Marco Stulle, il suo segno indelebile ricordato nella mostra "Typos". Intervista a Sara Stulle
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- Categoria: Arte
- Pubblicato Domenica, 23 Giugno 2013 17:41
- Scritto da Serenella Dorigo
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Trieste – È stata inaugurata domenica scorsa alla Stazione Rogers “Typos Marco Stulle 1972-2013” mostra-evento, visitabile fino al 25 giugno dalle 16 alle 24, realizzata in memoria del grafico e fotografo triestino Marco Stulle, prematuramente scomparso lo scorso gennaio. La mostra ha preso forma grazie alla neonata ed omonima associazione che con il contributo di familiari, amici, colleghi fotografi, grafici e giornalisti, ha voluto offrire anche alla cittadinanza la possibilità di entrare in contatto con i migliori lavori del giovane designer.
Molte delle opere di Marco sono estremamente consuete alla maggior parte dei triestini perché i suoi loghi, le sue locandine, le sue grafiche, hanno accompagnato ed accompagnano la vita quotidiana dei cittadini di Trieste. La mostra è l’occasione per poter ritrovare ed analizzare sotto una luce diversa i recenti lavori di Marco.
Abbiamo dialogato con Sara Stulle, sorella del grafico scomparso, ideatrice e promotrice di questa mostra-evento.
Perchè hai voluto questa mostra?
Volevo ricordare mio fratello con un evento culturale e con una festa aperta a tutti, non con una commemorazione. Volevo che la città, che molto spesso ha visto i suoi lavori senza sapere che erano i suoi, potesse dare un nome ai marchi e alle immagini che ha visto sui muri della città o magari su una borsa di un negozio. Sai, spesso, il nome del grafico rimane un po' nell'ombra e io, che ho lavorato con lui, so quanta passione, ma anche quanto metodo ha sempre messo in quello che faceva. E ho voluto che sia la mostra, che il concerto con il buffet, che gli incontri, fossero aperti a tutti e totalmente gratuiti perché così avremmo fatto se Marco fosse stato in vita. Non abbiamo mai amato le elite. Non ne facciamo parte e non ci piacciono.
Da questa esposizione, omaggio affettuoso a tuo fratello, emerge la figura di Marco e resta impressa la sua impronta grafica ed umana anche a chi non l ha conosciuto. Sei d'accordo?
Spero proprio di sì, la mia idea era proprio quella di dare un'immagine di lui a tutto tondo: grafico e uomo di valore. Spero di averlo fatto...
Credi che tuo fratello si sarebbe riconosciuto o scherzando ti avrebbe detto...?
Io e mio fratello avevamo un rapporto molto stretto, eravamo grandi confidenti oltre che soci e ci conoscevamo molto bene. So bene cosa avrebbe voluto. So che si sarebbe riconosciuto, ma so anche che mi avrebbe rimproverato per non aver fatto ristampare immediatamente quei poster promozionali TYPOS venuti con una piccola sbavatura!
A chi vuoi dire grazie delle persone che ti hanno sostenuto nel realizzarla?
La lista sarebbe lunghissima, in effetti. Mio marito si è fatto in quattro. I soci fondatori dell'associazione, anche cari amici, hanno fatto le ore piccole più di qualche sera, trascurando la famiglia, per riuscire a fare tutto come l'averbbe voluto Marco. Roberto Cosolini, che per me e Marco ha sempre una buona parola. Le mie amiche più strette che nel momento del bisogno sono comparse a sorpresa per risolvere il caos dell'ultimo minuto, gli sponsor che sono tutti stati nostri clienti...
Hai costituito anche l’associazione omonima con quali intenti e di cosa si occuperà?
L'intento è quello di realizzare ogni anno un evento sui temi della grafica, del design e della fotografia. Magari spingendoci anche fuori dall'italia e portando aria nuova a Trieste. Oppure un premio per giovani grafici. Tutto dipende da cosa le nostre finanze ci consentiranno di fare.
Progetti futuri?
Un milione. Ambiziosi. Forse troppo, ma in questo momento, nonostante la ovvia difficoltà emotiva, mi sembra di avere le forze di tutti e due. Devo dire che, nella vita e nel lavoro, Marco ha sempre sopperito alle mie mancanze, alle mie timidezze e alle mie difficoltà. Capiva al volo se c'era qualcosa che mi metteva a disagio o se non mi sentivo di fare qualcosa e, senza dire una parola, la faceva lui per tutti e due. Ora tocca a me esserci per entrambi. Vedremo cosa riusciremo a fare, ma se Trieste diventasse anche "città della grafica" oltre che della scienza non mi dispiacerebbe...
Nella giornata di martedì 25 giugno alle ore 19 avrà luogo l’incontro dedicato alla grafica della scienza.
Il designer Roberto Duse assieme ad Andrea Vacchi, primo direttore di “Assimetrie”, racconteranno come un progetto grafico articolato, realizzato sulla base dello studio del target, possa rendere più efficace la comunicazione, sempre difficile, degli argomenti scientifici ai giovani.
Vacchi e Duse metteranno a disposizione di tutti gli appassionati del settore, ma anche e soprattutto dei giovani designer, gli originali studi e ricerche di Marco, affinché diventino materiale prezioso dal quale attingere. Luogo dell’incontro la stazione Rogers, Riva Grumula,14.