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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Reso noto il programma della visita del presidente della Repubblica per il 40° del terremoto

Reso noto il programma della visita del presidente della Repubblica per il 40° del terremoto

Trieste - Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, il prossimo 6 maggio sarà in regione in occasione del quarantennale del terremoto in Friuli.

Il programma della visita è stato illustrato ai capigruppo del Consiglio regionale dal presidente Franco Iacop, reduce da un incontro con il presidente della Repubblica in qualità di coordinatore della Conferenza dei Consigli regionali.

Il presidente della Repubblica sarà accolto in mattinata dalle comunità di Gemona e Venzone; nel pomeriggio, alle 16, sarà nel palazzo della Regione a Udine, dove verrà intitolato l'Auditorium ad Antonio Comelli, il presidente della ricostruzione, cui seguirà la seduta straordinaria del Consiglio regionale per il 40° anniversario del sisma.

Il presidente Mattarella concluderà la sua giornata in centro a Udine, dove visiterà la mostra per i settant'anni del Messaggero Veneto.

 

 

 

Arresto del consulente della famiglia Regeni, Egitto smentisce legame con vicenda ricercatore

Arresto del consulente della famiglia Regeni, Egitto smentisce legame con vicenda ricercatore

Udine - Fonti della procura generale del Cairo sostengono che il provvedimento di "custodia cautelare" applicata per quattro giorni al consulente egiziano della famiglia di Giulio Regeni, l'ingegnere Ahmed Abdallah Al Sheikh, amministratore della Commissione Egiziana per i diritti e le libertà (Ecfr), è stato attuato per "manifestazione senza autorizzazione" e che "questa questione non ha nulla a che fare con la famiglia dello studente italiano". Lo scrive il sito del quotidiano Al Masry Al Youm.

Doaa Mostafa, un avvocato della stessa Commissione di Abdallah, ha aggiunto che la procura ha deciso la custodia cautelare per dieci imputazioni tra le quali l'uso della forza allo scopo di rovesciare il regime, pubblicazione di notizie tali da turbare l'ordine pubblico e violazione del pubblico interesse.

La famiglia Regeni si era detta "angosciata" per l'arresto del consulente. Amnesty International aveva spiegato che "Ahmed Abdullah è stato prelevato nella sua abitazione nella notte tra il 24 e il 25 aprile dalle Forze speciali. È accusato di istigazione alla violenza per rovesciare il governo, adesione a un gruppo "terroristico" e promozione del terrorismo.

Più in generale, la famiglia Regeni esprime "preoccupazione per la recente ondata di arresti in Egitto ai danni di attivisti per i diritti umani, avvocati e giornalisti anche direttamente coinvolti nella ricerca della verità circa il sequestro, le torture e l'uccisione di Giulio".

A "Link" si è parlato di Panama Papers, inchiesta che rischia di non poter rivelare altri nomi

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Trieste - Si è parlato di Panama Papers, per la prima volta davanti al pubblico, nell'ambito di "Link, Premio Luchetta Incontra", il festival del buon giornalismo in programma a Trieste fino a lunedì 25 aprile.

Vittorio Malagutti e Paolo Biondani, i giornalisti che insieme a Leo Sisti firmano le carte italiane dei "Papers", nell’incontro condotto con la collega del Sole 24 Ore Mara Monti hanno anticipato che l’inchiesta è destinata probabilmente a non poter far luce sui nomi che stanno dietro ad almeno 350 società “al portatore” emerse nei file dei registri legali panamensi, create dallo studio Mossack Fonseca e collegate all’Italia.

"Le società al portatore non permettono di risalire al nome dei soci, spesso si nascondono dietro a residenze cui corrispondono interi condomini e quindi molte famiglie – ha spiegato Vittorio Malagutti. Per questo sarà virtualmente impossibile arrivare a quei nomi".

"Abbiamo intanto ricevuto, in via ufficiale, la richiesta di accesso alla banca dati che ha alimentato i Panama Papers – ha spiegato Vittorio Biondani – Ci ha contattato l’agenzia delle Entrate, con lettera sottoscritta dal direttore, e il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti".

Proprio Roberti ha ricordato che “i titolari di qualsiasi società devono essere identificati: è un obbligo di legge, in vigore dal 1991. In Italia tutte le azioni sono nominative e le intestazioni anonime non sono ammesse. Una regola fissata già dalla prima convenzione internazionale contro il riciclaggio di denaro sporco, applicata in tutti i Paesi civili da più di 25 anni”.  

"L’inchiesta dei Panama Papers ha avviato un nuovo format internazionale e “globale” per il giornalismo d’inchiesta: un metodo di lavoro – ha spiegato Malagutti – che ha già prodotto un primo effetto positivo a favore dei colleghi che operano in aree dove la libertà di stampa non è adeguatamente tutelata. Il collega russo che ha "scoperchiato" le carte ascrivibili all’entourage di Putin ha subito alcune intimidazioni ma non sembrerebbe trovarsi in reale pericolo: questo perché il carattere dell’inchiesta è talmente globale e sotto gli occhi di tutti da averlo perlomeno protetto".

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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