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Gio09192024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

“Regola e caso”: personale di Fabio Fonda

“Regola e caso” personale di Fabio Fonda

Trieste – Attività intensa per l’associazione Jiuliet che inaugura un’altra mostra, la terza in questa settimana, dedicata all’artista Fabio Fonda, domani venerdì 7 giugno dalle ore 18.00 alle ore 21, nella sede affascinante dell’Impresa Sociale “Ad Formandum”, in via Ginnastica 72.

La mostra, presentata da Serena Mizzan, si compone di venti opere di grandi e piccole dimensioni che rimescolano, per mezzo di un impianto decorativo e coloratissimo, pezzi di storia dell’arte moderna, segni/scrittura ed effetti materici, il tutto con grandi risvolti decorativi, con molta libertà e senza per questo giungere alla ripetizione del modulo o alla sequenza ripetuta.

Fonda è un pittore digitale, se così si può dire, nel senso che pennello e tavoletta virtuale sono un momento, importante, della sua ricerca. Nel suo lavoro, la scoperta delle possibilità espressive offerte dalla tecnica digitale è stata progressiva ma rapida. Non poteva essere diversamente.  I tempi dell’innovazione non conoscono pause, al massimo possono produrre ripensamenti.

In queste opere di Fabio Fonda è tipica la prassi di vivere il pennello digitale come una coperta del mondo, nel senso che tutto può diventare segno, assumendo dentro di sé le infinite possibilità di trasformazione grafica e coloristica offerte dal computer: elaborazioni che partono da vecchie opere o da immagini fotografiche scannerizzate, per arrivare alla gestualità libera, ampia ed espressiva sulla tavolozza digitale a ventuno pollici, quasi in un ritorno di fiamma per una formazione giovanile intrisa di opere in odore di Kandinsky e Pollock.

Trentadue sue opere sono state collocate, in collaborazione con l’architetto Ana Jokic, a decorazione dei sedici appartamenti dell’albergo Palace Suite di via Dante, a Trieste. La sua ultima mostra si è tenuta, a Trieste, l’anno scorso, presso la Sala Comunale di piazza Unità.

La mostra è stata realizzata in collaborazione con Cheni & Tutta immobiliare e sarà  visitabile fino al 30 agosto, da lunedì a giovedì dalle ore 17 alle 20. Per ulteriori info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  335 264611.

“Uno + uno” con Elisabetta Bacci e Oliver Indri all’Itis

“Uno + uno” con Elisabetta Bacci e Oliver Indri all’Itis

Trieste - All’interno del progetto “Uno + uno”, giovedì 6 giugno alle ore 18.00 all’Itis di via Pascoli, si inaugura una doppia mostra con le tele dipinte di Elisabetta Bacci messe a confronto e in dialogo con le carte e tele di Oliver Indri.

Nelle opere di Elisabetta Bacci, come sottolinea Vidali curatore della mostra, “Non troviamo veri aneddoti o spunti di tipo naturalistico, tanto è vero che si può parlare di paesaggio solo se la parola viene virgoletta: poche righe essenziali a far da tracciato prospettico verso un orizzonte lontano non possono ritenersi chiave descrittiva, mentre il colore ha il sopravvento sull’intera estensione della tela:  striature e accostamenti di pigmento che rinviano a una poetica intimista e che trova  le sue radici nella poetica di Goethe e Steiner.

L’autrice Elisabetta Bacci ricorda che: “Occorre cercare un rapporto interiore fra tutto quello che viene creato nel nostro ambito, in quanto a forme e colori, e le conoscenze spirituali che commuovono la nostra mente nella sua più profonda interiorità e vivono nella profondità del nostro essere”, perché si tratta di percezioni che non si percepiscono nell’iterazione dei cinque sensi, ma unicamente all’interno della mente, quando l’uomo si impone il silenzio per accogliere visioni e riflessi interiori.

Lo spazio si ha la sensazione che venga rappresentato in maniera fluttuante, come fonte di energia, in un rapporto continuo tra fattore di “visibilità” e di “invisibilità”.

Oliver Indri, ribadisce Vidali “autore che spesso combina pittura, disegno e video, usa dei colori brillanti e un’estetica ironica per rappresentare una visione esistenziale dell’assurdo nella condizione umana e il carattere depredatore e selvaggio della Natura in sé. In questa occasione, presenta il progetto dal titolo “Bestiario XIII 2013”, con il quale vuole creare un parallelismo tra la natura umana e quella animale prendendo come riferimento il mondo medievale.

Si tratta di un mondo dove l’aspetto visionario si incontra con le tinte intense di un calore cromatico davvero portato all’ennesima potenza”.

Nella serata inaugurale il brindisi sarà offerto dall’Azienda Agricola Škerk. La mostra è stata realizzata con il concorso dell’Associazione Juliet, e in collaborazione con Sara residence. La data di chiusura è prevista per il 30 novembre. Orario di visita: da lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30. Per ulteriori info:  335 264611.

Il convegno “A proposito di pittura” introduce la mostra collettiva “Cinque singolarità”

Il convegno  “A proposito di pittura” introduce  la mostra collettiva “Cinque singolarità”

Trieste - Martedì 4 giugno alle ore 18.30 si terrà il convegno “A proposito di pittura”, relatori Antonio Cattaruzza e Roberto Vidali  presso il Centro Direzionale di Trieste della Banca di Credito Cooperativo di Staranzano. A seguire l’apertura della mostra con le opere di Elisabetta Bacci, Bonomo Faita, Aldo Damioli, Antonio Sofianopulo, Luigi Tolotti, cinque autori scelti da Roberto Vidali, curatore di questa rassegna nonché direttore esecutivo dell’Associazione Juliet.  L’intervento di Antonio Cattaruzza, dal titolo “A proposito di trasgressione” si incentrerà sul fenomeno Cattelan, ovvero sulla singolarità di un evento che diviene storia in controtendenza, mentre Roberto Vidali chiuderà la serata con un breve commento sugli autori proposti.

Il filo tematico di questa mostra è quello del paesaggio, tema segnato da testimonianze e tappe fondamentali, che appartengono a tutta la corrente realista dell’Ottocento europeo. Ma il paesaggio di questi autori non è di tipo retinico, non è di tipo realistico, sebbene fondamentalmente configurato con modalità riconoscibili.

Frase sintomatica è quella di William Blake che qui si riporta: “Vedo ogni cosa che dipingo in Questo Mondo, però non tutti vedono così… L’albero che commuove alcuni fino a lacrime di gioia è agli occhi degli altri soltanto una Cosa verde che sta sulla Strada”. In questa ottica verrà illustrato durante il convegno la tematica in discussione. E c’è da esser sicuri che non uno degli artisti oggi in mostra avrebbe difficoltà a sottoscrivere queste parole, a riconoscere l’essenza del pensiero del grande visionario inglese, ossia l’affermazione della non comune misura che divide la capacità di vedere di ogni artista da quella di noi tutti. Come dire: il sentimento o un percorso di conoscenza sono valenze ulteriori o da aggiungere al piano del retinico. Proprio per questo, sarebbe riduttivo circoscrivere tali parole all’ambito naturale, così l’idea di paesaggio non può che andare oltre a questo primo gradino, e poco importa che si parli oggi di paesaggio industriale, di paesaggio urbano, di paesaggio umano, analitico o sintetico. Ciò che rimane fondamentale è il ritorno di un’immagine che permette un rapporto, un confronto, una lettura e un dialogo - prima tra il soggetto e l’artista, quindi tra l’opera e lo spettatore. Così, nel confrontare le opere di questi cinque autori, ricorda Vidali “Faremo bene a ricordare le parole di Blake e ad essere pronti a sgranare gli occhi per entrare in spazi improbabili eppure reali, in atmosfere apparentemente estranee, ma che sono lì proprio per darci la possibilità di vedere di nuovo e di più, in modo che, negli anni a venire, altre tessere si aggiungano a questo mosaico di sorprese”.

L’evento nasce dalla collaborazione della Banca stessa e Juliet, associazione nota per le importanti iniziative nell’ambito dell’arte contemporanea. Sede espositiva al n. 20 di via Roma al I piano.

Il rinfresco del vernissage sarà offerto dall’Azienda agricola Sandi Škerk. La chiusura della mostra è prevista per il 31 luglio; orario di visita da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 12.00. Per ulteriori info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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