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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Conoscere il Trattato Transatlantico: conferenza pubblica a Trieste

Conoscere il Trattato Transatlantico: conferenza pubblica a Trieste

TRIESTE - Il 22 ottobre alle 17.00 presso l' Università degli Studi di Trieste, nell'Aula Magna di Androna Baciocchi, 4,  si terrà una conferenza pubblica informativa sul TTIP, trattato transatlantico di liberalizzazione sul commercio e gli investimenti tra Europa e Stati Uniti.

Su iniziativa del Comitato territoriale di Trieste de l'Altra Europa con Tsipras, e nell’ambito delle manifestazioni europee al riguardo, saranno illustrati e analizzati i termini e le conseguenze del trattato.

Cosa sappiamo del TTIP e come si lega col “Jobs Act” e la politica del governo Renzi sul lavoro?

Ne parleranno: Laura Chies, economista, docente dell’Università di Trieste, Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche. Riccardo Petrella, economista, presidente dell'Istituto Europeo di Ricerca sulla Politica dell'Acqua a Bruxelles, professore emerito dell'Università Cattolica di Lovanio e della Libera Università di Bruxelles, promotore del movimento dell'Acqua Bene Comune in Italia Rosa Rinaldi, del Comitato operativo nazionale de l'Altra Europa con Tsipras.

Introduce Marino Calcinaridel Comitato territoriale di Trieste de l'Altra Europa con Tsipras.

 

Elezioni per la Provincia di Pordenone, la Regione fa ricorso. Obiettivo: votare il 26 ottobre

Elezioni per la Provincia di Pordenone, la Regione fa ricorso. Obiettivo: votare il 26 ottobre

Trieste - La Giunta regionale, riunitasi giovedì 16 ottobre a Trieste in seduta straordinaria, ha dato il via libera al ricorso in appello da presentare immediatamente al Consiglio di Stato per ottenere, con provvedimento di estrema urgenza, la modifica dell'ordinanza emanata dal Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Friuli Venezia Giulia con il quale sono state sospese le elezioni per la Provincia di Pordenone.

Il Tar, sulla base di un ricorso presentato dal presidente della Provincia di Pordenone in prorogatio, ha infatti sospeso il decreto emanato dall'assessore regionale alle Autonomie locali con il quale erano state indette le elezioni, in base alla legge regionale 2 del 2014, che ha fissato i nuovi criteri di elezione indiretta degli organismi provinciali.

Obiettivo dell'azione della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia è confermare la data della consultazione per il 26 ottobre prossimo.

"I tempi sono evidentemente strettissimi ma - ha osservato l'assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin - la procedura avviata con il deposito dell'istanza prevede che il presidente della sezione competente del Consiglio di Stato assuma, con provvedimento monocratico soggetto a successiva ratifica da parte del collegio giudicante, la decisione di sospendere l'ordinanza cautelare del Tar. Qualora accolta l'istanza, verrebbe consentito il regolare svolgimento delle elezioni provinciali di Pordenone nella data prevista".

"Prescindendo dal merito - conclude Panontin - confidiamo che la decisione sia assunta comunque in tempi brevissimi".

Sciopero della scuola e corteo a Trieste. Cooperazione, non competizione. Le foto

Sciopero della scuola e corteo a Trieste. Cooperazione, non competizione. Le foto

TRIESTE – Si è svolto in modo ordinato il corteo odierno per lo sciopero indetto dal Movimento Studentesco di Trieste appoggiato dai Cobas Scuola – che hanno proclamato lo sciopero generale della scuola - e dalla presenza di alcuni rappresentanti della Fiom Cgil.

Partito attorno alle 9 di questa mattina da Piazza Goldoni, il corteo ha manifestato il suo dissenso  - prima di fronte al palazzo della Regione - contro le politiche a favore delle scuole non statali, con qualche leggera provocazione ai poliziotti della Digos.

Qui il corteo era atteso da un piccolo gruppo di manifestanti "Quota96" che, per significare l'allontanamento della pensione e l'obbligo al lavoro, esibivano ai polsi le catene degli schiavi. Inoltre la protesta non ha dimenticato di citare la condizione degli insegnanti precari.

Quindi, alla stazione delle Ferrovie il corteo si è fermato per manifestare contro il caro trasporti e subito dopo di fronte alla Banca d’Italia, con qualche fumogeno, contro le politiche economiche comunitarie.

Infine la protesta si è riscaldata sotto la sede della Lega Nord con slogan e canti a favore dell’integrazione e dei diritti delle diversità.

Gli studenti hanno proseguito verso Piazza della Borsa dove è iniziato un dibattito cui hanno partecipato alcuni insegnanti per portare la loro solidarietà e la loro esperienza a favore del mondo giovanile.

I motivi della protesta sono stati scanditi più volte lungo il corteo. Gli slogan e i cori hanno preso di mira il governo Renzi con il Jobs Act e la questione dell’articolo 18, la ministra Giannini con il piano per la scuola e l’ingresso dei privati nel sistema educativo nazionale. Insomma: tutti per la cooperazione contro la competizione

Non numerosissimi gli studenti che hanno marciato a file molto serrate. Coloro cui si chiedeva la ragione di un corteo così esiguo rispetto agli anni scorsi, rispondevano che il Movimento Studentesco avrebbe dovuto organizzare un sistema di informazione più esteso.

Alla fine tutti distesi e contenti. Comprese le esigue forze dell'ordine che - contrariamente a quanto è accaduto a Roma, Milano o Torino -  sono state impegnante, più che altro, in una lunga e pacifica passeggiata.

(Fotografie di Roberto Calogiuri. Licenza creative commons, attribuzione, non commerciale, non opere derivate)

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