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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

L'Italia spenderà 300 milioni di euro per la proroga delle missioni all'estero fino a fine anno

L'Italia spenderà 300 milioni di euro per la proroga delle missioni all'estero fino a fine anno

Roma - La spesa autorizzata dal Parlamento per la proroga delle missioni italiane all'estero fino a dicembre 2014 è di circa 300 milioni di euro. Lo prevede il provvedimento, approvato alla Camera, di conversione del decreto che proroga le missioni internazionali delle forze armate e di polizia.

Tanto per avere un termine di paragone, la Regione Friuli Venezia Giulia nel 2014 ha speso per l'istruzione e la ricerca poco meno di 65 milioni di euro.

Il provvedimento ha ottenuto 315 voti a favore, 130 contrari ed ora sarà esaminato dal Senato.

Hanno votato contro il provvedimento il Movimento 5 Stelle - che denuncia l'assurdità di un tale dispendio specie in tempi di crisi - e Fratelli d'Italia, che ha ribadito la ferma contrarietà alla partecipazione italiana a tutte le missioni estere, fino al rientro dei nostri Marò.

In particolare, è di quasi 2 milioni di euro la spesa autorizzata per gli aiuti umanitari alla popolazione irachena e la fornitura di armi ai Peshmerga impegnati nel contrasto all'avanzata dei jihadisti dell'Is.

"È autorizzata, per l'anno 2014 - si legge nel testo del provvedimento - la spesa di euro 1.965.886 per il trasporto degli aiuti umanitari a favore della popolazione civile irachena effettuato nel mese di agosto, nonché per il trasporto del materiale di armamento ceduto, a titolo gratuito, alla Repubblica dell'Iraq".

È poi autorizzata, "a decorrere dal 1 luglio 2014 e fino al 31 dicembre 2014, la spesa di euro 36.002.777 per la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni nei Balcani" e la spesa "di euro 183.635.692 per la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni in Afghanistan". Per la proroga della partecipazione del contingente italiano alla missione Unifil in Libano è poi autorizzata fino al 31 dicembre la spesa di 76.223.973 euro.

Tra le spese autorizzate dal provvedimento per il 2014, anche la spesa "di euro 1.942.394 per l'impiego di una unità navale della Marina militare nell'ambito dell'operazione di scorta marittima intesa ad assicurare condizioni di sicurezza all'attività internazionale di trasporto e neutralizzazione delle armi chimiche siriane, di cui alla risoluzione 2118 (2013) adottata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 27 settembre 2013".

Il Papa a Redipuglia: "la guerra è una follia. Da qui ricordiamo le vittime di tutte le guerre"

Il Papa a Redipuglia:

Redipuglia (Go) - "Dopo aver contemplato la bellezza del paesaggio di tutta questa zona, dove uomini e donne lavorano portando avanti la loro famiglia, dove i bambini giocano e gli anziani sognano... trovandomi qui, in questo luogo, trovo da dire soltanto: la guerra è una follia".

Così ha detto papa Francesco nell'omelia della Santa Messa celebrata al Sacrario di Redipuglia nella mattinata di sabato 13 settembre.

Bergoglio è atterrato all'aeroporto di Ronchi dei Legionari attorno alle nove ed è stato accolto dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti e dal presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. Il Pontefice è salito su una Golf targata Vaticano diretto al cimitero austro-ungarico di Fogliano di Redipuglia, dove si è raccolto in un momento di preghiera. Nel cimitero sono sepolti 14.550 soldati.

Poi la celebrazione al Sacrario di Redipuglia, dove i numerosi fedeli hanno ascoltato in raccolto silenzio le parole del papa:
"Mentre Dio porta avanti la sua creazione, e noi uomini siamo chiamati a collaborare alla sua opera, la guerra distrugge".

"Sopra l'ingresso di questo cimitero, aleggia il motto beffardo della guerra: "A me che importa?" ha proseguito papa Francesco. "Tutte queste persone, i cui resti riposano qui, avevano i loro progetti, i loro sogni..., ma le loro vite sono state spezzate. L'umanità ha detto: "A me che importa?".

"La cupidigia, l'intolleranza, l'ambizione al potere... sono motivi che spingono avanti la decisione bellica, e questi motivi sono spesso giustificati da un'ideologia; ma prima c'è la passione, c'è l'impulso distorto", ha proseguito il Papa. "L'ideologia è una giustificazione, e quando non c'è un'ideologia, c'è la risposta di Caino: "A me che importa?", "Sono forse io il custode di mio fratello?"".

"Anche oggi, dopo il secondo fallimento di un'altra guerra mondiale, forse si può parlare di una terza guerra combattuta "a pezzi", con crimini, massacri, distruzioni...".

Papa Francesco ha puntato il dito contro "questi pianificatori del terrore, questi organizzatori dello scontro, come pure gli imprenditori delle armi", gli "affaristi della guerra", che "hanno scritto nel cuore: "A me che importa?"". "Qui ci sono tante vittime. Oggi noi le ricordiamo. C'è il pianto, c'è il dolore. E da qui ricordiamo tutte le vittime di tutte le guerre", ha detto ancora il Pontefice.

"Anche oggi le vittime sono tante - ha proseguito. - Come è possibile questo? È possibile perché anche oggi dietro le quinte ci sono interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, e c'è l'industria delle armi, che sembra essere tanto importante!".

"È proprio dei saggi riconoscere gli errori, provarne dolore, pentirsi, chiedere perdono e piangere - ha aggiunto il Pontefice -. Con quel "A me che importa?" che hanno nel cuore gli affaristi della guerra, forse guadagnano tanto, ma il loro cuore corrotto ha perso la capacità di piangere".

"L'ombra di Caino ci ricopre oggi qui, in questo cimitero. Si vede qui. Si vede nella storia che va dal 1914 fino ai nostri giorni. E si vede anche nei nostri giorni".

"Con cuore di figlio, di fratello, di padre, chiedo a tutti voi e per tutti noi la conversione del cuore: passare da quel "A me che importa?", al pianto. Per tutti i caduti della "inutile strage", per tutte le vittime della follia della guerra, in ogni tempo. L'umanità ha bisogno di piangere, e questa è l'ora del pianto".

Un nuovo servizio dell'Arma dei Carabinieri al cittadino: la stazione virtuale

Un nuovo servizio dell'Arma dei Carabinieri al cittadino: la stazione virtuale

Trieste - L’Arma dei Carabinieri ha messo a disposizione dei cittadini una nuova piattaforma su Internet, che ha il ruolo di stazione virtuale. Questa nuova piattaforma online, secondo l’Arma, faciliterà la vita del cittadino che vorrà mettersi in contatto con le forze dell’ordine.

È stata pensata sia per le persone disabili sia per coloro che non hanno molto tempo per recarsi nelle stazioni dei carabinieri presenti nel territorio. A questa stazione virtuale si accede tramite il sito dei carabinieri: www.carabinieri.it cliccando nel riquadro “entra nella stazione cc web”.

Entrati all’interno della stazione online, veniamo accolti da un carabiniere virtuale donna che ci invita ad accedere all’area che più ci interessa.Sulla destra dello schermo il carabiniere ci fa notare quattro tipi di servizi online.

Il primo ci permette di trovare il comando dei carabinieri più vicino a noi.

Il secondo di effettuare una denuncia di smarrimento o furto, servizio che ci permette di completare l’iter burocratico di una normale denuncia da casa. Successivamente basterà presentarsi per una firma in un qualsiasi comando dei carabinieri entro due giorni per attivare la denuncia.

Il terzo ci mette in contatto con un carabiniere per avere vario tipo di informazioni.

L’ultimo ci permette di metterci in contatto con un operatore del sito per aiutarci ad utilizzarlo al meglio.

Gli ultimi due servizi descritti sono in fase di sperimentazione e sono attivi solamente dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30. Noi in realtà abbiamo provato ad usufruirne in uno degli orari previsti ma ci è risultato impossibile.

Sulla sinistra dello schermo possiamo anche accedere alle banche dati dei carabinieri, nelle quali possiamo trovare gli elenchi delle opere d’arte rubate, delle persone scomparse, dei latitanti e delle targhe delle auto o moto rubate.

Esiste anche una sezione chiamata “informazioni” dove possiamo trovare risposte alle domande più frequenti su temi come armi, carte di credito o documenti. In questa sezione possiamo trovare anche vario tipo di modulistica che ci consente di sottoscrivere certificati direttamente da casa senza doverli andare a richiedere alla stazione territoriale più vicina. Opportunità molto comoda per chi dovesse denunciare un’arma in casa o richiedere il rilascio del proprio passaporto tramite un certificato.

La “Stazione cc web” è un buon servizio che permette al cittadino di qualsiasi città italiana di interagire con l’Arma dei Carabinieri direttamente da casa. Purtroppo, pur non essendoci dei dati ufficiali, sembra sia ancora un servizio poco utilizzato, questo anche per la poca pubblicità che è stata riservata all’iniziativa.

www.carabinieri.it

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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