Un modo nuovo per dire: “Buon Natale 2012”
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- Pubblicato Lunedì, 17 Dicembre 2012 20:44
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Trieste – Otto gli autori che esporranno domani, martedì 18 dicembre alle ore 18.30, alla Illyteca di via Einauidi. A far mettere insieme Elisabetta Bacci, Fabio Fonda, Annamaria Iodice, Claudio Massini, Maurizio Morassutti, Luigi Tolotti, Antonio Sofianopulo, Gloria Tronkar non è stato solo l’interesse espositivo, ma soprattutto, l’ intento di lanciare una sfida per far dialogare l’arte con l’ambiente e con i cittadini. E per farlo usano le loro stesse opere collocandole, per un breve periodo, all’interno degli spazi commerciali di via Einaudi.
I quesiti che pongono sul tavolo sono: “Possono gli artisti partecipare, attraverso le opere a un processo in cui i cittadini siano spronati a leggere la città e il territorio in cui vivono non solo come luogo di scambio e relazioni personali, ma anche come un insieme di intrecci dove, riflessione e creatività si possano fondere con il lavoro quotidiano? - ed anche – E’ possibile pensare alla città, con le sue vetrine, le sue insegne, le sue strade come un immenso lavoro collettivo, come un percorso joyciano nel quale perdersi, per ritrovarsi di fronte a un’opera singolare e ben individuata? Quale ruolo può giocare l’artista nella formazione di questo ponte dialogico? Come poter catalogare o intervenire in questo substrato economico che è la vita quotidiana, con le sue esigenze minute, inquadrandole e superandole con un balzo creativo?”
Queste e tante altre le domande da cui parte un gioco di relazione, costruito come una ragnatela di collaborazioni e di intersezioni. Voci diverse impegnate all’interno di un progetto comune che sarà utile per documentare non solo il gesto creativo di ogni singolo artista o di ogni singola opera, ma anche il luogo di lavoro, lo spazio della quotidianità.
Così, inserite nell’ambiente di lavoro, le opere dialogheranno con un ambiente del tutto diverso dal cosiddetto “white cube” o dalla parete asettica del museo e questo non solo per permettere la fruizione di una testimonianza estetica a un pubblico di non addetti ai lavori, ma anche per generare una sovrapposizione di segni linguistici che non potrà fare altro che portare a un risultato di stratificazione linguistica o di disseminazione creativa. In questo modo si unirà un’operazione di alto profilo culturale con una di stretta promozione economica: il negozio dove abitualmente si vendono delle merci, anche grazie alle opere di questi otto artisti, avrà la possibilità di essere visto sotto una nuova luce ed entrerà in un circuito promozionale diverso. In parallelo alle opere esposte nei negozi di via Einaudi, verranno abbinate delle cartoline che saranno donate ai clienti e ai visitatori della mostra.
La manifestazione che va sotto l’egida di “Buon Natale 2012”, coordinata da Roberto Vidali per conto dell’Associazione Juliet, è stata sostenuta dalla Camera di Commercio di Trieste e vede coinvolti i negozi: Ara e Stonefly, Vista Più, North Sail, Illyteca, Edicolè. Le opere rimarranno in situ fino al 20 gennaio 2013. Per ulteriori info: 329 2229124
La Finlandia di oggi nelle immagini di Stefan Bremer
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- Pubblicato Lunedì, 17 Dicembre 2012 09:30
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Cividale – Prosegue fino al 28 gennaio la mostra “There is Something Strange in Finland” di Stefan Bremer, uno dei maggiori fotografi finnici. “Il Bello, l’Assurdo, il Bizzarro della terra finnica nelle immagini di un grande fotografo” è il sottotitolo esplicativo della mostra “There is Something Strange in Finland”, inaugurata venerdì 14 dicembre al Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli, con una raccolta di 25 foto del grande fotografo.
Le immagini di Bremer ritraggono la Finlandia odierna in scatti sospesi fra il comico, il lirico e lo stralunato: scenari naturali e sociali, oggetti, volti, artisti, corpi sorpresi dall’obiettivo del fotografo nei quali la sensibilità dell’artista ha colto rimandi alla condizione attuale dell’uomo finnico, al suo spazio esistenziale, ai suoi paesaggi interiori. Bremer, che ha al suo attivo numerose personali in Europa e negli Stati Uniti, si è tuffato spesso nel mondo dei giovani, testimoniando il nihilismo ma anche l’ottimismo nel futuro di una generazione - ricerca questa approfondita in una delle sue più fortunate mostre, Helsinki by night. Ha osservato la morale dei politici e più in generale l'assenza di morali; ha messo al centro temi elitari come la musica da camera, la danza e il teatro, insieme ad altri fortemente populistici.
La mostra fotografica rappresenta un momento d’incontro con la Finlandia, con cui il Friuli Venezia Giulia attraverso l’Associazione Gaggia ha intessuto negli ultimi anni un intenso rapporto di scambio e di collaborazione, prima con il festival Finlandia (2010), organizzato in sinergia con altre importanti realtà culturali della regione come vicino/lontano e lo stesso Museo Archeologico Nazionale, e successivamente con il convegno internazionale Kalevala (2011). La terra finnica tornerà protagonista di Highlights il 28 e 29 gennaio nei due concertiin collaborazione con il Chamber Music Festival di Kuhmo che porteranno in Friuli alcuni dei migliori archi della grande scuola musicale finlandese, fra le più celebrate al mondo. Ancora, sabato 9 febbraio, con la proiezione – che sarà impreziosita dalla presentazione del prof. Juha Pentikäinen, carismatico esperto di sciamanesimo siberiano –, del docu-fiction Les Feux arctiques (I fuochi artici), sull’avventurosa spedizione in Lapponia del 1838-1839 di un gruppo di esploratori francesi.
Tale mostra è organizzata nell’ambito di Highlights 2002/2012, il festival con cui l’Associazione Musicale Sergio Gaggia di Cividale celebra il suo primo brillante decennio di attività con “variazioni” sui temi più significativi sin qui sviluppati.
L’esposizione resterà aperta fino al 28 gennaio 2013 (orari: 8.30-19, lunedì 9-13.30).
Si inaugura il 15 dicembre a Villa Manin la mostra dedicata a Giovanni Battista Tiepolo
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- Pubblicato Venerdì, 14 Dicembre 2012 08:43
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Codroipo (Ud) - Dal 15 dicembre al 7 aprile, presso la fastosa dimora dell'ultimo Doge di Venezia, la scenografica Villa Manin di Passariano, sono esposti dipinti sacri e profani di Giovanni Battista Tiepolo (1696-1770), provenienti da prestigiosi musei europei e americani e da luoghi di culto, per illustrarne il percorso artistico dalle prime esperienze fino alle imprese della tarda maturità che lo confermano pittore di prima grandezza.
Tele, talvolta di eccezionale dimensione, affiancate dai bozzetti preparatori utili per la valutazione delle doti inventive e della capacità tecnica, dipinti restaurati per l'occasione, eleganti disegni, in una mostra che coniuga belleza e rigore scientifico.
Un evento, quello affidato alle cure di Giuseppe Bergamini, Alberto Craievich e Filippo Pedrocco, programmato da quattro anni e accuratamente preparato, molto atteso anche a livello internazionale e di imponente impegno organizzativo per numero e qualità delle opere esposte.
La straordinaria esposizione trova compimento nella visita al Palazzo patriarcale di Udine, ora Museo Diocesano, ove il giovane Tiepolo, a partire dal 1726, affrescò il soffitto dello Scalone d'onore, la Galleria degli Ospiti, la Sala Rossa e la Sala del Trono, e a Trieste, al Civico Museo Sartorio, che custodisce oltre 250 suoi disegni.
La mostra segue di una generazione (esattamente 41 anni) quella che la Villa udinese propose nel 1971 in occasione dei duecento anni dalla morte del pittore e destinata a segnare il punto di svolta nella sua fortuna critica.
Ora l'Azienda Speciale villa Manin e la Regione Friuli Venezia Giulia realizzano in quella stessa sede un'esposizione monografica in grado di attraversare l'intera complessa parabola artistica del pittore: una mostra di grande impegno che anche alla luce dei numerosi studi susseguitisi da allora consente oggi una valutazione più ampia e approfondita del Tiepolo.
Se ne documenta l'evoluzione stilistica, con l'individuazione di alcuni momenti chiave del rapporto del Tiepolo con i suoi mecenati. Accanto all'esame dei singoli dipinti vengono quindi ricordati i maggiori committenti e gli intellettuali - come Scipione Maffei, Francesco Algarotti, i cugini Zanetti - che hanno seguito l'artista fin dagli esordi, influendo sulla sua formazione culturale.
Impegnativi restauri promossi proprio in occasione della mostra permettono inoltre di accostarsi ad opere difficilmente visibili per la loro ubicazione o che hanno rischiato di essere compromesse da recenti, traumatici, avvenimenti.
Vengono esposti anche dipinti di straordinaria dimensione, poiché per esplicita dichiarazione dell'artista "Li pittori devono procurare di riuscire nelle opere grandi [...] quindi la mente del Pittore deve sempre tendere al Sublime, all'Eroico, alla Perfezione".
In alcuni casi il complesso lavoro preparatorio, dai disegni al bozzetto all'opera finita, presentato nel dettaglio, introduce in modo coinvolgente il visitatore nel magico mondo tiepolesco.
Servizio informazioni e prenotazioni:
Call Center Villa Manin tel. +39.0432 821210 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.villamanin-eventi.it
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