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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

La Fincantieri acquista il 50,75% di Stx Osv, multinazionale delle costruzioni navali speciali

La Fincantieri di Trieste acquista un'importante quota di Stx Osv, multinazionale delle costruzioni

Trieste - La Fincantieri ha firmato il 21 dicembre un accordo per l'acquisizione, da Stx Europe, del 50,75% di Stx Osv, società multinazionale con sede in Norvegia, quotata alla Borsa di Singapore, leader a livello mondiale nel settore delle costruzioni navali speciali.

Stx Osv si occupa di design navale, di impianti elettrici e tubazioni, di costruzione navale soprattutto nell'ambito dei mezzi di supporto alle attività di estrazione e produzione di petrolio e gas naturale (Offshore Support Vessel).

Con 21 cantieri in 3 diversi continenti, quasi 20.000 dipendenti e ricavi per 4 miliardi di euro, il Gruppo Fincantieri raddoppia così le sue dimensioni.
 
Con questa acquisizione Fincantieri diventa uno dei primi cinque costruttori navali di riferimento su scala mondiale e unico produttore occidentale, anche per diversificazione, in grado di confrontarsi con i giganti asiatici.

Rispetto ai primi quattro produttori, tutti coreani, il Gruppo Fincantieri si caratterizza per una posizione di leadership in tutti i settori navali ad alto contenuto di tecnologia, arricchendo il proprio portafoglio prodotti attraverso l'ingresso nel settore dell'offshore oil&gas.

I termini dell'accordo sono stati approvati dai Consigli di amministrazione di Fincantieri e di Stx Europe. L'operazione prevede che Fincantieri, attraverso la propria società controllata Fincantieri Oil & Gas S.p.A., acquisisca il 50,75% di Stx Osv.

Il valore totale dell'operazione, includendo sia l'acquisizione del 50,75% che l'offerta pubblica di acquisto obbligatoria, sarà pari a circa 900 milioni di euro e verrà finanziato prevalentemente tramite l'utilizzo di risorse interne di Fincantieri e facendo ricorso ad un finanziamento bancario concesso da un gruppo di istituti di credito composto da Banca Imi, Bnp Paribas (filiale italiana), Carige e Unicredit.

L'operazione di finanziamento vedrà inoltre la partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti nel ruolo di finanziatore garantita da Sace.

Stx Osv conta circa 9.200 dipendenti e 10 cantieri in tutto il mondo (5 in Norvegia, 2 in Romania, 1 in Vietnam e 1 in Brasile e un altro in corso di costruzione nello stesso Paese). Nell'ultimo triennio ha generato mediamente ricavi pari a circa 1,6 miliardi di euro, Ebidta per circa 190 milioni di euro e al terzo trimestre 2012 vantava un carico di lavoro pari a 2,1 miliardi di euro.

"Da oggi comincia una nuova era per Fincantieri". Ha dichiarato l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, per il quale "l'acquisizione di Stx Osv migliorerà ulteriormente la nostra posizione di competitor internazionale di primo livello e rafforzera' l'impegno del Gruppo nel perseguire una strategia di sviluppo e diversificazione per mantenere la competitivita' nel lungo periodo, permettendo di generare importanti ricadute positive sui nostri asset italiani".

"Sono certo che questo sia il percorso giusto per ottimizzare la nostra posizione di leadership globale nella cantieristica ad alto valore aggiunto e per affermarci come campioni del mondo occidentale", ha aggiunto Bono sottolineando che "è motivo di orgoglio per tutti i dipendenti e collaboratori di Fincantieri che una delle più antiche e nobili industrie nella storia sia un fattore strategico di sviluppo per l'Italia e crediamo anche motivo di fiducia nella capacità della nostra economia di guardare con più ottimismo al futuro".

Tecnicamente, l'operazione prevede che Fincantieri, attraverso la propria società controllata Fincantieri Oil & Gas Spa, acquisisca il 50,75% di STX OSV ad un prezzo di SGD (Dollari di Singapore) 1,22 per azione, pari ad un controvalore di circa 455 milioni di euro (circa 730 milioni di Dollari di Singapore).

Il prezzo di offerta corrisponde ad uno sconto del 12,9% e del 17,5% rispetto al prezzo di chiusura al 20 dicembre pari a SGD 1,40 per azione e alla media ponderata degli ultimi 3 mesi pari a SGD 1,48 per azione.

La chiusura dell'acquisizione avverrà entro il primo quadrimestre 2013 al verificarsi di alcune condizioni sospensive. Solo allora, Fincantieri Oil & Gas S.p.A. promuoverà, in linea con i termini previsti dal regolamento della Borsa di Singapore, un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle rimanenti azioni.

Distribuzione del gas a Nord Est, nasce il maxi gruppo costituito da Acegas, Italgas e Isontina Reti

Distribuzione del gas a Nord Est, nasce il maxi gruppo costituito da Acegas, Italgas e Isontina Reti

Trieste - AcegasAps e Italgas hanno firmato l'11 dicembre un accordo per la costituzione di una partnership per la gestione delle attività di distribuzione di gas naturale nelle provincie di Padova, Pordenone, Trieste e Gorizia.

AcegasAps e Italgas acquisteranno rispettivamente il 20% e il 50% del capitale sociale di Isontina Reti Gas, in modo da averne ciascuna il 50% (Acegas-Aps già oggi ne detiene il 30%).

Isontina Reti Gas, con capitale investito pari a 48 milioni di euro, è attiva nella distribuzione del gas a Gorizia e in gran parte della provincia con circa 60 mila utenze servite.

Isontina Reti Gas farà da riferimento per tutta l'area e ad essa saranno conferite le concessioni. Per effetto dei conferimenti sarà ridefinita la compagine azionaria (AcegasAps al 51%, Italgas al 49%); successivamente saranno definiti ragione sociale e marchio ispirati all'area geografica di attività.

AcegasAps conferirà le concessioni di 13 comuni in provincia di Trieste e Padova, tra cui i due capoluoghi, per circa 270 mila utenze complessivamente servite, mezzi e beni strumentali all'attività. Italgas conferirà il ramo d'azienda comprendente gli impianti e le concessioni di 42 comuni in provincia di Trieste, Pordenone e Padova, per circa 145 mila utenze. Italgas fornirà inoltre i servizi operativi.

Le operazioni di conferimento dovrebbero essere concluse entro il primo trimestre 2013.
Il perfezionamento dell'operazione è subordinato all'ottenimento dell'autorizzazione dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e alla conclusione di accordi di finanziamento per la copertura delle passività finanziarie.

La nuova realtà industriale rappresenterà il 7° operatore in Italia per numero di utenze servite.
"L'operazione – ha dichiarato alla stampa Massimo Paniccia, Presidente di AcegasAps - conferma il dinamismo del nostro Gruppo e rappresenta un'importante opportunità di sviluppo e consolidamento delle attività di distribuzione gas nel Nord-Est del Paese, costituendo la base per ulteriori sviluppi strategici nel settore".

Riuscirà South Stream, gasdotto di 2500 km, ad arrivare dal mar Nero a Fusine nel 2015?

Riuscirà South Stream, gasdotto di 2500 km, ad arrivare a Fusine nel 2015?

Udine  - L'ambasciata italiana a Mosca rende noto in un comunicato che il 7 dicembre si è svolta, nelle vicinanze della città di Anapa sul Mar Nero, la cerimonia di inaugurazione dei lavori del tratto russo del progetto di gasdotto “South Stream”, che dovrebbe estendersi lungo 2500 chilometri - di cui oltre 900 offshore - fino a giungere in territorio italiano entrando dalla Slovenia a Fusine per poi giungere a Sud di Tarvisio.

Alla cerimonia hanno preso parte il Presidente Putin, il Ministro russo dell’Energia, i vertici di Gazprom insieme agli Amministratori Delegati delle compagnie coinvolte nella costruzione dei diversi tratti del gasdotto, tra cui l’amministratore delegato dell’ENI Paolo Scaroni, i vertici di Basf Kurt Bock, di Edf Henri Proglio ed i rappresentanti governativi dei Paesi maggiormente interessati dal progetto, tra i quali Bulgaria, Francia, Germania, Serbia, Slovenia, Turchia e Ungheria. L’Italia è stata rappresentata dall’Ambasciatore Antonio Zanardi Landi, che tra l'altro è originario di Polcenigo (Ud).

Al termine della cerimonia, nell'apporre la propria firma ricordo sui tubi, l'Ambasciatore italiano ha confermato che il nuovo gasdotto avrà una portata di 63 miliardi di metri cubi all'anno di gas naturale: "Un approdo del gasdotto in territorio italiano, a Sud di Tarvisio – ha dichiarato l'ambasciatore al quotidiano Russia Oggi - non può che sottolineare il nostro interesse per il progetto, anche nell’ottica dell’obiettivo strategico di diventare il principale Hub sud-europeo di metano".  

Il primo gas dovrebbe arrivare a fine 2015, anche se il mega gasdotto vede davanti a sé diversi ostacoli. Due passaggi ancora attendono South Stream: la definizione della costruzione finanziaria del progetto e l'accordo della Ue, che insiste sulla liberalizzazione del mercato.

Secondo Paolo Scaroni però l'Unione europea dovrebbe concedere l'esenzione sull'obbligo di accesso di terze parti al gasdotto, almeno per qualche anno, in modo da dare ai partner la possibilità di rientrare sugli investimenti. "Non vedo le ragioni perché la Ue non debba approvare condizioni di sicurezza per gli approvvigionamenti in Europa" ha osservato ancora l'amministratore di ENI.

Un'interrogazione al Governatore Tondo in merito al gasdotto, presentata dal consigliere regionale Franco Baritussio, ancora non ha avuto risposta.

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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