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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Continua la mostra Low Tone nel foyer del teatro Verdi di Pordenone.

Continua la mostra Low Tone nel foyer  del  teatro Verdi di Pordenone.

Pordenone - Dai volti inconfondibili di Marcel Marceau e Lindsay Kemp, alla perfezione dei gesti di Carolyn Carlson, i Momix, il mistero del teatro Kabùki, i corpi scolpiti del Tokio Ballet sono alcune delle foto che compongono la mostra Low Tone, che rimarrà aperta fino al 18 dicembre nel Teatro Verdi di Pordenone.

Una quarantina di opere fotografiche del fotografo internazionale Vasco Ascolini molte conservate al Metropolitan Museum e al Moma, che, utilizzando una particolare tecnica del bianco e nero, ritraggonograndi protagonisti del teatro mondiale degli anni ‘ 70 e ’80.

Con l’apertura di questa esposizione, il Comunale ha inaugurato lo spazio fotografico per la stagione 2013-2014 e dato il via al nuovo progetto Photoinscena avviato dal Teatro con la “regia” di Italo Zannier, friulano illustre, uno dei padri della fotografia in Italia, in partnership con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, che ha inserito il progetto nel suo percorso didattico, con il sostegno di Graphistudio e della casa editrice Terra Ferma.

La mostra ha anche dato il la, seppur in fase ancora sperimentale, alla stagione dei “foyer aperti”, nuovo passo nella politica di un teatro sempre più rivolto alla città, al territorio e alle sue eccellenze culturali. Secondo un calendario che sarà presto definito, alcuni giorni alla settimana il Teatro sarà aperto al pubblico anche durante il pomeriggio e, oltre alle mostre, nei suoi foyer proporrà appuntamenti sempre diversi (fra poesia, libri, cinema, musica),con ingresso libero.

Info: www.comunalegiuseppeverdi.it. 0434 247624

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La prima mostra in Italia dell'artista tessile Jagoda Buić celebra l'ingresso della Croazia nell'UE

La prima mostra in Italia dell'artista tessile Jagoda Buić celebra l'ingresso della Croazia nell'UE

Trieste - Dal 19 ottobre 2013 al 6 gennaio 2014 i prestigiosi spazi del Museo Revoltella a Trieste presentano per la prima volta in Italia una rassegna completa dedicata a Jagoda Buić, scenografa, costumista, regista ma prima di tutto artista di fama internazionale, le cui opere si trovano in alcuni dei Musei più importanti del mondo come il Metropolitan di New York, il Musée d'art moderne de la Ville de Paris, il Museo d'Arte Moderna di Zagabria, lo Stedelijk di Amsterdam, per citarne solo alcuni.

La mostra è stata presentata il 18 ottobre dalla direttrice del Museo Revoltella, Maria Masau Dan, e dall'assessore alla Cultura del Comune di Trieste, Franco Miracco. L'evento è uno dei fiori all'occhiello tra le iniziative del Comune di Trieste per celebrare l'entrata della Croazia nell'Unione Europea.

Ad illustrare le opere dell'artista tessile Jagoda Buić, gli scrittori Predrag Matvejevic e Tonko Maroevic, il critico d'arte Luciano Caramel, Miroslav Gašparović, direttore del Museo dell’arte e dell’artigianato di Zagabria.

Come ha spiegato Gašparović, “la mostra al Museo Revoltella di Trieste è la prima presentazione completa di questa grande artista croata di fama mondiale al pubblico italiano".

La mostra include tutti i segmenti del suo lavoro: arte tessile, arazzi, sartoria teatrale, scenografia, video, fino alle opere su carta fatte negli ultimi anni che assumono, accanto al lavoro teatrale e all’arazzo, un posto speciale nell’insieme della sua opera.

L’itinerario della mostra si svolge e si intreccia negli spazi del V° e del VI° piano del Museo Revoltella dove una serie di grandiose installazioni ambientali “tessili” si alternano alle opere costruite in carta.

Arte tessile


Il profondo legame dell’artista con il teatro risulta evidente dall’effetto scenografico che riesce ad ottenere attraverso la disposizione dei suoi lavori: figure, colonne, volumi, pannelli, forme spesso ispirate al mare che, sempre, dialogano o interagiscono drammaticamente con lo spazio che le accoglie.

Nelle opere tessili della Buić, realizzate con materiali unici quali gomene, crine, iuta, lino, trecce, filacci si ritrovano, intatte, la forza e la “sapienza” della sua terra di mare, aspra e tormentata, ricca di storia e di bellezza.


Arte tessile

“Eros und Thanatos” la mostra collettiva nell'emporio dell'arte Liberarti

“Eros und Thanatos” la mostra collettiva  nell'emporio dell'arte  Liberarti

Trieste -Eros und Thanatos,è il titolo della prossima mostra che si inaugurerà, venerdì 18 ottobre alle ore 19.30, all’emporio dell’arte Liberarti in piazza Barbacan a Trieste. Dalla piccola anche se meravigliosa realtà privata della gravidanza, è nato il filo sottile che terrà insieme questa mostra per dare risalto ai contenuti  vita e morte, amore, erotismo, odio, vanità, pudore le tante facce della medaglia, il negativo e il positivo di un concetto, di un'immagine.

Artisti presenti:ceramiche Bojana Atlija; pittura e disegni, Saturno Buttò;  disegni e stampe, Ivana Ivkovic; fotografie, Sarah Saudek; stampe di Takato Yamamoto, piccola collezione Liberarti; fotografie, Sandrine Zondervan.

Curatrice e testi: María Sánchez Puyade

 

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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