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Aumento preoccupante della delinquenza in Friuli Venezia Giulia. La Regione finanzia la sicurezza
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Mercoledì, 24 Settembre 2014 10:38
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Delinquenza aumentata quasi del 10% in Friuli Venezia Giulia nell'ultimo anno. È quanto emerge dalla relazione presentata in quinta commissione del Consiglio regionale, dove martedì 23 settembre la votazione ha dato parere favorevole alla delibera della Giunta che contiene il programma di finanziamento in materia di politiche di sicurezza per l'anno 2014.
A favore si sono espressi Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà e Cittadini, contrari Movimento 5 Stelle e Forza Italia.
Dalla relazione della Giunta emerge che i delitti in regione nel 2013 sono stati 46.179; l'anno prima erano stati 42.163. L'aumento si conferma anche a livello provinciale, anche se i dati per il raffronto sono disponibili solo per Udine e Trieste.
L'aumento più forte è riferito ai furti, che su base regionale rappresentano il 49.8% del totale: e se in provincia di Trieste sono il 43.5% del totale, in quella di Udine tale rapporto si attesta al 57.5%.
Nella tipologia "furti" si è passati da 21.848 del 2012 a 23.030 del 2013. In particolare, i furti con destrezza erano 2.224 nel 2012 e sono diventati 2.649 del 2013; quelli in abitazione - 4.246 nel 2012; 4.786 nel 2013 - con un aumento del 16.1% e dell'11.3%; i furti in esercizi commerciali sono saliti da 2.109 a 2.187 e quelli su auto in sosta da 1.934 a 2.152, sempre nel raffronto 2012-2013.
In aumento anche le rapine (252 nel 2013 contro le 211 del 2012) e i delitti in materia di stupefacenti (513 nel 2013, 392 l'anno prima), sono in leggero calo le violenze sessuali (90 contro 94) e i danneggiamenti (4.389 contro i 4.893 dell'anno prima).
Infine, le frodi e le truffe informatiche hanno avuto un'impennata in provincia di Trieste, da 577 del 2012 a 1.012 del 2013, aumento più contenuto a Udine, da 834 a 873.
La relazione tocca immigrazione clandestina, reati riconducibili a cittadini stranieri, senza trascurare i gruppi organizzati su base etnica e le organizzazioni transnazionali.
La situazione della sicurezza in FVG, pur non evidenziando situazioni di gravità paragonabili ad altre realtà nazionali, impone la necessità di sviluppare politiche di sicurezza mirate e idonee a prevenire, contrastare, ma anche a reprimere le fattispecie delittuose più ricorrenti, quali truffe, furti e reati di natura predatoria commessi a danno di anziani.
La Regione, secondo l'assessore di riferimento Paolo Panontin "per garantire maggiori condizioni di sicurezza e promuovere la cultura della legalità, continuerà ad attuare progettualità mirate che favoriscano sinergie operative e collaborazione tra Forze dell'ordine e polizia locale, il controllo di aree territoriali con particolari criticità, l'impiego di strumenti e tecnologie avanzate per il controllo del territorio, lo sviluppo di azioni per rassicurare la comunità civica rivolte specialmente alle fasce più deboli".
I progetti che risponderanno a queste esigenze verranno attuati mediante convenzioni tra Regione, Prefetture territoriali ed enti locali grazie a uno stanziamento della Regione FVG di un milione di euro, con l'intenzione di destinare almeno i due terzi agli enti locali.