“Déjà vu!” allo spazio espositivo EContemporary
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- Categoria: Arte
- Pubblicato Giovedì, 18 Luglio 2013 13:57
- Scritto da serenella dorigo
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Trieste – Si inaugura oggi giovedì 18 luglio alle ore 19 la mostra collettiva "Déjà vu!” dedicata al dialogo tra materia e tridimensionalità attraverso opere scultoree e di mosaico contemporaneo di una selezione di artisti promossi dalla galleria.
Gli artisti che si confronteranno in questa esposizione sono, per estrazione e provenienza, molto diversi nella loro espressione artistica, ma tutti accomunati dalla spinta verso la lavorazione manuale della materia.
Questo dialogo avverrà tra: le installazioni di materiale di riciclo di Luigi Merola di Trieste, alcune sculture in creta e in legno di Paolo Polenghi sempre di Trieste, le pergamene di Stefano Graziano di Carrara, mentre per il mosaico contemporaneo saranno presenti Mohamed Chabarik , Aleppo-Siria, Laura Carraro Venezia, Marzia Truant di Pordenone e Valentina Rossi di Udine, con la partecipazione straordinaria del fotografo Nanni Spano di Trieste.
Spazio Espositivo EContemporary(Elena Canntori) via Crispi,28 Trieste. La galleria resta aperta dalle ore 17.00 alle 20 o su appuntamento. Sito: www.elenacantori.com.
“Incisori Insieme Trieste 2”: omaggio a Furio De Denaro
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- Pubblicato Martedì, 09 Luglio 2013 14:02
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Trieste - La Sala Veruda di Palazzo Costanzi ospita i lavori recenti degli allievi delle due Scuole di incisione operanti a Trieste, in una rassegna intitolata “Incisori Insieme Due” e idealmente dedicata all’artista Furio De Denaro, recentemente scomparso.
“La Rassegna non evidenzia né un’unità di linguaggio, né un’uniformità tecnica, ma si presenta come un’articolata, suggestiva e motivata varietà di esiti formali e modi operativi. E questo è il pregio dell’esposizione e la conferma che ci sono ancora artisti che scelgono la strada difficile e impegnativa dell’incisione per verificare la tenuta formale del proprio linguaggio visivo. In effetti, oggi come oggi, nell’era digitale, può apparire quasi controcorrente quel gesto incisorio che nasce esclusivamente dall’apprendimento, dal mestiere, dai mille segreti pratici imprescindibili affinché il prodotto della creazione sia portatore di una valenza artistica. Invece l’arte calcografica mantiene un’interessante attualità, magari dopo aver messo un po’ da parte l’ambito strettamente riproduttivo, concentrandosi invece sull’interpretazione delle qualità grafiche, sulle possibili soluzioni cromatiche e sulle valenze dinamiche: scrivendo in questo modo pagine nuove in quel vocabolario artistico che già riconosce - storicamente - all’arte incisoria un ruolo importante per l’affermazione del Rinascimento attraverso il contributo che la riproduzione delle immagini a stampa ha offerto alla diffusione della cultura figurativa”, come ricorda l’editore Franco Rosso.
Giuseppe Zigaina alcuni anni fa diceva che incidere una lastra è come scavare nella memoria: si ritrovano dei fili sparsi, delle radici affioranti da epoche lontane, ma poi, a volte, si possono raccogliere, ricollegarle, trasformandole in un circuito che dà coscienza di qualche cosa che inizialmente sembrava indecifrabile e che, posta in una nuova correlazione, acquista significanza. Una metafora istruttiva e attuale: anche per chi gestisce la politica culturale della città, soprattutto se intende rivolgere al mondo artistico un impegno non limitato alla funzione passiva, ma dedicato ad introdurre un pubblico più vasto alla partecipazione attiva, alla conoscenza attraverso la pratica, questo è l’intento, ma non solo, della mostra che resterà aperta fino al 15 luglio con orario festivo e feriale dalle ore 10-13 alle 17.30-20.
Luci e ombre tra pittura e interior design. Un'artista veneta all'Ex Lavatoio di Trieste.
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- Pubblicato Lunedì, 01 Luglio 2013 22:05
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Trieste – Il Museo dell’Ex Lavatoio di San Giacomo conferma il suo ruolo trainante nel campo dell’arte visiva, oltre che in quello letterario, intrecciati in un calendario ricco di eventi.
Per le arti figurative, è stata inaugurata oggi alle 18.30 la mostra “Giochi di luce” di Elisabetta Braghetto, pittrice e interior designer originaria di Padova e veneziana d’adozione..
Braghetto scopre proprio a Venezia, dove frequenta la facoltà di architettura e dove ora vive e lavora, la sua passione per la pittura. In seguito consolida il suo interesse laureandosi in Storia dell’Arte e lavorando nel settore dell’arredamento e dell’interior design.
A Trieste presenta una serie di lavori che a prima vista possono apparire essenzialmente decorativi, ma in realtà la sua non è una pittura superficiale. Le stoffe di lino che impiega lasciano trasparire dal loro interno una luminosità che crea volumi in un gioco di luci e ombre, di colore e non colore.
E appunto come “Giochi di Luce” l’artista ci presenta le sue opere. Ma è un gioco ‘serio’, il suo, quel gioco che, ricordando Winnicot, è un fattore “naturale e universale” e come tale rappresenta innanzitutto una relazione profonda con sé stessi che porta alla comunicazione con gli altri e alla crescita personale nell’appropriarsi di una vera e propria capacità di creazione ‘magica’. Poiché è proprio in questo potere di creare, nell’Arte, che l’individuo scopre il sé e con il ‘gioco’ riesce a comunicarlo.
“E’questa l’intrinseca bellezza e il profondo messaggio delle opere di Elisabetta.” (Rita Marizza)
La mostra sarà visitabile sino all’11 luglio con i seguenti orari:
dal lunedì al venerdì 16.00-19.00.
Sabato e domenica 10.00-12.00/16.00-19.00
Ex Lavatoio di San Giacomo, via San Giacomo In Monte 9.
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