Economia
Finest e Agenzia ICE: sinergie per l'internazionalizzazione. Un incentivo alle esportazioni
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- Pubblicato Giovedì, 17 Gennaio 2013 18:00
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Pordenone - E' stato siglato oggi, 17 gennaio, a Pordenone l'accordo di collaborazione tra Finest spa - finanziaria del Nordest per la cooperazione economica con i Paesi dell’Europa centrorientale, i Balcani, la Russia, la comunità degli Stati indipendenti e Baltico - e l’ICE -Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Protagonisti della firma il presidente di Finest Renato Pujatti e il presidente dell’Agenzia ICE Riccardo Maria Monti.
La firma dell’accordo suggella quella che, nei fatti, è una collaborazione intensa e produttiva che i due enti hanno attivato da tempo e che, da oggi, viene normata e formalizzata con un atto finalizzato a incrementare e potenziare gli strumenti e le sinergie per affiancare le aziende nel loro percorso di internazionalizzazione all’estero.
“Finest e l’Agenzia ICE, - spiega il presidente della finanziaria Renato Pujatti - condividono il medesimo DNA internazionale e possono contare su punti di forza e specializzazioni in taluni campi complementari. L’Agenzia ICE dispone di una vasta rete di unità operative all’estero – presente nella maggior parte dei Paesi di competenza Finest - che ha sviluppato contatti istituzionali decisivi per l’avvio e lo sviluppo di un business nei diversi mercati, ed è in grado di offrire un’ampia gamma di studi e attività di promozione. Finest, dal canto suo, può fornire alle aziende un pacchetto evoluto di servizi finanziari innovativi e vantaggiosi, offrendosi quale partner dell’azienda e quindi condividendone il rischio imprenditoriale e il business plan, e mettendo a patrimonio comune dell’impresa, oltre che il sostegno economico, anche tutto il suo know how sviluppato all’estero”.
“Finest e l’Agenzia ICE assieme, - prosegue il presidente Pujatti – possono sostenere l’azienda italiana a partire dalla formulazione dell’idea imprenditoriale fino alla pianificazione, start up, implementazione e crescita della sua presenza all’estero. Lavorando in sinergia, anche in loco per il tramite delle unità estere dell’Agenzia ICE e dei punti di rappresentanza che Finest ha avviato o gestisce all’estero, tra cui Russia, Serbia, Moldova, Slovacchia e a breve Albania, Armenia e Bielorussia, i due enti di fatto aumentano le proprie presenze estere e saranno in grado di offrire all’imprenditore un panorama di servizi e strumenti che si completa a vicenda. Un passaggio che riteniamo doveroso in un periodo storico che richiede efficienza e riduzione dei costi operativi a favore di maggiori investimenti per il nostro sistema imprenditoriale”.
“Nell'ambito per processo di coordinamento e di messa a sistema di tutti gli attori dell'Internazionalizzazione l’Agenzia ICE e Finest – sottolinea il presidente dell’Agenzia ICE Riccardo Monti –si impegnano a sviluppare interventi strategici integrati e sostenere con ancora più decisione le imprese del Nord Est italiano, imprese che sovente sono da traino per l’intera economia del Paese. Cio’ avverrà attraverso iniziative di promozione ma anche avvalendosi di servizi di assistenza operativa e consulenza, ed utilizzando la leva della formazione quale strumento di promozione indiretta.”
“Inoltre – prosegue il presidente Riccardo Monti – l’accordo sarà un incentivo non solo per le esportazioni e gli investimenti all’estero ma anche per potenziare l’attrazione degli investimenti esteri. Tale aspetto, pur non rientrando espressamente nell’ambito dell’accordo attuale potrebbe costituire oggetto di un successivo ampliamento del perimetro di collaborazione tra Agenzia ICE e Finest”.
Quattro le aree di intervento su cui si svilupperà l'attività congiunta: Russia, Turchia, Asia Centrale e Nord Africa. I settori di attività a maggiore investimento saranno quelli di infrastrutture e trasporti, edilizia, formazione, finanza e business opportunities per le imprese.
Atap, no ai licenziamenti e stretta anti-trasgressori
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- Pubblicato Mercoledì, 16 Gennaio 2013 10:38
- Scritto da redazione fvgnotizie
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Pordenone - Tagli al trasporto pubblico, giorni di intense trattative. Risolta con un accordo di massima la contrattazione regionale, ora l'attenzione si sposta nelle singole province, in cui si stabilirannno nel concreto gli accorgimenti da operare. A Pordenone si è svolto oggi un primo vertice tra Provincia, ente competente in materia, Atap e sindacati. Presenti, tra gli altri, l'assessore ai Trasporti, Antonio Consorti, il presidente dell'Atap, Mauro Vagaggini, con i due "nuovi" direttori della spa pordenonese, Andrea Crovato e Luca Piasentier, Dino Marcuzzi (Faisa-Cisal), Giuliano Romanet (Fit-Cisl) e il neo segretario provinciale della Filt-Cgil, Claudio Petovello. Le parti si rivedranno domani nella sede dell'Atap.
MENO CHILOMETRI. Rassicurando i rappresentanti sindacali e ribadendo un'intenzione già più volte manifestata, Vagaggini ha dichiarato che sarà salvaguardato l'attuale organico dell'Atap: "Meno chilometri - ha commentato il presidente dell'Atap - ma nessun licenziamento". Sono circa 850 mila euro i tagli stabiliti dalla Finanziaria regionale che si dovranno colmare. Quali e quanti sacrifici comporteranno? Nell'occasione è stata confermata l'intenzione di operare una riduzione delle corse, sia urbane che extraurbane, per complessivi 300 mila chilometri. "La Provincia e l'Atap - ha continuato Vagaggini - stanno studiando in queste ore dover poter intervenire. Ma entrambe hanno assicurato ai sindacati che non saranno toccati i servizi attualmente offerti nelle ore di punta, garantendo così, in primis, studenti e pendolari".
STRETTA ANTI-TRASGRESSORI. Tra le vie per recuperare utili risorse in questo momento di maggiore ristrettezza, l'Atap ha scelto anche di rafforzare la morsa anti trasgressori. Così Vagaggini, che nei giorni scorsi aveva dichiarato "guerra" ai bulli, facendosi pure abilitare come controllore, ora punta il mirino sui "portoghesi": "Nei prossimi mesi - ha rivelato il presidente dell'Atap - intendiamo dare ulteriore impulso alla lotta contro coloro che viaggiano senza biglietto. In diminuzione nel 2012 rispetto al 2011, ma in ogni caso oltre la soglia dei tre mila utenti all'anno. Anche attraverso questi incassi, sulla carta residuali, potremo garantire l'attuale livello occupazionale". In cantiere, più controlli e una campagna di sensibilizzazione.
NUMERI.Nel 2012 l'Atap ha emesso 3.374 verbali , di cui 1.889 nel servizio extrurbano (55,9 per cento) e 1.355 nell'urbano (40,16), ma di questi soltanto il 46,5 per cento, ovvero 1572, sono stati al momento saldati, con un incasso di poco superiore ai 50 mila euro. Dati in leggera diminuzione, ma sostanzialmente in linea con il 2011, quando i verbali erano stati 3.607 (nel 2012, dunque, si è registrato un calo del 6,45 per cento), di cui 2.279 nell'extraurbano e 1.216 nell'urbano: 1.898 quelli regolatizzati, per un ammontare di circa 60 mila euro.
Fondi UE per i programmi Italia-Croazia, il FVG è fuori. Serracchiani: giunta Tondo in ritardo
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- Pubblicato Martedì, 15 Gennaio 2013 11:39
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Trieste - “Il Friuli Venezia Giulia è fuori dalla lista delle zone di cooperazione eleggibili nel nuovo programma Croazia-Italia”. Lo comunica in una nota l’europarlamentare Debora Serracchiani, che è candidata alla presidenza della Regione.
“Come atteso, la Commissione europea proporrà un nuovo Programma di cooperazione transfrontaliera interna Croazia-Italia – spiega Serracchiani - in quanto la Croazia sarà partner Ue a pieno titolo. Nella proposta stilata dalla Commissione europea, relativa ai Programmi di cooperazione territoriale europea 2014-2020 e diretta allo Stato e alle Regioni italiane, l’elenco delle aree italiane che potranno usufruire dei Fondi europei di sviluppo regionale comprende Venezia, Padova, Rovigo, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno, Teramo, Pescara, Chieti, Campobasso, Foggia, Barletta-Andria-Trani e Bari. Dunque, se nulla cambierà, nessun territorio del Fvg sarà compreso tra le aree che potranno beneficiare dei fondi che saranno stanziati dall’Europa”.
Rendendo noto di aver presentato un’interrogazione prioritaria alla Commissione in cui evidenzia che “il rapporto tra la regione autonoma Friuli Venezia Giulia e la Croazia è contrassegnato da profonde radici storiche, dalla sottoscrizione di protocolli di collaborazione con le regioni croate Litoraneo Montana e istriana, da incontri di vertice, e da progettualità nei campi più diversi, fino alle iniziative che, dalla costituzione della Comunità Alpe Adria nel 1978, hanno portato all’Euroregione”, Serracchiani chiede che “questa lacuna del Programma Italia-Croazia sia risarcita nel corso delle prossime negoziazioni”.
Per Serracchiani “quella del Friuli Venezia Giulia è un’esclusione palesemente assurda che dovrà essere assolutamente riparata nei successivi negoziati del Governo con la Commissione".
La candidata del Pd, concludendo la nota, accusa la Giunta in carica di non essersi mobilitata adeguatamente: "In ogni caso - scrive Serracchiani - si dimostra ancora il ritardo con cui la Giunta Tondo ha affrontato le questioni della politica europea d’interesse regionale: mentre noi veniamo tagliati fuori, il Veneto ha già da un mese approvato una delibera di Giunta con cui – ha concluso - si candida ad essere Autorità di Gestione del prossimo programma Italia-Croazia 2014-2020”.
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