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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

"Labirinto": sul palcoscenico del Teatro Nuovo i grandi classici della pittura prendono vita

 
Il quadro che prende consistenza tridimensionale, la raffigurazione statica del movimento che ritorna al suo momento natio, immobilismo ora mobile. Un’esperienza sensoriale ed emozionante quella offerta al pubblico del Teatro Nuovo Giovanni da Udine per il 27-28 marzo: “Labirinto”, spettacolo visionario rivolto al passato sacro, momento di ri-creazione artistica, vivificazione nel procedimento di genesi come nell’esito finale.
 
Spettatori ed attori a condividere lo stesso palcoscenico, gli spalti silenziosi del teatrone per una volta sono essi stessi pubblico deserto. Gli occhi puntati su Gaetano Coccia, Francesco O. De Santis, Antonella Parrella, abili e delicati trasformisti la cui arte mimetica dà nuova dimensione a ciò che tradizionalmente è fisso.
 
Questo il filo condutture, motore e innovazione dello spettacolo sotto la produzione “Teatri 35”: il trio di giovani attori si è assunto l’onere e l’onore di rappresentare grandi dipinti del passato, proponendo un’istantanea precisa e fedele in cui sono i corpi soggetti e sfondo al tempo stesso, inganno scenico davvero ben riuscito.
 
Si passa dalla “Crocifissione” del Masaccio alla “Resurrezione” di Piero della Francesca, dall’ “Incredulità di San Tommaso” di Caravaggio al “Noli me tangere” di Ivanov per il susseguirsi di quindici tableaux vivants in ossequio alla sacralità che commuove.
 
Un set fotografico aperto al pubblico: cambi di vestiario e posa avvengono in diretta, nella penombra prima come nella luminosità poi, il tutto con una semplicità disarmante per la precisione in cui sfocia, il tutto per lo stupore e la soddisfazione di chi scatta la foto.
 
E ad accompagnare l’esperienza “semplicemente” visiva il coinvolgimento tocca il suo più alto acme nelle melodie di Vivaldi, Bach, Battiato, metronomo al trasformismo, elemento essenziale e complementare per un viaggio all’insegna della suggestione che vuole sfiorare la parte più profonda dell’animo umano.
 

"Nora Gregor - Il continente nascosto della memoria” di Neda Bric: spettacolo trilingue al Rossetti

Trieste - E’ stato presentato “Nora Gregor – Il  continente nascosto della memoria”,  venerdì 27 marzo, durante la conferenza stampa al Café Rossetti , in cui hanno  parlato: Miloš Budine, Franco Però, rispettivamente Presidente e direttore del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Breda Pahor, Presidente del Teatro Stabile Sloveno, l’autrice e regista dello spettacolo Neda Bric, ed Igor Devetak curatore della mostra dedicata all’attrice d’origine goriziana. Alla conferenza hanno inoltre presenziato alcuni interpreti dello spettacolo.

La produzione vede un’importante collaborazione tra il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, il teatro SNG di Nova Gorica, lo Slovensko mladinsko gledalisce e lo Schauspielhaus di Graz.

Lo spettacolo avrà la particolarità di essere recitato in tre lingue, italiano, tedesco e sloveno, e sarà comprensibile a tutti grazie ai sopratitoli. E’ proprio nell’intersecarsi di questi tre idiomi e tre culture che si inserisce il contesto narrativo della vita di Nora Gregor, celebre attrice nata a Gorizia nel 1901.

Alla fine della prima guerra mondiale Gorizia diviene italiana, e a causa dell’ostilità degli italiani nei confronti degli abitanti di origine austriaca, la famiglia di Nora e costretta a lasciare la propria città e trasferirsi a Graz. Nel 1920 la Gregor debutta al teatro di Vienna e inizia una brillante carriera che la porterà alla cinematografia per arrivare ad Hollywood.

La successiva guerra, il nazismo e le vicende personali condannano la grande attrice ad un malinconico destino; una vita raccontata e ricostruita dalla regista Neda R. Bric che per questo lavoro è stata insignita del premio per l’ideazione, la drammaturgia, la regia e la realizzazione di questo spettacolo.

Lo spettacolo ha debuttato al teatro Verdi di Gorizia e sarà in scena al Rossetti di Trieste martedì 31 marzo, lo spettacolo si arricchirà anche di una mostra – intitolata Nora, Di bist ein Engel – allestita nel foyer di platea che resterà visibile sino al 19 aprile, nonché di una conferenza sulla figura dell’attrice “Incontro con Nora” che si terrà al Cafè  Rossetti il 9 aprile alle ore 17.30.

I biglietti sono disponibili presso i consueti circuiti e punti vendita dello Stabile regionale.

Il Ballet Preljocaj in un balletto di grande incanto e perfezione: Biancaneve

Il Ballet Preljocaj in un balletto di grande incanto e perfezione:  Biancaneve

Trieste - È sufficiente soffermarsi con lo sguardo sulle prime tre righe della locandina per capire che Biancaneve – terzo appuntamento della rassegna Ts Danza 1.0 – è un momento di teatro da non lasciarsi sfuggire.  

Scorriamo infatti immediatamente i nomi di Angelin Preljocaj, geniale coreografo contemporaneo, conteso dalle più prestigiose istituzioni del balletto internazionale, di Jean Paul Gaultier – stilista che non ha necessità di presentazioni e che qui ha creato costumi incredibilmente suggestivi e fantasiosi – e di Gustav Mahler, dal corpus delle cui sinfonie, attraverso un lavoro accuratissimo è stata creata la musica di questo balletto, capace di incantare il pubblico di ogni età e da ogni punto di vista.

Balletto che il pubblico di Trieste e della regione potrà applaudire oggi, mercoledì 25 e giovedì 26 marzo, al Politeama Rossetti, nell’ambito di TS Danza 1.0: appuntamento di assoluto prestigio della rassegna organizzata dallo Stabile del Friuli Venezia Giulia.

Attraverso il suo universo estetico e coreografico complesso e ricco di suggestioni, aperto alle induzioni del classico come ai più sorprendenti accenti contemporanei, versatile e fantasioso, Angelin Preljocaj affronta dunque una delle favole più amate.

«Avevo voglia di raccontare una storia – spiega il grande coreografo – di scrivere qualcosa di fiabesco e incantato. Probabilmente per uscire dalla routine e anche perché, come tutti, adoro i racconti. Questo balletto ricopre un’importanza particolare per me - e rivendico il termine “balletto”- poiché riunisce i 24 danzatori della Compagnia che si esibiscono sulle magnifiche sinfonie romantiche di Mahler. Storicamente anche i racconti di Grimm appartengono al periodo romantico, tuttavia, il loro stile pulito ha qualcosa di contemporaneo. Suscitare emozioni è una faccenda delicata. Ma avevo voglia di correre questo rischio, quello di creare un grande balletto contemporaneo ... e romantico. Resto fedele alla versione dei fratelli Grimm, tranne per qualche variazione personale basata sulla mia analisi dei simboli del racconto. Bettelheim descrive Biancaneve come il luogo di un Edipo invertito. La matrigna è probabilmente il personaggio centrale del racconto. È proprio lei che interrogo attraverso il suo ego narcisista che non le permette di rinunciare alla seduzione e al suo ruolo di donna rendendola disponibile a sacrificare la figliastra. L’intelligenza dei simboli appartiene sia agli adulti sia ai bambini; parla a tutti, ed è per questo che adoro i racconti».

Dopo aver coreografato con incredibile ricchezza di fantasia e qualità creazioni narrative e astratte, coreografie per piccoli o grandi gruppi, passi a due commissionatigli da compagnie di assoluto prestigio (per citare solo qualche nome, il Balletto dell’Opéra di Parigi, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, il New York City Ballet, la Staatsoper di Berlino, ecco dunque un grande balletto narrativo per Preljocaj, che dal debutto continua a essere presentato con immutabile successo in tutto il mondo.

I biglietti sono disponibili presso i consueti circuiti e punti vendita dello Stabile regionale. Ulteriori informazioni sul sito del teatro www.ilrossetti.it e al tel 040-3593511.

 

 

 

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