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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

L'assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti sospeso dalle deleghe per 45 giorni

L'assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti sospeso dalle deleghe per 45 giorni

Trieste - La presidente della Regione Debora Serracchiani ha firmato un decreto in forza del quale, a partire dall'11 agosto, viene sospeso per un periodo di 45 giorni l'esercizio delle deleghe attribuite all'assessore Gianni Torrenti.

La presidente ha riservato a sé la trattazione delle materie di competenza della Direzione centrale cultura sport e solidarietà.

Con lo stesso decreto, d'intesa con l'interessato, la presidente ha sospeso la corresponsione di ogni indennità e rimborso spettante all'assessore. L'atto, che recepisce la nota con la quale l'assessore Torrenti ha rimesso il proprio mandato nelle mani della presidente della Regione, fa seguito alla ricezione di un invito a comparire da parte della Procura della Repubblica di Trieste per riferire in merito a fatti accaduti in un periodo antecedente all'assunzione dell'incarico di assessore regionale, e attinenti alla qualità di presidente di una associazione operante nel settore della cultura.

La sospensione è anche intesa all'acquisizione di ogni utile informazione ed elemento in merito, per valutare compiutamente la fattispecie e assumere le successive determinazioni di competenza.

"Abbiamo scelto di seguire questa strada - commenta la presidente Serracchiani - perché crediamo occorra salvaguardare l'attività svolta sin qui dall'assessore Torrenti e dalle sue direzioni. In occasione della stesura e dell'approvazione della legge sulla cultura, così come nel riordino della normativa sull'impiantistica sportiva e nella gestione delle politiche dell'immigrazione e delle minoranze, sono state espresse competenze specifiche e capacità di sintesi politica, che ci auguriamo non vadano disperse".

"Prendiamo con molta serietà la vicenda giudiziaria in corso, e proprio per questo auspichiamo una sollecita conclusione".

Gianni Torrenti è agente di commercio nel settore alimentare. Negli anni '80 e '90 è stato il primo presidente dei Giovani Imprenditori del Commercio a Trieste e nel consiglio direttivo di Confcommercio Giovani Nazionale. Fino al 1992 è stato dirigente sportivo nel Centro Universitario Sportivo.

Dal 1990 ha fatto parte del consiglio di amministrazione del Teatro Miela, dove è diventato presidente pochi anni dopo.

Successivamente è entrato nel cda di Mittelfest, presidente del Consorzio coop culturali gestendo eventi. Ha fatto parte del cda del Teatro Stabile Sloveno e ha presieduto l'associazione S/Paesati e l'associazione Rogers.

È stato Presidente della Fondazione per il Riformismo in FVG, amministratore unico di due società immobiliari e membro della direzione di Legacoop.

Indagato l'assessore alla Cultura Torrenti in merito ai finanziamenti all'associazione "Spaesati"

Indagato l'assessore alla Cultura Torrenti in merito ai finanziamenti all'associazione

Trieste - Gianni Torrenti, assessore regionale alla cultura, è indagato dalla Procura di Trieste per alcuni finanziamenti percepiti dall’associazione “Spaesati”, di cui era presidente nel 2011. L'assessore Torrenti il 7 agosto ha riconsegnato le deleghe alla presidente della Regione, Debora Serracchiani.

"Poiché ritengo che il fatto sia di una sua intrinseca gravità, ho deciso di avocare alla presidenza le deleghe dell'assessore alla Cultura" ha detto la presidente della Regione Fvg Debora Serracchiani appena appresa la notizia dell'indagine a carico dell'assessore alla Cultura della sua Giunta avviata dalla Procura di Trieste.

"Da una prima ricognizione - aggiunge Serracchiani - emerge che non è stato arrecato alcun danno all'amministrazione regionale, e che si tratta di eventi antecedenti all'assunzione della carica". Serracchiani ha anche sottolineato che i fatti sono "venuti alla luce a seguito di verifiche portate a termine proprio dalla Direzione regionale che fa capo all'assessore".

La presidente ha detto di "essere stata tempestivamente informata degli eventi dallo stesso assessore Torrenti, il quale ha posto nelle mie mani il suo mandato non appena ricevuto l'avviso". Secondo Serracchiani "a prescindere da ogni altra successiva valutazione e decisione, è apprezzabile che Torrenti, ricoprendo una carica pubblica, abbia scelto di compiere volontariamente un atto di trasparenza".

"Sono pienamente consapevole della regolarità del mio operato all’interno dell’Associazione da me presieduta - ha detto Torrenti - e confido di poter chiarire presto ogni profilo dell'operazione contestata nel corso dell’audizione che è stata richiesta dalla Procura".

Immediata la reazione del Movimento 5 Stelle: la portavoce e consigliera regionale Eleonora Frattolin ha scritto in una nota che "non si capisce poi quale sia la posizione della Serracchiani. Pare quasi che abbia solo “sospeso” il suo assessore, avocando a sé le deleghe, come se non ne avesse già abbastanza! Non possiamo credere che non abbia accettato le dimissioni. Lei che, a parole, non voleva indagati nelle liste elettorali, ora finisce per tenersi un indagato in giunta. È inaccettabile - attacca - che venga creata una nuova figura politica: “l’assessore in panchina” con i soldi dei cittadini!".

"Come consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle al momento non esprimiamo invece alcun giudizio su quanto sta trapelando in merito all’ex tesoriere del Partito democratico, diventato assessore alla Cultura poco più di un anno fa, dopo aver mancato l’elezione in Consiglio regionale. Come si dice in questi casi? - conclude Frattolin -  lasciamo che la magistratura faccia serenamente il suo lavoro".

Terza corsia A4, visita della presidente FVG: "siamo riusciti a tenere aperto il cantiere"

Terza corsia A4, visita della presidente FVG:

Palmanova - Si è svolto il 7 agosto il sopralluogo ai cantieri della terza corsia dell'A4 della presidente della Regione Fvg Debora Serracchiani, dell’assessore Maria Grazia Santoro, del presidente di Autovie Terpin e al componente del Cda della Concessionaria Ivano Faoro, in rappresentanza della Regione Veneto. Lo comunica una nota delle Autovie Venete.

Oltre 30 imprese e più di 400 persone sono impegnate nel cantiere del primo lotto (da Quarto D’Altino a San Donà di Piave) della terza corsia della A4 Venezia-Trieste, un intervento che – come la maggior parte di quelli realizzati fino ad ora – sarà completato prima del previsto, presumibilmente - secondo Autovie - entro il 2014.

Per la terza corsia sono già stati stanziati 100 milioni di euro per il 2015; altri 30 milioni per il 2014 sono già nella casse di Autovie Venete.

Diciotto chilometri e mezzo è la lunghezza del tratto interessato, che comprende anche il nuovo ponte sul fiume Piave, l’opera più impegnativa fra quelle realizzate, come ha potuto constatare la presidente della Regione Fvg e Commissario per l’emergenza in A4 Debora Serracchiani durante il sopralluogo.

"Quello della terza corsia è un cantiere che, nonostante tutte le difficoltà, siamo riusciti a tenere sempre in vita - ha detto la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia - attraverso la ricerca di risorse, a cui ci siamo dedicati fin dal primo giorno in cui abbiamo continuato l'opera ereditandola dalla precedente Amministrazione".

"Proprio in queste ore - ha ricordato ancora Debora Serracchiani - la terza corsia dell'A4 ha ottenuto un riconoscimento importante: è al momento inserita nella short list delle opere considerate strategiche per il Paese nello Sblocca Italia".

Le caratteristiche tecniche, lo stato di avanzamento dei lavori e le modalità esecutive dell’intervento del primo lotto sono state illustrate dal Rup (Responsabile Unico del Procedimento) Enrico Razzini, affiancato dal direttore dei lavori Denis Padoani con particolare riguardo al nuovo ponte su fiume Piave, costituito da due viadotti separati, uno per ogni senso di marcia.

Quello in direzione Milano, a 8 campate, è già ultimato, mentre quello in direzione Trieste, in fase di ultimazione, è di 740 metri.  

Le fondazioni del manufatto sono state realizzate utilizzando una tecnica costruttiva particolare, indispensabile per garantire l’allineamento e la verticalità dei pali, otto per ciascuna colonna.

Un lavoro complesso che richiede una perfetta organizzazione di cantiere “così come estremamente complesso – ha ricordato l’assessore Santoro – è lavorare su una autostrada a traffico aperto. Una modalità di intervento che richiede massima attenzione alla sicurezza di chi opera nel cantiere e di chi transita, ma che ha consentito di non interrompere la circolazione su un’arteria come la A4, interconnessa con altri importanti assi autostradali”.  

Complimenti alla professionalità delle maestranze sono arrivati anche dal presidente di Autovie Venete Emilio Terpin che ha elogiato la rapidità dell’esecuzione e la gestione complessiva del cantiere “elementi – ha detto – che permetteranno di completare l’opera, anche in questo caso come già accaduto per la A34, ben prima di quanto previsto”.

 

 

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