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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Festival di Danza: ricco programma al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

Festival di Danza:  ricco programma al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

Trieste -  Come nasce l’idea di un Festival di Danza, nell’ambito dell’attività del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia? In realtà è l’evoluzione molto naturale di una tradizione ed un’attività che appartiene fortemente allo Stabile e al suo pubblico. 

La rassegna si è aperta  il 10 marzo con le stelle del New York City Ballet, e seguirà con  una sensazionale Biancaneve del Ballet Preljocaj, chiuderà  con l’Hubbard Street Dance Chicago il 23 aprile.

Il Presidente dello Stabile regionale Miloš Budin, il direttore Franco Però – a cui per l’occasione si sono affiancati Roberto Cocconi, direttore artistico e Valentina Saggin danzatrice della Compagnia Arearea di Udine e Valentina Magnani assieme a Claudio Puja direttori artistici del Danceproject Festival organizzato dall’ ACTIS  di Trieste – hanno presentato ufficialmente il TS Danza 1.0 - Primavera 2015.

La danza, tradizionalmente, ha sempre fatto parte dei cartelloni del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – hanno spiegato direttore e presidente – con appuntamenti di assoluta qualità (dai Momix che hanno portato a Trieste quasi tutte le loro produzioni, a Mikhail Baryshnikov che lasciò un’emozione indimenticabile negli anni Novanta).

Era la stagione 2005-2006, quando si pensò per la prima volta ad una proposta “strutturata”, un vero “cartellone Danza” parallelo alla fondamentale programmazione di Prosa.

L’iniziativa ebbe da subito un riscontro più che positivo e fino ad oggi lo Stabile ha sempre offerto un programma di alto livello artistico e di ampio respiro, evitando di costringersi in rigorosi confini di stile o repertorio, ma anzi, guardando a coreografie ed ensemble classici e moderni, dal sapore folkloristico o sgorgati dalle più diverse esperienze internazionali: dall’assoluta perfezione di tante edizioni del Roberto Bolle & Friends, all’innovazione dei Pilobolus, dal tango di Miguel Angel Zoto al rigore della Martha Graham Dance Company o alla raffinatezza di Eleonora Abbagnato

Nel 2015, dopo 10 anni, si è scelto di “celebrare” questo traguardo e premiare la maturità del pubblico con una proposta ancor più completa, articolata in forma di Festival.

Il TS Danza 1.0 - Primavera 2015, questa l’intitolazione scelta, si terrà dunque a Trieste fra il 10 marzo e il 24 aprile 2015 e intreccerà la grande danza internazionale all’inedita presenza di compagnie più piccole ma interessanti per la sperimentazione dei loro linguaggi, per l’appassionata dedizione e la tecnica dei loro componenti.

Il Festivalsi è aperto con il Gran Galà di danza con le stelle di New York. Il 18 e 19 marzo sarà la volta di un ensemble che, pur nel rigore della danza classica, è sinonimo di ironia: Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, che doneranno al Festival una vera chicca, una coreografia in prima italiana. Si tratta della loro personale versione del Don Quixote, danzato sulle musiche di Ludwig Minkus e sulla coreografia di Marius Petipa e Alexander Gorsky. È giusto parlare della loro “personale versione”, perché nulla è usuale in questa compagnia statunitense, composta da soli uomini che danzano “en travesti”. 

La punta di diamante di TS Danza 1.0 si raggiungerà il 25 e 26 marzo con una prestigiosa compagnia internazionale: il Ballet Preljocaj con Biancaneve. Angelin Preljocaj, fondatore dell’ensemble e straordinario coreografo, si muove in un universo estetico e tecnico complesso e ricchissimo, fra classico e contemporaneo, che si esprime appieno in questo balletto, più vicino alla fiaba noir dei Fratelli Grimm che a Disney, su un meraviglioso tessuto di musiche selezionate dal corpus delle sinfonie di Mahler. Sensazionali i danzatori, la loro intensità, la regia e l’accuratezza dello spettacolo che coinvolge ogni tipo di pubblico e di cui restano assolutamente memorabili alcuni momenti, davvero magici, come il ballo della Matrigna allo specchio e l’acrobatica, sorprendente entrata in scena dei sette nani.

Un’altra prima nazionale sarà presentata il 28 marzo alla Sala Assicurazioni Generali: Oratorio per Eva creazione che Roberto Zappalà – coreografo e regista italiano di grande originalità e talento – dedica alla figura simbolica di Eva. L’Eva biblica, al contempo prima donna e madre dell’umanità, diventa, senza soluzione di continuità, la danzatrice che la porta in scena e la donna di oggi. Lo spettacolo è in collaborazione con il DanceProject Festival organizzato dall’ACTIS di Trieste: un modo per lo Stabile per fare sistema con altre realtà del territorio, anche nel settore della danza.

Ancora una compagnia straniera di danza contemporanea è protagonista il 14 aprile: Ballet Boyz che presenta Mesmerics e The Murmering, lavori interessanti e attesi, commissionati a due “punte di diamante” della coreografia contemporanea anglosassone, rispettivamente Christopher Wheeldon ed Alexander Whitley.

Sarà poi la volta della compagnia udinese Arearea che dal 15 al 19 aprile presenterà con cadenza praticamente quotidiana alcuni suoi premiati e affascinanti lavori contemporanei. Il primo, il 15 aprile sarà Box_Two, affascinante installazione coreografica con due danzatori e musica dal vivo che affronta il tema delle interazioni tra gli individui, che producono la società. Non si terrà in uno spazio convenzionale, perciò il luogo dello spettacolo verrà comunicato nei prossimi giorni,a fronte di una serie di sopralluoghi.

La stessa compagnia presenterà il 16 e il 17 nella più adeguata e raccolta cornice della Sala Bartoli l’attualissimo Innesti_il corpo tecnico, coreografia di Marta Bevilacqua che ne è anche interprete con Anna Giustina e Valentina Saggin. Il 18 aprile eseguirà ancoraabout:Blank, uno studio sull’immediatezza e l’essenzialità della danza di e con Valentina Saggin, Anna Savanelli, Luca Zampar, Roberto Cocconi. 

Conclusione in grande stile per Arearea, il 19 aprile con una serata dedicata a soli: in prima nazionale ammireremo Furioso_primo studio su Orlando, seguito da God, don't save the Queen e da Schnurrbart, Friz secondo Lou.

Coronerà il primo Festival di Primavera – il 24 aprile – la raffinata esibizione della Hubbard Street Dance Chicago fondata da Lou Conte nel 1977 e cresciuta come una delle compagnie di danza contemporanea più prestigiose del Nord America, oggi rappresenta uno dei massimi punti di riferimento nel panorama della danza americana e continua ad imporsi per l’eccellenza artistica dei suoi componenti, per il suo carattere di innovazione e per il suo ricchissimo repertorio internazionale. A Trieste danzeranno coreografie di Jirí Kylián, Nacho Duato, Alejandro Cerrudo ed un lavoro fresco di debutto di Kyle Abraham.

Per TS Danza 1.0 è stato scelto opportunamente un periodo in cui, in città e in regione, l’offerta di danza è più bassa rispetto a quanto accade d’inverno: una programmazione concentrata nel tempo e di alto livello si spera possa attrarre pubblico da tutto il territorio e dai Paesi vicini.

I biglietti di alcuni balletti come Biancaneve sono già in vendita presso i consueti circuiti e punti vendita dello Stabile regionale. Ulteriori informazioni sul sito del teatro www.ilrossetti.it e al tel 040-3593511.

 

 

       

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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