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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

La Commedia dell' Arte va in scena con la Nico Pepe

La Commedia dell' Arte va in scena con la Nico Pepe

Torna la Commedia dell’Arte alla Nico Pepe.

Protagonisti gli allievi del secondo anno di corso, sotto la guida di Claudio de Maglio e Giuliano Bonanni, in grado di misurarsi con il genere che  è un punto cardine dell’offerta formativa della Nico Pepe, infatti appresenta un passaggio obbligato nella formazione professionale degli allievi iscritti i quali vengono avvicinati sia alla tradizione teatrale cinquecentesca sia all’innovazione e a un continuo lavoro di improvvisazione presente nelle partiture drammaturgiche originali in cui nuove fisionomie di personaggi, calati in sorprendenti intrecci drammaturgici, portano gli allievi a misurarsi con nuovi mezzi espressivi.

L’appuntamento con il pubblico è previsto per sabato 7 marzo (ore 20.45) quando a Orsaria di Premariacco si terrà il debutto del “Il Segreto Svelato”, un titolo che riserva come da tradizione rivelazioni e colpi di scena. Lo spettacolo si avvale della collaborazione del Comune di Premariacco e dell’Associazione Teatrorsaria. Replica martedì 10 marzo alle ore 20.45 alla Nico Pepe.

Nei giorni seguenti, 11 e 12 marzo sempre presso la sede della Nico Pepe a Udine in largo Ospedale vecchio 10/2 lo spettacolo sarà replicato per le scuole con inizio alle ore 11.00. Sono in corso in questi giorni numerosi contatti dato che le proposte della Nico Pepe vengono valutate con interesse da docenti e allievi: innanzitutto vedere dei giovani sul palcoscenico costituisce per gli studenti un elemento di attrazione e coinvolgimento e il genere Commedia non fa annoiare gli spettatori, dato che il ritmo è incalzante e travolgente, adatto a un pubblico “multitasking”.

Ma anche i docenti partecipano con interesse dato che sotto il profilo storico la Commedia dell’Arte ha diversi contatti con le materie di studio e consente di operare in maniera interdisciplinare. I personaggi della Commedia proprio grazie alla spiccata caratterizzazione di vizi, difetti e sentimenti offrono uno spaccato senza tempo, quindi sempre attuale, dell’umanità, dando vita a maschere e situazioni che hanno molte affinità con il tempo presente: è questa l’attualità del teatro e dell’arte, la capacità di parlare agli uomini attraverso il tempo.

Nei canovacci si intrecciano le situazioni senza tempo dei contrasti tra vecchi e giovani, tra ricchi e poveri, si parla di amore e di odio, di avidità, di tradimenti inganni e rivelazioni. La creazione di una drammaturgia originale – il celebre canovaccio – unitamente allo studio dei personaggi caratteristici, da Pantalone a Arlecchino, da Colombina al Dottore agli Zanni – sono tappe importanti che precedono la realizzazione dello spettacolo che costituisce il punto di arrivo di un percorso articolato e complesso, che si svolge nell’arco di due intensi mesi di preparazione. Questa antica e blasonata tecnica costituisce a detta di Claudio de Maglio, una straordinaria palestra per la formazione dei futuri attori, che fanno esperienza con gli aspetti fondamentali dell’arte scenica, dal personaggio al ritmo alla dinamiche della narrazione.

Questo approccio così particolare ed innovativo ha portato la Nico Pepe ad essere un punto di riferimento a livello europeo così da promuovere e avvicinare il pubblico, gli amanti e gli appassionati di teatro a questa nobile arte così totalmente italiana. Così Claudio de Maglio è stato inviato più volte a Mosca a tenere delle Master Class proprio sulle Tecniche di Commedia dell’Arte, presso il prestigioso Istituto Vachktangov e inoltre da due anni collabora con la Scuola Dimitri di Verscio in Svizzera.

Marco Travaglio al teatro Giovanni da Udine con "Slurp: lecchini, cortigiani e penne alla bava"

Marco Travaglio al teatro Giovanni da Udine con

Dopo i successi di “Promemoria”, “Anestesia Totale” e “È Stato la Mafia”, il giornalista, scrittore e volto noto della tv, Marco Travaglio, torna a teatro con un nuovo, graffiante e irriverente spettacolo. “Slurp – Lecchini, Cortigiani & Penne alla Bava.

La stampa al servizio dei potenti che ci hanno rovinatI”, questo il titolo completo dello spettacolo nel quale il giornalista, con la consueta ironia e acutezza, analizza il rapporto fra l’universo dei mezzi di comunicazione e gli organi di potere, un rapporto che, come dimostrerà il protagonista, si rivela spesso poco trasparente. In Friuli Venezia Giulia l’unico appuntamento con “Slurp” sarà domenica 24 maggio, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, inizio alle 21.00. I biglietti per lo spettacolo, organizzato dal Teatro stesso e Azalea Promotion, saranno in vendita dalle 10.00 di mercoledì 4 febbraio, online su Ticketone.it, nei punti autorizzati e nelle biglietterie del teatro.

In questo nuovo recital teatrale, tutto da ridere per non piangere, che vede anche la partecipazione della giovane attrice Giorgia Salari (Zodiaco, Il Giovane Favoloso) per la regìa di Valerio Binasco, Travaglio racconta come i giornalisti, gli intellettuali e gli opinionisti servili hanno beatificato, osannato, magnificato, propagandato e “smarchettato” la peggior classe dirigente del mondo, issando sul piedistallo politici incapaci di ogni colore, ma(g)nager voraci, (im)prenditori falliti che hanno quasi distrutto l'Italia e stanno completando l'opera. Cronache da Istituto Luce, commenti da Minculpop, ritratti da vite dei santi, tg e programmi di regime hanno cloroformizzato l'opinione pubblica per portare consensi e voti a un regime castale e molto spesso criminale che in un altro Paese sarebbe stato spazzato via in pochi mesi, e che invece in Italia gode dell'elisir di vita eterna.

Un recital terapeutico, un'arma di autodifesa, un antidoto satirico che ci aiuta a guarire - ridendo - dai virus del conformismo, della piaggeria, della creduloneria, dell'autolesionismo e della sindrome di Stoccolma, che porta noi italiani a innamorarci immancabilmente del Nemico.

Che ci rovina e ci rapina col sorriso sulle labbra, mentre noi teniamo la testa ben affondata nella sabbia. Marco Travaglio è condirettore e cofondatore de “Il Fatto Quotidiano”.. Ha scritto diversi libri tra cui “Mani Sporche” (con Barbacetto e Gomez), “Se li Conosci li Eviti” (con Gomez), “Italia Annozero” (con Vauro e B. Borromeo), “Bavaglio e Papi” (con Gomez e Lillo), “L’odore dei Soldi” (con E. Veltri), “Ad Personam” e “Mani pulite.

La vera storia vent'anni dopo”. Fra i prossimi spettacoli al Teatro Nuovo Giovanni da Udine i concerti della star friulana della celebre serie tv Violetta, Lodovica Comello, con il suo “World Tour” (13 marzo), dell’Hungarian Gypsy Symphony Orchestra (8 aprile), dei Pink Sonic con lo show “The Diamond Inside” (10 aprile), di Nino D’Angelo con “Concerto Anni ’80… e non solo” (13 aprile), il musical delle fatine più amate, le Winx (19 aprile) e lo show “C’è solo da Ridere…” del comico Pucci (24 maggio). Biglietti in vendita, tutte le info su www.azalea.it.

Con i "Chicago boys" di Sarti si indaga di economia tout court

Con i Chicago boys di Sarti si indaga di economia tout court

Trieste -.«Ad un miracolo economico corrispondono schiavitù e miseria per la popolazione? Sì!» 

Con questa frase comincia Chicago boys, lo spettacolo scritto e diretto da Renato Sarti, che ne è anche protagonista assieme a Elena Novoselova, in scena, per il cartellone altripercorsi dello Stabile regionale, al Teatro Miela da martedì 3 a giovedì 5 marzo alle ore 21.

Si tratta di una specie di conferenza “strampalata, senza lieto fine” che si svolge in un rifugio antiatomico. Un’esaltazione surreale del capitalismo, del consumismo e della liberalizzazione più sfrenata,  uno spettacolo che ha ottenuto un convinto successo sia da parte della critica, che degli spettatori. 

Fra loro, un osservatore d’eccezione come Moni Ovadia, si è espresso con entusiasmo: «Renato Sarti - ha scritto – con il suo formidabile spettacolo è riuscito a raccontare con mezzi scarni ma poderosi l’intera epopea economica del nostro tempo, con il linguaggio delle emozioni, della denuncia e della passione civile. [...] Sarti vince la sfida di mettere in scena con urgenza e necessità l’immane tragedia economica che attraverso la tirannia del profitto di pochi mira all’asservimento degli uomini, alla espropriazione della loro dignità servendosi con cinismo di ogni mezzo, dalla guerra, alla catastrofe naturale, dalla menzogna mediatica al ricatto della sicurezza. Il protagonista è il capitalismo finanziarizzato e gangeristico, il cui scopo è uno sviluppo ipertrofico virtualizzato in favore del privilegio affermato come unico diritto legittimo. Il teatro epico e grottesco di Sarti, che ricorda quello politico di Erwin Piscator, ribadisce con forza che il teatro è in grado di confrontarsi con ogni aspetto della commedia umana, ieri come oggi, oggi come domani. Oltre al contenuto e alla denuncia sociale questo spettacolo è meraviglioso, ha una crescita drammaturgica e spettacolare che ti spiazza e che non ti aspetti: partendo infatti in una direzione molto forte ci si aspetterebbe che il tono rimanga quello per tutta la durata: invece no, cresce lasciandoti senza parole». 

I Chicago boys sono stati un gruppo di economisti formatosi negli anni Settanta presso l’Università di Chicago, sotto l’egida del grande guru del liberismo Milton Friedman, cui fu tributato il Premio Nobel per l’economia nel 1976. 

«Milton Friedman e i suoi seguaci esercitarono una profonda influenza sulle politiche economiche di molti Stati - spiega Renato Sarti – primi fra tutti gli Stati Uniti del presidente Ronald Reagan e l’Inghilterra del primo ministro Margaret Thatcher e poi dal Cile all’Argentina, dal Brasile alla Polonia, dalla Cina alla Russia. Le grandi multinazionali hanno avuto un ruolo di primissimo piano in questo processo che ha portato allo smantellamento dello stato sociale, visto e combattuto come un virus infettivo, come un arto in cancrena da amputare.
 

Ma una stampella può camminar da sola? No. L’imposizione di questo tipo di economia è sempre stata preceduta e accompagnata da golpe, da spietate dittature, da sanguinose repressioni di piazza, dai desaparecidos, dalla tortura. Che negli ultimi decenni le grandi multinazionali abbiano puntato l’attenzione pure su materie prime, come l’acqua, i cui titoli in borsa crescono mediamente del 30%, non è un dato meramente economico o finanziario: un rapporto delle Nazioni Unite sulla povertà mondiale rivela che ogni giorno muoiono 4.900 bambini per mancanza di acqua potabile. Chicago boys vuole contrapporre al motto liberista di “libera volpe in libero pollaio”, un proverbio greco. Recita così: “se vedi che non ti sazi, fermati!”»

Chicago Boysscritto da Renato Sarti con la collaborazione di Bebo Storti, diretto da Renato Sarti che ne è interprete assieme a Elena Novoselova ha le scene di Carlo Sala, ed i video realizzati in collaborazione con Fabio Bettonica e N.A.B.A. Lo spettacolo è una produzione Teatro della Cooperativa con il sostegno di Regione Lombardia- Progetto Next, in collaborazione con La Corte Ospitale.

Lo spettacolo va in scena al Teatro Miela – nell’ambito della sinergia con il Teatro Stabile del Friuli  Venezia Giulia - da martedì 3 a giovedì 5 marzo alle ore 21. 

I biglietti ancora disponibili si possono acquistare presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, ed i consueti circuiti e accedendo attraverso il sito www.ilrossetti.itall’acquisto on line. La biglietteria del Teatro Miela è a disposizione del pubblico a partire da un’ora prima dello spettacolo. 

Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.

 

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