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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Comitato portuale: i traffici del porto di Trieste sono incompatibili con il rigassificatore

Comitato portuale: i traffici del porto di Trieste sono incompatibili con il rigassificatore.

Trieste - Nel Porto di Trieste sono stati 411.247 i container movimentati nel 2012 con un +4,6% sul 2011 e un aumento che supera il raddoppio rispetto ai 201.290 del 2005.

Con questa comunicazione del presidente Marina Monassi è iniziato nella mattina del 10 gennaio un Comitato Portuale particolarmente importante, in cui i traffici navali, le movimentazioni delle merci e dei passeggeri in continua crescita e con un esponenziale sviluppo previsionale, sono stati alla base dell'adozione della deliberazione sul Terminale di rigassificazione di gas naturale liquido localizzato nel Porto di Trieste, località Zaule, della società Gas Natural.

Il Comitato Portuale ha approvato con 14 sì (tra i quali quelli di Provincia, Comuni di Trieste e Muggia, Camera di Commercio, Spedizionieri, Autotrasportatori, Terminalisti, rappresentanti dei lavoratori delle Imprese portuali e il rappresentante del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Opere marittime per il Fvg), due astenuti e un voto contratrio la delibera che adotta le osservazioni contenute nello studio "Porto di Trieste - Compatibilità della domanda di trasporto al 2020" del dicembre 2012.

La delibera dà mandato al presidente dell'Autorità portuale di esprimere parere non favorevole al progetto alla conferenza dei servizi al Ministero Sviluppo economico e ulteriori sedi competenti. Le integrazioni per la riapertura della procedura di Via (Verifica di impatto ambientale) sono state inviate sempre nella giornata del 10 gennaio al ministero dell'Ambiente.

Le Generali di Trieste si assicurano i mercati dell'Europa dell’Est con importanti acquisizioni

Il gruppo Generali di Trieste si assicura i mercati dell'Europa dell’Est con importanti acquisti

Trieste - Le Assicurazioni Generali consolidano la loro presenza nei mercati dell'Est attraverso importanti acquisizioni. La compagnia di Trieste ha acquistato il controllo di Generali Ppf Holding (Gph) ed il 38% della società russa Ingosstrakh. Lo ha annunciato il gruppo Generali l'8 gennaio in una nota.

L'operazione avverrà attraverso uno scambio di titoli con il quale le Generali mettono in portafoglio anche il pacchetto finora detenuto da Ppf attraverso la holding Beta nella compagnia assicurativa russa. Il gruppo triestino acquisirà per 2,5 miliardi di euro dal gruppo di Petr Kellner il 49% della joint venture Generali Ppf Holding (Gph), di cui le Assicurazioni già detengono il 51%, assumendone così il pieno controllo.

Al tempo stesso le Generali cedono a Ppf per 80 milioni le attività assicurative per il credito al consumo in Russia, Ucraina, Bielorussia e Kazakistan. Il gruppo Generali ha deciso infatti di prendere il controllo totale di Gph, la joint venture creata nel 2007 con il gruppo finanziario ceko Ppf.

Per raggiungere l’obiettivo Generali acquisirà il 49% che deteneva in Gph per un ammontare complessivo di 2,5 miliardi di euro. Un’operazione in due fasi che dovrebbe concludersi entro la fine del 2014 e sarà finanziata da una recente emissione di obbligazioni.

Gph è uno dei principali gruppi assicurativi nell’Europa centrale e in quelli dell’Est con 14 milioni di clienti in 14 paesi. È una delle filiali più redditizie del gruppo: nel terzo trimestre del 2012 Gph ha fatto registrare una crescita dei premi del 5%.

In seguito alla notizia il titolo delle Generali ha guadagnato lo 0,8% alla borsa di Milano.

Lavoro: diminuiscono le ore di Cassa integrazione in Friuli Venezia Giulia

Lavoro: diminuiscono le ore di Cassa integrazione in Friuli Venezia Giulia

Trieste - Migliora la situazione del lavoro nella nostra Regione. La cassa integrazione in Friuli Venezia Giulia nel mese di dicembre ha visto una diminuzione complessiva rispetto al mese precedente del 34%. Nel dettaglio: 54% in meno per l'ordinaria, -13% per quella straordinaria e -81% per quella in deroga.

Per quel che riguarda il confronto con dicembre 2011, si segnala un calo per l'ordinaria e la deroga rispettivamente del 21% e del 14%, mentre aumenta la straordinaria del 17%. Nel mese di dicembre si registra una diminuzione di 995.003 ore rispetto a novembre 2012  e un lieve aumento di 161.246 rispetto a dicembre 2011.

"Dopo il picco di novembre - osserva l'assessore regionale al Lavoro, Angela Brandi - registriamo ora un sensibile calo della cassa integrazione, mentre il confronto con il dato del 2011 ci conferma le difficoltà dell'anno appena trascorso".

Su base provinciale Trieste (-78,9%), Gorizia (-47,4%) e Udine (-28,8%) segnalano tutte una diminuzione della cassa integrazione rispetto a novembre, mentre Pordenone, in controtendenza, registra un aumento del 235%. I dati di dicembre consentono di avere un quadro definitivo del 2012 nel quale complessivamente la cassa integrazione è aumentata del 10,8% rispetto al 2011, raggiungendo un totale di 24 milioni di ore.

"A questo proposito nessuna sorpresa - ha detto l'assessore Brandi -, nel senso che i 24 milioni di ore erano una cifra ormai più che prevedibile. Si tratta di un dato che ha riflettuto l'acuirsi di una crisi globale che ha prodotto i suoi effetti anche in regione, ma che comunque non ha raggiunto i picchi del 2010 quando si registrarono 26 milioni di ore di cassa integrazione".

Su base provinciale il minor incremento si è verificato in provincia di Udine con l'1,2%, mentre quello più consistente in provincia di Trieste con il 28,6%.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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