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Indagato l'assessore alla Cultura Torrenti in merito ai finanziamenti all'associazione "Spaesati"
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Giovedì, 07 Agosto 2014 22:01
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Gianni Torrenti, assessore regionale alla cultura, è indagato dalla Procura di Trieste per alcuni finanziamenti percepiti dall’associazione “Spaesati”, di cui era presidente nel 2011. L'assessore Torrenti il 7 agosto ha riconsegnato le deleghe alla presidente della Regione, Debora Serracchiani.
"Poiché ritengo che il fatto sia di una sua intrinseca gravità, ho deciso di avocare alla presidenza le deleghe dell'assessore alla Cultura" ha detto la presidente della Regione Fvg Debora Serracchiani appena appresa la notizia dell'indagine a carico dell'assessore alla Cultura della sua Giunta avviata dalla Procura di Trieste.
"Da una prima ricognizione - aggiunge Serracchiani - emerge che non è stato arrecato alcun danno all'amministrazione regionale, e che si tratta di eventi antecedenti all'assunzione della carica". Serracchiani ha anche sottolineato che i fatti sono "venuti alla luce a seguito di verifiche portate a termine proprio dalla Direzione regionale che fa capo all'assessore".
La presidente ha detto di "essere stata tempestivamente informata degli eventi dallo stesso assessore Torrenti, il quale ha posto nelle mie mani il suo mandato non appena ricevuto l'avviso". Secondo Serracchiani "a prescindere da ogni altra successiva valutazione e decisione, è apprezzabile che Torrenti, ricoprendo una carica pubblica, abbia scelto di compiere volontariamente un atto di trasparenza".
"Sono pienamente consapevole della regolarità del mio operato all’interno dell’Associazione da me presieduta - ha detto Torrenti - e confido di poter chiarire presto ogni profilo dell'operazione contestata nel corso dell’audizione che è stata richiesta dalla Procura".
Immediata la reazione del Movimento 5 Stelle: la portavoce e consigliera regionale Eleonora Frattolin ha scritto in una nota che "non si capisce poi quale sia la posizione della Serracchiani. Pare quasi che abbia solo “sospeso” il suo assessore, avocando a sé le deleghe, come se non ne avesse già abbastanza! Non possiamo credere che non abbia accettato le dimissioni. Lei che, a parole, non voleva indagati nelle liste elettorali, ora finisce per tenersi un indagato in giunta. È inaccettabile - attacca - che venga creata una nuova figura politica: “l’assessore in panchina” con i soldi dei cittadini!".
"Come consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle al momento non esprimiamo invece alcun giudizio su quanto sta trapelando in merito all’ex tesoriere del Partito democratico, diventato assessore alla Cultura poco più di un anno fa, dopo aver mancato l’elezione in Consiglio regionale. Come si dice in questi casi? - conclude Frattolin - lasciamo che la magistratura faccia serenamente il suo lavoro".