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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Giornate decisive per il gruppo Generali di Trieste dopo il nuovo piano industriale

Giornate decisive per il gruppo Generali di Trieste dopo il nuovo piano industriale

Trieste - Mentre la borsa di Milano apre in rialzo la mattina di lunedì 14 gennaio, il titolo delle Generali non entusiasma piazza Affari dopo la presentazione del nuovo piano industriale.

L'amministratore delegato Mario Greco è presente all'Investor Day di Londra, dove sta illustrando alla comunità finanziaria le strategie del gruppo, che prevedono un risultato operativo al 2015 superiore ai 5 miliardi e un taglio dei costi per 600 milioni di euro.

Tre i punti del nuovo corso del gruppo assicurativo triestino: ristabilire il "focus" sul settore assicurativo, l'aumento del peso del ramo danni, che dovrebbe portarsi dal 30 al 50 per cento del totale, ed ilripristino di "una solida posizione patrimoniale e di cash flow, con approccio disciplinato negli investimenti". Ha detto Greco, che ha aggiunto: "Nel corso del piano non intendiamo ridurre i dividendi». Generali inoltre "non prevede significative riduzioni del personale in alcuna parte del mondo". La compagnia ha 83 mila dipendenti nel mondo, 13 mila dei quali sono in Italia.

Mario Greco alla viglia della partenza per Londra ha detto che "L'obiettivo della strategia è di trasformare Generali in un gruppo globale in grado di competere sui mercati internazionali, offrendo ai clienti i migliori prodotti e servizi. Avremo una più solida e stabile posizione patrimoniale e un più elevato ritorno per gli azionisti. Con il nuovo management team internazionale appena completato realizzeremo una rivoluzione basata su disciplina, semplicità e focus".

Crolla il mercato dell'auto in FVG: peggio della media nazionale. Confcommercio chiede nuovi incentivi

Crolla il mercato dell'auto in FVG: peggio della media nazionale. Confcommercio chiede nuovi incenti

Udine - Un altro anno nero per il settore auto in Friuli Venezia Giulia. Ma se il calo del 2011 si era attestato attorno al -8%, nel 2012 le percentuali sono realmente da depressione: -26,2% in regione, -24% in provincia di Udine. Si contano infatti circa 9mila immatricolazioni venute meno sul territorio regionale e oltre 3.700 su quello provinciale.

Molto significativi i numeri già evidenziati a novembre ma, stando al complesso delle cifre rese note venerdì 11 gennaio da Confcommercio, il mese di dicembre ha visto Udine attestarsi rispetto allo stesso mese del 2011 al -30,1%, mentre in Italia (da evidenziare in particolare il calo del segmento E, superiori, pari al 31,6%) lo scorso mese si è toccato il -22,5% e in Friuli Venezia il -31,9%.

"In controtendenza con il mercato italiano – fa sapere inoltre il capogruppo Auto Moto e Ricambi di Confcommercio provinciale di Udine e regionale Giorgio Sina –, il mercato del Friuli Venezia Giulia accusa una flessione più accentuata negli ultimi mesi. Dicembre si è rivelato il mese peggiore in assoluto con cali evidenti rispetto al 2011. Una situazione di grande preoccupazione per un settore che occupa in provincia di Udine oltre 4mila persone e circa il doppio in regione".

Unica nota positiva sono i benefici di un processo, quello dell’innovazione del parco circolante, che è stato messo in atto grazie al pressing di Confcommercio e alla conseguente introduzione in Regione della misura degli incentivi.

"L’operazione – spiega Sina – ha incrementato il percorso virtuoso nel miglioramento della qualità l’aria, nella riduzione dei costi di esercizio delle vetture (-15% tra manutenzione e consumi), nel contenimento del tasso di mortalità per sinistri stradali (stimato il -40% in dieci anni)".

Quella degli incentivi da rinnovare, conclude Sina, "è una richiesta che rinnoviamo alla Regione. Se nell’occasione precedente erano previsti 1.000 euro di sostegno all’acquisto dell’auto, si potrebbe ora pure prevedere un intervento di 7-800 euro".

Ecco alcuni dati:

Italia 2012
Immatricolazioni: 1.410.824 (-348.563 rispetto al 2011, -19,8%)

Friuli Venezia Giulia 2012
Immatricolazioni: 25.538 (-9.060 rispetto al 2011, -26,2%)

Così le province: a Udine calo del 23,9%; a Trieste del 27,5%; a Pordenone -24,7%; a Gorizia -37%

Il Friuli Venezia Giulia si pone ai primi posti per velocità dei pagamenti della Pubblica Amministrazione

Il Friuli Venezia Giulia si pone ai primi posti per velocità dei pagamenti della Pubblica Amministra

Fvg - Il Friuli Venezia Giulia è più virtuoso di altre Regioni italiane nei pagamenti alle imprese da parte della Pubblica amministrazione: la media è di 87 giorni di attesa, contro i 193 giorni della media italiana. Inoltre tra maggio e novembre 2012 il ritardo con cui gli Enti pubblici (Amministrazione centrale, Regioni e Province) saldano le fatture alle imprese è
aumentato di 54 giorni.

Lo comunica la Confartigianato in un rapporto pubblicato il 7 gennaio. Il Friuli Venezia Giulia è primo nella classifica dei pagamenti del Sistema Sanitario alle imprese: 87 giorni, ancora migliore del Trentino Alto Adige (96 giorni) e del Veneto (249). Una “tempistica record” se paragonata alle Asl del Mezzogiorno, con 425 giorni. La Calabria è in fondo alla lista, con ben 793 giorni.

Il Presidente di Confartigianato Fvg, Graziano Tilatti, nel commentare positivamente i dati dello studio, ha sottolineato l’importanza della nuova legge in vigore dal 1 gennaio 2013 che fissa a 30 giorni il termine ordinario per regolare i pagamenti tra gli enti pubblici e le imprese private.

"La nuova legge sui tempi di pagamento - ha detto Tilatti - è un passo avanti per ristabilire etica e correttezza nei rapporti economici tra imprese e pubblica amministrazione, tra imprese committenti e imprese subfornitrici. Quello dei ritardi di pagamento è uno dei problemi più gravi che stanno all’origine della mancanza di liquidità degli imprenditori e che addirittura, in questi tempi di credito scarsissimo, porta anche alla chiusura molte aziende".

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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