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Mar09242024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

FilmForum Festival chiusa l’edizione più intensa

Filmforum Festival chiusa l’edizione più intensa

Gorizia - Con il compimento del suo ventitreesimo anno di vita il FilmForum Festival chiude una delle edizioni in assoluto più ricche e partecipate della sua ormai lunga storia. Svoltasi tra il 9 e 15 marzo, per la prima volta nella sola città di Gorizia - ospite dalle strutture dell’Università degli Studi di Udine, della Cassa di Risparmio di Gorizia e dell’associazione Palazzo del Cinema – la rassegna ha visto, in un’intensa programmazione di conferenze, seminari, giornate di studio e proiezioni, la partecipazione di più di settecento tra artisti, studiosi intervenuti, studenti e semplici curiosi. Per una settimana Gorizia è divenuta quartiere generale di una comunità scientifica internazionale, con ospiti e relatori da sedici diversi paesi dentro e fuori dall’Europa, riunitisi per discutere intorno ai due progetti di ricerca che hanno preso forma proprio internamente al gruppo di lavoro del FilmForum.

Grande interesse hanno riscosso le esposizioni degli artisti invitati a raccontare due diverse visioni del Cinema: il premio Oscar Kevin Brownlow ha parlato di fronte a una platea di centocinquanta persone della sua doppia missione di regista ed eminente storico del cinema muto. Altrettanto attesa l’intervista a Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, tra i principali animatori italiani del cinema sperimentale degli ultimi trent’anni, impegnati in una lunga conversazione con un auditorio internazionale.

Tra i momenti più significativi e partecipati è impossibile non ricordare gli interventi inaugurali di Pierre Bayard e del filosofo Maurizio Ferraris in apertura del festival. Riguardo ai lavori inerenti al progetto Bodifications – Mapping the Body in Media Cultures si segnalano in particolare la lectio di Linda Williams, riconosciuta studiosa americana fondatrice della disciplina accademica di studi della pornografia – e l’intervento di Jack Halberstam, teorico di gender e identità sessuali in transizione.

Grande successo di pubblico anche per le proiezioni serali, che hanno visto un deciso incremento una media più del 50% di affluenze rispetto alle scorse edizioni. Un’intensa programmazione di cinque serate al Kinemax di Gorizia, tra proposte nostrane i film di Gianikian e Ricci Lucchi restaurati dal laboratorio goriziano La Camera Ottica e altre di rilievo internazionale le Hollywood Series di Kevin Brownlow.

Ma il FilmForum pensa già al proprio futuro. Sulla scorta dei grandi consensi riscossi da chi ha preso parte ai lavori e sull’elevato tasso di interesse degli interventi presentati nel corso di diverse giornate e nell’ambito delle diverse sezioni di studio, i temi “scomodi” e di grande attualità proposti con il progetto di ricerca Bodifications meritano di tornare ad essere discussi in una prossima edizione.

FilmForum Festival chiusa l’edizione più intensa

Filmforum Festival chiusa l’edizione più intensa

Gorizia - Con il compimento del suo ventitreesimo anno di vita il FilmForum Festival chiude una delle edizioni in assoluto più ricche e partecipate della sua ormai lunga storia. Svoltasi tra il 9 e 15 marzo, per la prima volta nella sola città di Gorizia - ospite dalle strutture dell’Università degli Studi di Udine, della Cassa di Risparmio di Gorizia e dell’associazione Palazzo del Cinema – la rassegna ha visto, in un’intensa programmazione di conferenze, seminari, giornate di studio e proiezioni, la partecipazione di più di settecento tra artisti, studiosi intervenuti, studenti e semplici curiosi. Per una settimana Gorizia è divenuta quartiere generale di una comunità scientifica internazionale, con ospiti e relatori da sedici diversi paesi dentro e fuori dall’Europa, riunitisi per discutere intorno ai due progetti di ricerca che hanno preso forma proprio internamente al gruppo di lavoro del FilmForum.

Grande interesse hanno riscosso le esposizioni degli artisti invitati a raccontare due diverse visioni del Cinema: il premio Oscar Kevin Brownlow ha parlato di fronte a una platea di centocinquanta persone della sua doppia missione di regista ed eminente storico del cinema muto. Altrettanto attesa l’intervista a Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, tra i principali animatori italiani del cinema sperimentale degli ultimi trent’anni, impegnati in una lunga conversazione con un auditorio internazionale.

Tra i momenti più significativi e partecipati è impossibile non ricordare gli interventi inaugurali di Pierre Bayard e del filosofo Maurizio Ferraris in apertura del festival. Riguardo ai lavori inerenti al progetto Bodifications – Mapping the Body in Media Cultures si segnalano in particolare la lectio di Linda Williams, riconosciuta studiosa americana fondatrice della disciplina accademica di studi della pornografia – e l’intervento di Jack Halberstam, teorico di gender e identità sessuali in transizione.

Grande successo di pubblico anche per le proiezioni serali, che hanno visto un deciso incremento una media più del 50% di affluenze rispetto alle scorse edizioni. Un’intensa programmazione di cinque serate al Kinemax di Gorizia, tra proposte nostrane i film di Gianikian e Ricci Lucchi restaurati dal laboratorio goriziano La Camera Ottica e altre di rilievo internazionale le Hollywood Series di Kevin Brownlow.

Ma il FilmForum pensa già al proprio futuro. Sulla scorta dei grandi consensi riscossi da chi ha preso parte ai lavori e sull’elevato tasso di interesse degli interventi presentati nel corso di diverse giornate e nell’ambito delle diverse sezioni di studio, i temi “scomodi” e di grande attualità proposti con il progetto di ricerca Bodifications meritano di tornare ad essere discussi in una prossima edizione.

Iniziato al "Marinoni" di Udine il tour nelle scuole del film "Un bacio" di Ivan Cotroneo

Iniziato al

Udine - Il tour di anteprime nelle scuole del film "Un bacio" di Ivan Cotroneo è partita lunedì 14 marzo dall'Istituto tecnico per geometri "G.C. Marinoni" di Udine, che è stata proprio una delle sedi delle riprese della pellicola e del videoclip "Hurts" per il nuovo singolo del cantante Mika, presente nella colonna sonora del film. All'inaugurazione era presente la governatrice del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani.

"Udine è una città bellissima architettonicamente, ma anche per il calore che ha saputo trasmetterci: l'ospitalità di questa regione è andata al di là della collaborazione istituzionale e professionale e anche le aule di questa scuola ci sono ormai familiari", ha rivelato Cotroneo che, assieme ai tre giovani attori Rimau Grillo Ritzberger, Valentina Romani e Leonardo Pazzagli, si è intrattenuto con gli studenti friulani, accompagnati all'incontro dalla dirigente dell'Istituto Laura Decio.

Debora Serracchiani ha detto che la nostra Regione è "orgogliosa" di ospitare la lavorazione di film come quello di Ivan Cotroneo, che "affronta temi delicatissimi come quelli del bullismo, dell'omofobia e della discriminazione di genere all'interno di una scuola di Udine, parlando di e con tanti ragazzi finalmente protagonisti"

L'iniziativa del tour in sei città italiane (oltre Udine anche Ferrara, Genova, Pisa, Bari), che prelude alla conferenza stampa nazionale che si terrà a Roma il 23 marzo, è sostenuta e patrocinata dall'Autorità garante per l'infanzia e l’adolescenza e da Agis Scuola, in collaborazione con Fondazione Cinema per Roma e Alice nella città e nasce - ha ricordato il regista - con l'intento di offrire ai ragazzi un'occasione formativa unica, costituita dalla visione in anteprima del film nei cinema delle città e arricchita dall'incontro con il regista e gli attori.

"Un bacio" ha come protagonisti tre ragazzi sedicenni, Lorenzo, Blu e Antonio, che frequentano la stessa classe nello stesso liceo in una piccola città del nord est, hanno ciascuno una famiglia che li ama, e tutti e tre, anche se per motivi differenti, finiscono col venire isolati dagli altri coetanei. "Un bacio" è un film sull'adolescenza, sulle prime volte, sulla ricerca della felicità. Ma anche sul bullismo e sull'omofobia. Sui modelli e sugli schemi che ci impediscono, e che impediscono soprattutto ai ragazzi, di essere felici, di trovare la strada della loro singola, particolare, personale felicità.

"Si fanno pochi film sulla vita degli adolescenti e io ho cercato di mettermi dal punto di vista di questa straordinaria stagione della vita in cui tutto accade per la prima volta e in cui tutto è molto epico e delle volte anche pericoloso, perché è una fase che tutti noi abbiamo provato e che espone maggiormente alla violenza. Per me è stato importante fin dall'inizio avere una prima risposta sul mio lavoro dai ragazzi e sono molto contento che da oggi molti di loro potranno vederlo, commentarlo, condividerlo", ha commentato Cotroneo.

Presente al Marinoni, per questa anteprima del tour sul film, prodotto da Indigo Film e Titanus con Rai Cinema, con il sostegno di Friuli Venezia Giulia Film Commission e che uscirà al cinema il 31 marzo distribuito da Lucky Red, anche Francesca Cima, la produttrice sacilese fondatrice della Indigo, vincitrice dell'Oscar con la Grande bellezza di Paolo Sorrentino.

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