Economia
Internazionalizzazione delle imprese del Nordest: convegno Finest
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Martedì, 12 Giugno 2012 17:14
- Scritto da Maurizio Pertegato
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PORDENONE - Crescere all’estero per crescere in Italia: è questo l’obiettivo di due giorni di incontri promossi da Finest, in collaborazione con Sace, per approfondire le opportunità per le aziende italiane nell’apertura a nuovi mercati. Un appuntamento vedrà coinvolto tutto il Nordest, a cominciare dai più importanti rappresentanti delle tre regioni: il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Lorenzo Dellai. Con loro il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, per la prima volta in Friuli a discutere di un tema così importante per le aziende e per l’intero territorio.
“Il Futuro dell’Internazionalizzazione”, in programma tra Udine e Pordenone il 21 e 22 giugno prossimi, è stato presentato questa mattina a Pordenone dal Presidente di Finest Renato Pujatti e dall'Assessore all'Internazionalizzazione della Regione Friuli Elio De Anna.
“In questo periodo difficile – ha sottolineato De Anna– la vocazione all'export, la capacità del nostro tessuto imprenditoriale di trovare strumenti e vie di uscita che non prescindono dall'internazionalizzazione, è ciò che ha salvato i nostri imprenditori da una crisi ancora più profonda. Non vanno però lasciati soli a confrontarsi con il resto del mondo e ad aggredire i mercati, ma vanno supportati attraverso le iniziative della Regione e di organismi come Finest capaci di fare sistema e di accompagnare le aziende. Dobbiamo cambiare prospettiva e pensare a noi stessi non solo come al Nord Est d'Italia ma il Sud Est d'Europa: è al Continente che dobbiamo guardare.”
La necessità di assistenza alle aziende è sottolineata con forza anche dal Presidente Pujatti: “vogliamo che questo sia soprattutto un appuntamento tecnico, che offra alle aziende le risposte concrete di cui hanno bisogno e soprattutto li aiuti a capire le opportunità che hanno a disposizione. In questi due giorni si parlerà di come aprire nuovi mercati ma anche di possibilità di attrarre gli investimenti esteri nel nostro territorio. Ogni azienda troverà oltre ai tecnici capaci di rispondere a ogni esigenza, una sorta di “Internazionalizzazione a Km Zero”: 24 paesi del mondo, quelli a maggiore crescita, a disposizione per una serie di colloqui conoscitivi. Non è facile per le piccole aziende del nostro territorio affrontare l'estero senza esserne fagocitate; Finest ha proprio il ruolo di aiutarli in questa fase delicata ma indispensabile per la crescita.”
L’evento è gratuito ed aperto a tutte le aziende del territorio. L’obiettivo di Finest, la finanziaria che da oltre 20 anni si occupa di assistere le aziende nel loro sviluppo all’estero, è di proporre un confronto serio, concreto e costruttivo. Il mercato chiede alle aziende italiane di crescere all’estero per essere competitive: per farlo gli imprenditori devono identificare le nuove regole di business, le opportunità e i rischi da evitare. L’obiettivo è aiutarle trovare una propria strada verso l’internazionalizzazione, che tenga conto delle loro peculiarità senza snaturarle, per uno sviluppo che porti a una crescita produttiva e occupazionale anche in Italia.
Partner dell'iniziativa Sace, che fornisce gli strumenti assicurativo-finanziari per le imprese che investono all'estero “In questa congiuntura è necessario gestire le opportunità insieme ai rischi di mercati meno noti e clientela nuova - ha dichiarato Simonetta Acri, Direttore della Sede SACE di Venezia - Area Nord Est. - I nostri strumenti assicurativo-finanziari sono un alleato strategico per le imprese: consentono di muoversi in sicurezza in mercati complessi, caratterizzati da elevata volatilità e da rischi sempre più frammentati, migliorando la propria competitività e la propria capitalizzazione. Grazie alla partnership tra SACE e Finest, le imprese potranno accedere a una serie di servizi coordinati e identificare più facilmente le soluzioni più adatte alle proprie esigenze, con una particolare attenzione ai mercati d’importanza fondamentale per il Triveneto, quali i Paesi dell’Est e dell’area CSI”.
Per rispondere alle esigenze delle aziende saranno coinvolti i più importanti enti mondiali, nazionali e regionali a supporto dell’internazionalizzazione, da Sace a Informest all’Istituto per il Commercio Estero. Gli incontri, in modo particolare nella giornata inaugurale che si terrà a Villa Manin a Udine, serviranno a individuare gli scenari macroeconomici, le tendenze sul lungo periodo, gli strumenti istituzionali, diplomatici e finanziari messi in campo per aiutare il tessuto imprenditoriale del Nordest. Una particolare attenzione sarà rivolta alla promozione del Made in Italy all’estero, alle ultime soluzioni informatiche sviluppate dal Ministero dello Sviluppo Economico per assistere le PMI, e al ruolo dell’Unione Europea nell’apertura di nuovi mercati.
Il giorno successivo saranno le aziende stesse a diventare protagoniste. Negli spazi della Fiera di Pordenone potranno entrare nei dettagli dei singoli Paesi attraverso una serie di incontri, anche bilaterali, con i diplomatici commerciali e i consiglieri economici di oltre 20 ambasciate estere in Italia, ovvero le persone che hanno maggiore conoscenza del modello economico estero e dei dettagli amministrativi che favoriscono un certo tipo di sviluppo per le aziende italiane.
La Danieli di Buttrio sospende la decisione sull'investimento in Serbia
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Lunedì, 11 Giugno 2012 12:41
- Scritto da Tiziana Melloni
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Il gruppo Danieli di Buttrio avrebbe deciso di rinviare i programmi di investimento in Serbia per attendere l'evolversi della situazione politica nel Paese, dopo la sconfitta di Boris Tadic e l'elezione del nazionalista moderato Tomislav Nikolic, avvenuta il 20 maggio scorso. "Danieli ha posticipato la decisione fino ad ulteriori informazioni" ha ammesso l'ex presidente Tadic, che si era impegnato per portare l'investimento del gruppo friulano (si parlava di 500 milioni di euro) in Serbia settentrionale, dove sarebbe dovuta sorgere una nuova acciaieria.
Gli investitori stranieri temono infatti una nuova fase di instabilità politica in Serbia. L'ex vice premier Bozidar Djelic ha così commentato sulla stampa serba: "Le attuali circostanze politiche in Serbia hanno indotto gli italiani ad investire in Croazia", ha detto l'ex vicepremier. La Danieli proprio nei giorni scorsi ha acquisito un impianto produttivo in Croazia, come si apprende da fonti di agenzia pubblicate il 10 giugno.
Il Partito progressista serbo (Sns) del neo eletto presidente di centro destra ha assicurato invece che farà di tutto per convincere il gruppo di Buttrio a non rinunciare al progetto: "Abbiamo già contattato l'ambasciata italiana per ribadire che faremo di tutto per portare Danieli in Serbia". Le fonti diplomatiche italiane confermano.
Polemiche dopo la revoca dell'extra sconto sulla benzina
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- Pubblicato Lunedì, 11 Giugno 2012 09:49
- Scritto da Tiziana Melloni
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TRIESTE - "Un errore gravissimo, un atteggiamento sconcertante", così il presidente della Confcommercio del Friuli Venezia Giulia Pio Traini ha definito la decisione della Regione, presa a fine maggio, di revocare l'extra sconto per la benzina in Fvg. "il provvedimento avvia il comparto dei gestori di benzina verso una rapida scomparsa. Nell'attesa di sapere finalmente quante risorse arriveranno da Roma per questa partita, chiediamo a gran voce che si decida una volte per tutte di sostenere un settore strategico per la comunità regionale".
La Giunta regionale, il 31 maggio scorso, aveva siglato il ritorno allo sconto di 21 centesimi, anziché 27.
"Il Governo nazionale - aveva detto il vice presidente Luca Ciriani - non ci ha dato sufficienti risposte e non ha reagito alle nostre richieste; per i prossimi tre mesi dobbiamo assestarci su una fascia di sconto intermedia che ancora una volta pesa sulle casse della Regione". I nuovi livelli di sconto entrati in vigore il primo giugno varranno sino a fine agosto."Abbiamo diritto a maggiore attenzione da parte di un Governo dimostratosi miope e incapace di prendere iniziative tarate sulle necessita del territorio".
Una tegola in più anche per il settore turistico: in Austria e Slovenia, Paesi confinanti, la benzina costa rispettivamente 1,398 (prezzo rilevato a Villach) e 1,427 (Sezana).
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