“Incisori Insieme Trieste 2”: omaggio a Furio De Denaro
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- Categoria: Arte
- Pubblicato Martedì, 09 Luglio 2013 14:02
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Trieste - La Sala Veruda di Palazzo Costanzi ospita i lavori recenti degli allievi delle due Scuole di incisione operanti a Trieste, in una rassegna intitolata “Incisori Insieme Due” e idealmente dedicata all’artista Furio De Denaro, recentemente scomparso.
“La Rassegna non evidenzia né un’unità di linguaggio, né un’uniformità tecnica, ma si presenta come un’articolata, suggestiva e motivata varietà di esiti formali e modi operativi. E questo è il pregio dell’esposizione e la conferma che ci sono ancora artisti che scelgono la strada difficile e impegnativa dell’incisione per verificare la tenuta formale del proprio linguaggio visivo. In effetti, oggi come oggi, nell’era digitale, può apparire quasi controcorrente quel gesto incisorio che nasce esclusivamente dall’apprendimento, dal mestiere, dai mille segreti pratici imprescindibili affinché il prodotto della creazione sia portatore di una valenza artistica. Invece l’arte calcografica mantiene un’interessante attualità, magari dopo aver messo un po’ da parte l’ambito strettamente riproduttivo, concentrandosi invece sull’interpretazione delle qualità grafiche, sulle possibili soluzioni cromatiche e sulle valenze dinamiche: scrivendo in questo modo pagine nuove in quel vocabolario artistico che già riconosce - storicamente - all’arte incisoria un ruolo importante per l’affermazione del Rinascimento attraverso il contributo che la riproduzione delle immagini a stampa ha offerto alla diffusione della cultura figurativa”, come ricorda l’editore Franco Rosso.
Giuseppe Zigaina alcuni anni fa diceva che incidere una lastra è come scavare nella memoria: si ritrovano dei fili sparsi, delle radici affioranti da epoche lontane, ma poi, a volte, si possono raccogliere, ricollegarle, trasformandole in un circuito che dà coscienza di qualche cosa che inizialmente sembrava indecifrabile e che, posta in una nuova correlazione, acquista significanza. Una metafora istruttiva e attuale: anche per chi gestisce la politica culturale della città, soprattutto se intende rivolgere al mondo artistico un impegno non limitato alla funzione passiva, ma dedicato ad introdurre un pubblico più vasto alla partecipazione attiva, alla conoscenza attraverso la pratica, questo è l’intento, ma non solo, della mostra che resterà aperta fino al 15 luglio con orario festivo e feriale dalle ore 10-13 alle 17.30-20.