Luka Širok e “l’art brut”
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- Categoria: Arte
- Pubblicato Giovedì, 23 Maggio 2013 08:57
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Trieste – S’inaugura venerdì 24 maggio alle ore 18 la mostra di Luka Širok, allo spazio espositivo Gary Lee Studio, in androna campo Marzio 9/c
Le dieci tele di grandi dimensioni, illustrano il lavoro di Luka Širok, classe 1982, che poggia su due pilastri inconfutabili. Il primo è che il collage sia la tecnica più rivoluzionaria messa in campo nel corso del Novecento: una tecnica che ha dato vita a multiformi esperienze materiche: dai primi vagiti cubisti fino ai rilievi e agli assemblaggi di stampo “popular”; il secondo si richiama alla poetica dell’art brut ovvero alla poetica dell’inglobamento che rende plausibile l’uso di qualsiasi segno e di qualsiasi accostamento. Usando questo secondo punto di vista, l’uniformità del linguaggio è venuta a cadere, per favorire piuttosto una parità dei linguaggi.
Questa specie di onda stratificata è la cifra stilistica di questo autore, tanto da divenire la sua più significativa e passionale adesione al mondo contemporaneo. È ovvio che siamo in presenza di una pittura della passione e non della ragione: non illuministica descrizione del mondo ma partecipazione sentimentale. Qui siamo di fronte a una pittura che parte dall’istinto e si muove lungo il canale del segno, un segno talvolta sofferente, deformato, conglobato all’interno di altri segni. Per dirla con le parole di Kristian Sturi: “Le tele appaiono come mappe dove è possibile scorgere ogni ripensamento, e dove ogni singola ricerca affiora tramite la pittura di uno scorrimento di segni e rilievi”.
La mostra, curata dall’Associazione Juliet, chiuderà il 10 agosto, orario di visita: da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle 17.00. Ulteriori info: 340 7991011.