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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Il Ballet Preljocaj in un balletto di grande incanto e perfezione: Biancaneve

Il Ballet Preljocaj in un balletto di grande incanto e perfezione:  Biancaneve

Trieste - È sufficiente soffermarsi con lo sguardo sulle prime tre righe della locandina per capire che Biancaneve – terzo appuntamento della rassegna Ts Danza 1.0 – è un momento di teatro da non lasciarsi sfuggire.  

Scorriamo infatti immediatamente i nomi di Angelin Preljocaj, geniale coreografo contemporaneo, conteso dalle più prestigiose istituzioni del balletto internazionale, di Jean Paul Gaultier – stilista che non ha necessità di presentazioni e che qui ha creato costumi incredibilmente suggestivi e fantasiosi – e di Gustav Mahler, dal corpus delle cui sinfonie, attraverso un lavoro accuratissimo è stata creata la musica di questo balletto, capace di incantare il pubblico di ogni età e da ogni punto di vista.

Balletto che il pubblico di Trieste e della regione potrà applaudire oggi, mercoledì 25 e giovedì 26 marzo, al Politeama Rossetti, nell’ambito di TS Danza 1.0: appuntamento di assoluto prestigio della rassegna organizzata dallo Stabile del Friuli Venezia Giulia.

Attraverso il suo universo estetico e coreografico complesso e ricco di suggestioni, aperto alle induzioni del classico come ai più sorprendenti accenti contemporanei, versatile e fantasioso, Angelin Preljocaj affronta dunque una delle favole più amate.

«Avevo voglia di raccontare una storia – spiega il grande coreografo – di scrivere qualcosa di fiabesco e incantato. Probabilmente per uscire dalla routine e anche perché, come tutti, adoro i racconti. Questo balletto ricopre un’importanza particolare per me - e rivendico il termine “balletto”- poiché riunisce i 24 danzatori della Compagnia che si esibiscono sulle magnifiche sinfonie romantiche di Mahler. Storicamente anche i racconti di Grimm appartengono al periodo romantico, tuttavia, il loro stile pulito ha qualcosa di contemporaneo. Suscitare emozioni è una faccenda delicata. Ma avevo voglia di correre questo rischio, quello di creare un grande balletto contemporaneo ... e romantico. Resto fedele alla versione dei fratelli Grimm, tranne per qualche variazione personale basata sulla mia analisi dei simboli del racconto. Bettelheim descrive Biancaneve come il luogo di un Edipo invertito. La matrigna è probabilmente il personaggio centrale del racconto. È proprio lei che interrogo attraverso il suo ego narcisista che non le permette di rinunciare alla seduzione e al suo ruolo di donna rendendola disponibile a sacrificare la figliastra. L’intelligenza dei simboli appartiene sia agli adulti sia ai bambini; parla a tutti, ed è per questo che adoro i racconti».

Dopo aver coreografato con incredibile ricchezza di fantasia e qualità creazioni narrative e astratte, coreografie per piccoli o grandi gruppi, passi a due commissionatigli da compagnie di assoluto prestigio (per citare solo qualche nome, il Balletto dell’Opéra di Parigi, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, il New York City Ballet, la Staatsoper di Berlino, ecco dunque un grande balletto narrativo per Preljocaj, che dal debutto continua a essere presentato con immutabile successo in tutto il mondo.

I biglietti sono disponibili presso i consueti circuiti e punti vendita dello Stabile regionale. Ulteriori informazioni sul sito del teatro www.ilrossetti.it e al tel 040-3593511.

 

 

 

Nasce “#lacontradaècasamia”: firme a favore della Contrada continuano a salire

Nasce “#lacontradaècasamia”:  firme a favore della Contrada  continuano a salire

Trieste - Oltre 1000 online e circa 3600 cartacee. Le firme di coloro che stanno sostenendo la Contrada in queste ore sono a quota 4640 e in crescita. Ennio Marchetto, Ariella Reggio, Claudio Magris, Renzo Crivelli, le Sorelle Marinetti, Matteo Oleotto, Riccardo Peroni, Paolo Quazzolo, Giorgio. Lupano, Alessandro Chiti Antonio Salines Giuseppe Emiliani, Al Custerlina, Simona Cerrato, Gianni Gori, Fausto Biloslavo, Sabrina Morena, Roberto Curci, Ugo Pierri, la Marchesa Etta Carignani, Vittorio Franceschi, Roberto Citran, Domenico Romeo, i colleghi dei teatri e molti nomi appartenenti al mondo della politica di tutti i colori.

Sono solo alcuni tra coloro che hanno già firmato la petizione ma molto più importanti sono i gruppi spontanei di raccolta firme che continuano a moltiplicarsi nei negozi, nelle scuole e tra gli abbonati. Solidarietà che arriva anche via social con Alessandro Fullin che sul suo profilo Facebook scrive "il mio teatro a Trieste in pericolo...". E’ stato creato un #lacontradaècasamia  che è partito da Piazza della Borsa con tantissime persone che si sono fatte fotografare e che affollano la pagina Facebook del teatro.

La raccolta firme continua, sia attraverso il sito www.contrada.it che fisicamente al teatro Bobbio e negli esercizi commerciali che si trovano vicino alla Contrada, così come al Ticket point. Nel prossimo weekend sarà nuovamente possibile firmare anche in Piazza della Borsa, al banchetto che sarà presente, come lo scorso weekend, nel cuore della città.
 

Bertolino e il suo Casta Away fa il pieno di ilarità alla Contrada

Bertolino e il suo Cast Way fa il pieno di ilarità alla Contrada

Trieste - Davvero straordinario Enrico Bertolino, ieri sera mercoledì 18 marzo, al teatro “La Contrada” di Trieste. Le sue due ore filate di battute, storie e canzoni hanno lasciato il pubblico in sala senza respiro tra una risata e l'altra.

Sul palco assieme a Teo Ciavarella, Bertolino ha messo in scena un dialogo serrato sull'Italia di oggi, i suoi tanti limiti, le sue tante contraddizioni politiche e non.

“Casta Away – La tempesta hastag cambiaverso” questo il titolo della rappresentazione, fa il verso, aggiungendo una sapiente vocale, al famoso naufragio del film “Cast Away” in cui Tom Hanks si ritrovava da solo su di un’isola deserta.

Anche Bertolino si ritrova da solo su di un’isola, il naufragio della nave da crociera su cui s'imbarca lo abbandona su un'isola di pattume e plastica. Qui incontra un altro naufrago, pianista su di una nave precedentemente affondata. Ed è a lui, ormai naufrago da molti anni, che Bertolino racconta con la sua sapiente e rapida comicità, l'Italia di oggi. A partire dai due papi, uno dimissionario, l'altro in carica, per continuare con l'Italia salvata dal miracolo “Renziano”, per continuare con le tante figure pubbliche e politiche dell'Italia degli ultimi anni, passando per Berlusconi e Grillo.

Con l'aiuto del suo I pad dal quale non si separa mai, riesce a mostrare al compagno di sventura molte immagini, e illustra il difficile tempo attuale con una leggerezza e una comicità strepitose. Gli italiani non vogliono sapere la verità dice, quindi non bisogna dirgliela.

Davvero un talento straordinario quello del comico milanese, che a fine rappresentazione spende delle belle parole per ringraziare il teatro ospitante, ricordandone l'empasse attuale che lo vede protagonista di un “irreale” declassamento.

Sulla scena sino alla fine delle due ore, propone un bis al pubblico senza chiusura del sipario.

Dice: “E' inutile che chiudiamo il sipario ed io rientro settanta volte e voi applaudite, che poi siete con il cappotto e riparte l'applauso e siete stanchi, avete la macchina in parcheggio, e vi tocca fermarvi altrimenti fate brutta figura... se siete d'accordo vi faccio subito un bis e la finiamo così”.

Il pubblico urla di sì, ovviamente, mentre Enrico Bertolino divertito tira un sospiro di sollievo e dice “meno male, un anno fa, in un teatro mi hanno detto: Va beh dai.. basta così!”

 

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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