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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Emilia, Veneto e Fvg lanciano un appello ai turisti dell'Alto Adriatico

Emilia, Veneto e Fvg lanciano un appello ai turisti dell'Alto Adriatico

I Presidenti regionali di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto hanno proposto ieri, 4 giugno, un'iniziativa congiunta a sostegno del turismo. I tre Governatori, dopo il sisma che ha colpito l'Emilia, lanciano un appello ai turisti italiani e stranieri sulla “sicurezza della vacanza e l’immutata qualità del sistema turistico locale, che rappresenta una vera e propria eccellenza italiana”. Il comunicato è stato tradotto in inglese, tedesco, francese e russo ed è stato diffuso a tutti mezzi di comunicazione internazionali a cura della delegazione di Bruxelles della Regione del Veneto.

L’appello congiunto arriva in risposta alle preoccupazioni espresse dagli operatori del settore turistico dell’Alto Adriatico, e condivise dai tre Presidenti di Regione, sulle possibile conseguenze negative del terremoto per la stagione estiva appena cominciata.

“La stagione estiva è ormai iniziata e tutte le località, dall’Emilia Romagna, al Veneto, al Friuli Venezia Giulia, sono come sempre pronte ad accogliere i turisti da ogni parte del mondo” spiega a riguardo Vasco Errani, Presidente dell’Emilia Romagna. “Le nostre coste non sono state coinvolte dai forti eventi sismici dei giorni scorsi e sono ben attrezzate e pronte a ospitare i turisti provenienti dall’Italia e dall’estero” continua Errani, sottolineando la completa funzionalità di tutte le vie di collegamento.

Parole di rassicurazione arrivano anche da Renzo Tondo, Presidente del Fiuli Venezia Giulia, che rimarca come “gli albergatori e tutti gli operatori del settore sono al lavoro con la consueta capacità e professionalità per garantire ai nostri ospiti l’alta qualità turistica a cui sono abituati”.

“Rivolgiamo un appello ai nostri ospiti stranieri – aggiunge a sua volta Luca Zaia, Presidente del Veneto – affinché continuino a visitarci”. “Il turismo è una tra le principali industrie dell’Alto Adriatico" continua Zaia, spiegando come “il modo migliore per aiutare chi oggi soffre è scegliere le nostre località per le proprie vacanze, certi di trovare qui un ambiente sicuro e ospitale come da nostra tradizione”.

Fondi europei, il Fvg impiega al massimo le risorse stanziate

Fondi europei, il Fvg impiega al massimo le risorse stanziate

TRIESTE - Il Friuli Venezia Giulia è una regione che "si è dimostrata virtuosa nell'impiego delle risorse europee. Per quanto riguarda la programmazione Por-Fesr 2007-2013, il Friuli Venezia Giulia ha impiegato finora 94,4 milioni di euro, su un totale di 106,3 milioni, ben al di sopra dell'obiettivo intermedio di 80,7. Ci sono tutte le premesse, dunque, per cogliere il risultato pieno da qui alla fine del programma".
Lo ha reso noto il presidente della Regione, Renzo Tondo, al termine di un incontro con il commissario europeo per la Politica regionale, l'austriaco Johannes Hahn, avvenuto venerdì 1 giugno.

Tondo ha confermato "piena sintonia" tra Friuli Venezia Giulia e Hahn sugli obiettivi strategici delle politiche di coesione, riforma dei meccanismi di erogazione degli aiuti di Stato, prospettive future della cooperazione transfrontaliera.

L'incontro con Hahn si è svolto in occasione del convegno sul tema "Europa nuovo pensiero", promosso dallo stesso commissario per le Politiche regionali con la collaborazione della Regione, svoltosi nel Salone di rappresentanza della sede della Presidenza in piazza Unità d'Italia a Trieste.

All'incontro hanno partecipato anche gli assessori alle Relazioni internazionali e comunitarie Elio De Anna e alle Attività produttive Federica Seganti. Tondo e Hahn hanno concordato innanzitutto sui grandi obiettivi della prossima programmazione 2014-2020 dei finanziamenti comunitari: ricerca e innovazione, Piccole e Medie Imprese, energia. A questi il Friuli Venezia Giulia propone di aggiungere anche il turismo e la cultura.

Generali, Mario Greco è il nuovo amministratore delegato

Generali, Mario Greco è il nuovo amministratore delegato

Mario Greco sostituisce Giovanni Perissinotto alla guida delle Generali. Lo ha deciso il Consiglio di Amministrazione della compagnia il 2 giugno. Perissinotto, in Generali dal 1980 e amministratore delegato dal 2001, è stato sfiduciato da 10 consiglieri, ricevendo il supporto di cinque membri del consiglio su un totale di 16 presenti. Nonostante la sfiducia resterà in consiglio, riferisce una fonte vicina alla situazione.

Sotto accusa una gestione non brillante che si è riflessa nell'andamento del titolo, ma anche, stando alle voci di corridoio, una contiguità imbarazzante con Palladio, la Finanziaria che con la Sator di Matteo Arpe ha messo in campo una proposta per il salvataggio di Fonsai alternativa a quella di Unipol fortemente sponsorizzata da Mediobanca.

La motivazione espressa nella nota ufficiale parla di "esigenza di operare un'iniziativa di discontinuità gestionale". Contro Perissinotto hanno preso posizione Mediobanca, primo azionista della compagnia, e alcuni soci privati a partire da Leonardo Del Vecchio, De Agostini e il gruppo Caltagirone.

Greco, oggi alla guida del ramo "general insurance" di Zurich Insurance Group ma con un curriculum ricco di esperienze anche in Italia, come ad esempio Ras ed Eurizon, sarà anche direttore generale e rompe una tradizione che vuole che i manager delle Generali siano scelti pescando soprattutto tra i dipendenti di lungo corso del gruppo. La cooptazione di Greco avverrà quando sarà risolto il sui rapporto contrattuale con il gruppo Zurich.

In consiglio l'AD uscente, che dopo la riunione si è allontanato dalla sede milanese di Generali a bordo di un'Audi con i vetri oscurati senza rilasciare alcuna dichiarazione, ha avuto l'appoggio di Diego Della Valle, Alessandro Pedersoli, Petr Kellner e probabilmente di uno dei tre consiglieri indipendenti indicati da Assogestioni (Carlo Carraro, Cesare Calari e Paola Sapienza). Perissinotto ha votato per se stesso.

Hanno espresso voto contrario, invece, Vincent Bollorè, che già l'anno scorso aveva criticato duramente Perissinotto per alcune operazioni all'estero come la joint-venture con la ceca Ppf e la partnership con la russa Vtb, Francesco Gaetano Caltagirone, i due consiglieri designati da Mediobanca, Claudio De Conto e Clemente Rebecchini, Lorenzo Pellicioli, Paolo Scaroni, Angelo Miglietta, due tra i tre indipendenti indicati da Assogestioni e il presidente Gabriele Galateri, secondo la ricostruzione di una fonte. L'altro Ceo, Sergio Balbinot, si è astenuto, mentre Reinfried Pohl non ha partecipato alla riunione.

Al termine del consiglio Della Valle ha annunciato che lunedì presenterà le dimissioni. "Non ero d'accordo su ciò che si voleva fare sia nella forma sia nella sostanza", ha dichiarato. "Trovo che si poteva fare tutto molto meglio, preservando meglio l'immagine della società e del nostro paese che in questi momenti ha bisogno di attrarre investitori e non di preoccuparli", ha aggiunto. "Tanti auguri per il lavoro che dovranno fare in futuro", ha poi concluso.

(fonte: Reuters)

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