quest’anno giunge alla terza edizione, propone -in aggiunta- i talenti di artisti giovanissimi, prevalentemente già diplomati all’Istituto d’Arte U. Nordio, che attraverso linguaggi espressivi nuovi si sono cimentati sul tema dell’animalità nel contemporaneo. Questa esposizione verrà ospitata a partire dal 7 novembre presso la Sala A. Fittke, concessa dal Comune di Trieste. L’insieme conferma Trieste come città nella quale si incrociano e si contaminano idee ed espressioni che nell’espressività creativa propongono riflessioni e interrogativi anche sulle inquietudini e sulle tensioni della società contemporanea”
Enzo Santese nel suo testo introduttivo al catalogo sottolinea come “ la rassegna ingloba un buon numero di artisti, conosciuti non solo in regione ma anche sullo scenario dell’arte più vasto, e ogni volta avvertono il pungolo di far vedere gli esiti più recenti della loro ricerca, come se il Salone costituisse il “termometro della loro temperatura creativa”. Ma accanto a presenze consolidate a livello curricolare, vi sono elementi di novità, messi in luce dalla manifestazione che, da questo punto di vista, diventa pure un osservatorio privilegiato sulle realtà esistenti e sulle potenzialità ancora latenti.
È davvero cospicua l’importanza di una presenza giovanile che dovrà essere ancor più corroborata in futuro da uno stimolo alla partecipazione, perché gli artisti emergenti possano essere inseriti in un circuito di attenzione, fondamentale per loro stessi, che si espongono così il giudizio di una vasta platea su cui riflettere, mantenendo peraltro integra la propria vocazione d’origine e la propria tensione poetica.
La mostra, generosa di stimoli per l’osservatore che voglia rendersi conto dello stato dell’arte nella città e nelle sue zone contigue, offre un variegato panorama di motivi che vanno dalla scansione razionale della superficie fino allo scardinamento di ogni elemento leggibile, per far uscire energie magmatiche di segni e colori che rivelano il ribollio di umori di questo travagliato periodo; così si afferma un complesso quanto mai mosso di stili tradizionali e di novità operative, qualche volta intrecciati tra loro secondo trame sotterranee e complesse.
Le varie identità individuali danno vita a un diagramma iconico che rivela con chiarezza come il dato dominante della ricerca di oggi in quest’area, per la maggior parte dei casi, sfugga alle seduzioni della tecnologia e privilegi un concetto di pittura e scultura fortemente connotato sul piano costruttivo.
Le sezione dedicata ai giovani è quest’anno caratterizzata da una tematica suggestiva: “L’animalità nel contemporaneo”, una riflessione filosofica che ha mobilitato in un approfondimento saggistico un fine intellettuale come Jacques Derrida e che trova sempre più numerosi appassionati. Gli artisti lo affrontano con una brulicante ricchezza di interpretazioni, tradotte in sintesi pittorica oppure nella tridimensionalità (sculture e installazioni)”.