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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Nasce “#lacontradaècasamia”: firme a favore della Contrada continuano a salire

Nasce “#lacontradaècasamia”:  firme a favore della Contrada  continuano a salire

Trieste - Oltre 1000 online e circa 3600 cartacee. Le firme di coloro che stanno sostenendo la Contrada in queste ore sono a quota 4640 e in crescita. Ennio Marchetto, Ariella Reggio, Claudio Magris, Renzo Crivelli, le Sorelle Marinetti, Matteo Oleotto, Riccardo Peroni, Paolo Quazzolo, Giorgio. Lupano, Alessandro Chiti Antonio Salines Giuseppe Emiliani, Al Custerlina, Simona Cerrato, Gianni Gori, Fausto Biloslavo, Sabrina Morena, Roberto Curci, Ugo Pierri, la Marchesa Etta Carignani, Vittorio Franceschi, Roberto Citran, Domenico Romeo, i colleghi dei teatri e molti nomi appartenenti al mondo della politica di tutti i colori.

Sono solo alcuni tra coloro che hanno già firmato la petizione ma molto più importanti sono i gruppi spontanei di raccolta firme che continuano a moltiplicarsi nei negozi, nelle scuole e tra gli abbonati. Solidarietà che arriva anche via social con Alessandro Fullin che sul suo profilo Facebook scrive "il mio teatro a Trieste in pericolo...". E’ stato creato un #lacontradaècasamia  che è partito da Piazza della Borsa con tantissime persone che si sono fatte fotografare e che affollano la pagina Facebook del teatro.

La raccolta firme continua, sia attraverso il sito www.contrada.it che fisicamente al teatro Bobbio e negli esercizi commerciali che si trovano vicino alla Contrada, così come al Ticket point. Nel prossimo weekend sarà nuovamente possibile firmare anche in Piazza della Borsa, al banchetto che sarà presente, come lo scorso weekend, nel cuore della città.
 

Bertolino e il suo Casta Away fa il pieno di ilarità alla Contrada

Bertolino e il suo Cast Way fa il pieno di ilarità alla Contrada

Trieste - Davvero straordinario Enrico Bertolino, ieri sera mercoledì 18 marzo, al teatro “La Contrada” di Trieste. Le sue due ore filate di battute, storie e canzoni hanno lasciato il pubblico in sala senza respiro tra una risata e l'altra.

Sul palco assieme a Teo Ciavarella, Bertolino ha messo in scena un dialogo serrato sull'Italia di oggi, i suoi tanti limiti, le sue tante contraddizioni politiche e non.

“Casta Away – La tempesta hastag cambiaverso” questo il titolo della rappresentazione, fa il verso, aggiungendo una sapiente vocale, al famoso naufragio del film “Cast Away” in cui Tom Hanks si ritrovava da solo su di un’isola deserta.

Anche Bertolino si ritrova da solo su di un’isola, il naufragio della nave da crociera su cui s'imbarca lo abbandona su un'isola di pattume e plastica. Qui incontra un altro naufrago, pianista su di una nave precedentemente affondata. Ed è a lui, ormai naufrago da molti anni, che Bertolino racconta con la sua sapiente e rapida comicità, l'Italia di oggi. A partire dai due papi, uno dimissionario, l'altro in carica, per continuare con l'Italia salvata dal miracolo “Renziano”, per continuare con le tante figure pubbliche e politiche dell'Italia degli ultimi anni, passando per Berlusconi e Grillo.

Con l'aiuto del suo I pad dal quale non si separa mai, riesce a mostrare al compagno di sventura molte immagini, e illustra il difficile tempo attuale con una leggerezza e una comicità strepitose. Gli italiani non vogliono sapere la verità dice, quindi non bisogna dirgliela.

Davvero un talento straordinario quello del comico milanese, che a fine rappresentazione spende delle belle parole per ringraziare il teatro ospitante, ricordandone l'empasse attuale che lo vede protagonista di un “irreale” declassamento.

Sulla scena sino alla fine delle due ore, propone un bis al pubblico senza chiusura del sipario.

Dice: “E' inutile che chiudiamo il sipario ed io rientro settanta volte e voi applaudite, che poi siete con il cappotto e riparte l'applauso e siete stanchi, avete la macchina in parcheggio, e vi tocca fermarvi altrimenti fate brutta figura... se siete d'accordo vi faccio subito un bis e la finiamo così”.

Il pubblico urla di sì, ovviamente, mentre Enrico Bertolino divertito tira un sospiro di sollievo e dice “meno male, un anno fa, in un teatro mi hanno detto: Va beh dai.. basta così!”

 

Una dedica a De Andrè lo spettacolo “Cattive Strade” di Scanzi al Miela

Una dedica a  De Andrè lo spettacolo “Cattive Strade” di Scanzi al Miela

Trieste  – Andrea Scanzi ritorna ospite della stagione altripercorsi dello Stabile regionale con Le Cattive Strade. Lo spettacolo di cui è autore e interprete assieme al musicista Giulio Casale è dedicato a Fabrizio De André e va in scena al Teatro Miela da venerdì 20 a domenica 22 marzo.

Andrea Scanzi – forte di una mente creativa da artista, nonché obiettiva e acuta da giornalista vero – ha infatti il dono di scegliere ottiche particolari nei suoi spettacoli, anche quando tratta argomenti che appartengono fortemente all’immaginario, alla mente e al cuore del pubblico.

Un argomento come l’opera e la carriera di Fabrizio De André, ad esempio, che è al centro del nuovo spettacolo firmato da Scanzi, Le Cattive strade, ospite al Teatro Miela dal 20 al 22 marzo alle ore 21, per il cartellone altripercorsi del Teatro stabile del Friuli Venezia Giulia.

Andrea Scanzi questa volta non è solo sul palcoscenico: lo accompagna Giulio Casale, musicista capace di rivisitare con rispetto, personalità ed eclettismo il repertorio di Faber. Nasce così un percorso che racconta anche il De André meno noto: Le Cattive strade riporta, senza agiografie ma con passione, le continue rivoluzioni e le poderose intuizioni (anche musicali) di un intellettuale inquieto, scomodo, irripetibile.

Lo spettacolo vive anche di una particolare multimedialità con proiezioni di filmati originali di Fabrizio De André, estratti audio, foto rare, ed esecuzioni dal vivo in acustico e su base.

Da Geordie a Brassens, dal Suonatore Jones alla Canzone del maggio, da Se ti tagliassero a pezzetti ad Anime salve. Senza dimenticare la produzione dialettale e l’apporto fondamentale dei tanti collaboratori avvicendatisi accanto a lui.

«Ognuno di noi che si provi a fare oggi il mestiere di De André – sintetizza Casale – gli deve almeno un pezzo della propria chitarra, del proprio cercare e spesso non trovare una voce, e un tono, altrettanto autorevole, impeccabile. Questo basti a darci il senso di restituzione, per il tanto ricevuto. Fuor di retorica, ma proprio solo di pancia, e di cuore».

«Di Fabrizio De Andrè si parla tanto. Forse troppo» aggiunge Andrea Scanzi. «Un talento inquieto, spigoloso, quasi mai facile. Un uomo bruciato dal desiderio quasi inconscio, e talora da lui stesso mal sopportato, di inseguire e concretizzare rivoluzioni continue. Nessun desiderio di raccontare un santino, molta voglia di restituire gli snodi di un artista vero. Tra i più grandi del Novecento italiano».

Le Cattive Strade scritto e interpretato da Giulio Casale e Andrea Scanzi è una produzione Promo Music in collaborazione con il Comune di Cagli - Istituzione Teatro Comunale.

Lo spettacolo va in scena al Teatro Miela – nell’ambito della sinergia con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – da venerdì 20 a domenica 22 marzo alle ore 21.

I pochi biglietti ancora disponibili si possono acquistare presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, ed i consueti circuiti e accedendo attraverso il sito www.ilrossetti.itall’acquisto on line. La biglietteria del Teatro Miela è a disposizione del pubblico a partire da un’ora prima dello spettacolo.

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