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Giuria popolare cercasi per “Carnia Food Design”
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- Pubblicato Domenica, 07 Dicembre 2014 12:55
Tolmezzo (Ud)– Carnia Food Design è sinonimo di tradizione e innovazione, quindi la rete avviata fra produttori e ristoratori del comprensorio carnico non poteva non fare rima anche con ‘social network’.
E infatti facebook è stato la vera colonna visiva, sonora e ‘partecipata’ di tutte le fasi in cui si è articolato il progetto organizzato da Cramars, con la collaborazione di Euroleader nell’ambito del PSR – Programma di Sviluppo Rurale della Regione autonoma FVG 2007 – 2013, e con il coordinamento scientifico di Slow Food Friuli Venezia Giulia. Sul profilo fb di Coop Cramars i piatti realizzati in occasione dei quattro contest, così come gli insegnamenti appresi nei quattro laboratori delle scorse settimane, sono stati visti, condivisi, commentati e ‘personalizzati’.
Ed è quindi da facebook che sarà estratta la giuria popolare chiamata ad affiancare la Giuria tecnica per la proclamazione del Primo Menu di Carnia Food Design, con i 4 piatti vincitori“ del Premio all’Innovazione tradizionale gastronomica”, lunedì 15 dicembre al Centro turistico ed Ambientale di Aplis di Ovaro. La giuria popolare, composta da 5 rappresentanti, sarà estratta venerdì 12 dicembre fra tutti coloro che avranno cliccato il loro ‘like’ sul video di proclemazione dei 12 finalisti, postato nei giorni scorsi sulla pagina Cramars a questo indirizzo: https://www.facebook.com/pages/Cramars-Società-Cooperativa-Sociale/140588356011398 La Giuria popolare si esprimerà accanto a quella tecnica, di cui fanno parte Max Plett, presidente Regionale Slow Food, Giorgio Dri segreteria Regionale Slow Food,Diana Candusso referente per l’enogastronomia di Turismo FVG, Marino Corti fiduciario Condotta Slow Food “Gianni Cosetti”, Germano Pontoni presidente Unione Cuochi Fvg e Pietro Gortani esperto di agroalimentare
Quattro laboratori e quattro Contest, oltre un centinaio fra ristoratori e produttori per la prima volta in rete nel comprensorio carnico, dieci giurati tecnici e popolari, oltre un centinaio di partecipanti e dodici finalisti che si contenderanno l’ingresso nel primo Menu di Carnia Food Design 2014: questi i numeri di Carnia Food Design, che ha mappatocapillarmentele tipicità agroalimentari della Carnia, portando il comparto produttivo a fare rete in modo capillare e sistematico con la ristorazione, in un’unica filiera a km 0 con agroturismi, trattorie, ristoranti, hotel e strutture ricettive. Un vero “Carnianet” capace di valorizzare al meglio la cucina carnica sospesa fra tradizione e innovazione del gusto, e la sua fantasiosa stagionalità. Info: www.coopcramars.it
Al rush finale Carnia Food Design 2014
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- Pubblicato Mercoledì, 03 Dicembre 2014 08:40
Tolmezzo (Ud)– Quattro laboratori e quattro Contest, ristoratori e produttori per la prima volta in rete nel comprensorio carnico, dieci giurati tecnici e popolari, oltre un centinaio di partecipanti e dodici finalisti che si contenderanno l’ingresso nel primo Menu di Carnia Food Design 2014: questi i numeri della prima edizione del progetto avviato nei mesi scorsi dalla Cooperativa Cramars di Tolmezzo, sostenuto da Euroleader per il coordinamento scientifico di Slow Food Friuli Venezia Giulia. Cultura del cibo, fra tradizione e innovazione, fra amore per le radici ed estro creativo, sono al centro dell’iniziativa: per non dimenticare che la Carnia è il più grande giardino di Erbe spontanee delle Alpi.
Lunedì 15 dicembre, al Centro turistico ed Ambientale di Aplis di Ovaro sarà proclamato ufficialmente il Primo Menu di Carnia Food Design, con il conferimento del “Premio all’Innovazione tradizionale gastronomica” per i 4 piatti vincitori.
«La Carnia, e la sua filiera, come un grande parco agro-alimentare: un incrocio virtuoso fra produzione, distribuzione e ristorazione, a tutto vantaggio del turismo e della promozione del territorio. Questi i presupposti di Carnia Food Design – spiegano i promotori, Vanni Treu presidente Coop. Cramars e la curatrice Annalisa Bonfiglioli – Dai contest è emersa, viva e solida, la tradizione di stagionalità della cucina carnica, legata alle erbe di fine estate, alla zucca d’ottobre, ai frutti di bosco autunnali, a prodotti unici come la marcundela e la varhackara di Timau, il Formadi Frant, gli insaccati tipici di singole vallate. Tipicità, declinata però in chiave innovativa. Non a caso i contest di Carnia Food Design hanno viaggiato fortissimo in rete e sui social, che hanno documentato ogni fase registrando altissimi contatti e testimoniando a livello numerico il successo dell’operazione. Da Facebook deriverà la Giuria popolare che sarà scelta fra tutti i ‘like’ al video di proclamazione dei 12 finalisti postato ieri sul profilo Facebook di Cramars».
Cultura della stagionalità e conoscenza del territorio e delle sue risorse hanno infatti ispirato i 12 piatti finalisti a Comeglians: ricette firmate dagli “artisti” del gusto selezionati durante i contest di Carnia Food Design, aperti a chef, food blogger e appassionati della cucina.
I finalisti sono gli chef Mauro Scarabelli, noto freelance, e Amabile Dassi (Grand Hotel Gortani - Arta Terme) con la talentuosa Sara Silverio, “semplice” appassionata di cucina, per il contest legatoal primo piatto; gli chef Roberta Clapiz (Al Gan Trava di Lauco), Emanuele Monego (Stella d'oro Verzegnis) e Rita Lenisa (Borgo Poscolle - Cavazzo Carnico) per il contest del secondo; ancora gli chef Emanuele Monego e Rita Lenisa con Sara Silverio per il contest legato al dolce. Infine, per la categoria aperitivo e antipasto sono in finale gli chef Emanuele Monego, Alvio Fachin (Ristorazione Paolo Cignino - Tolmezzo) e Roberto Filaferro (Hotel Aplis - Ovaro).
Carnia Food Design aveva mappato capillarmente, nell’estate 2014, le tipicità agroalimentari della Carnia, portando il comparto produttivo a fare rete in modo capillare e sistematico con la ristorazione, in un’unica filiera a km 0 con agroturismi, trattorie, ristoranti, hotel e strutture ricettive. Un vero “Carnianet” capace di valorizzare al meglio la cucina carnica sospesa fra tradizione e innovazione del gusto, e la sua fantasiosa stagionalità.
Giuria tecnica composta da Max Plett (Slow Food FVG) Giorgio Dri (Slow Food Fvg), Diana Candusso (Referente per l’enogastronomia di Turismo FVG), Marino Corti (Fiduciario Condotta Slow Food “Gianni Cosetti”), Germano Pontoni (Presidente Unione Cuochi Fvg) e Pietro Gortani (esperto di agroalimentare).
La storia del Caffè: da ORO Caffè a Tavagnacco la presentazione del libro di Walter Filipputti
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- Pubblicato Martedì, 02 Dicembre 2014 16:54
- Scritto da Fabiana Dallavalle
Ieri a Tavagnacco, alla presenza di oltre 250 persone, si è tenuta la presentazione del libro “La storia del caffè”, la sesta Monografia Golosa del Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori scritta da Walter Filiputti in collaborazione con la torrefazione friulana specializzata nella selezione, tostatura e miscelatura dei migliori caffè del mondo, che ha colto l’occasione per festeggiare nella stessa serata anche i suoi primi cinque anni nella nuova sede.
Alla serata, presentata da Bettina Carniato, hanno preso parte anche cinque ristoratori appartenenti al Consorzio (Al Gallo, Al Paradiso, Costantini, Da Nando, Là di Moret) ognuno presente con una specialità culinaria salata al profumo di caffè che ha deliziato il palato dei presenti. “Dal 2009 ad oggi ci siamo impegnati ancora più a fondo nella promozione della cultura del caffè, ad esempio istituendo ‘La Scuola ORO Caffè’ e partecipando come soci fondatori alla costituzione del ‘Consorzio di tutela del caffè espresso Italiano tradizionale’. - commenta Chiara De Nipoti, Presidente del CDA, eccellente assaggiatrice di caffè, già sommelier, e stimata esperta nello scenario nazionale del settore. – “Grazie al lavoro svolto in collaborazione con Walter Filiputti, oggi possiamo dire di aver raggiunto un nuovo importante obiettivo che è quello di spiegare il delicato processo di lavorazione di questa preziosa bevanda.”
“La storia del caffè” racchiude 140 pagine di racconti, usanze e tradizioni riguardanti il caffè sotto ogni punto di vista. Walter Filiputti, Presidente del Consorzio FVG Via dei Sapori, commenta così: “Abbiamo scelto il caffè come protagonista di questa monografia perché il Friuli Venezia Giulia è direttamente coinvolto nella sua storia. Infatti, il porto di Trieste è stato per molto tempo il più importante d’Europa per i traffici legati al caffè ed ora si posiziona tra i primi tre d’Italia. Ed è proprio da qui che si è diffusa nella nostra Regione la passione per l’espresso e per tutte le attività ad esso legate.” Alla monografia hanno anche collaborato i “Magnifici 20 della ristorazione” del Consorzio FVG Via dei Sapori che hanno arricchito il volume con ricette salate dove il caffè – in grani, macinato o bevanda - si fa protagonista inserendosi anche in piatti della tradizione friulana con risultati davvero sorprendenti. Dopo il pane artigianale (per la difesa del quale sono scesi in campo mesi fa), ecco che la loro attenzione e il loro impegno a valorizzare quanto di meglio produce il Friuli si concentra ora sul caffè. “Noi siamo un gruppo di ristoranti che fa della cucina innovativa di territorio la propria bandiera. Attento ad ogni aspetto. L’espresso è uno di questi. - spiega Filiputti - Come non si può sbagliare il vino, così non è concesso fare errori sull’espresso, ché in quella tazzina sono racchiusi un mondo che ha dell’incredibile nonché una storia tutta Made in Italy. Infatti espresso - invenzione tutta italiana - nel mondo è sinonimo di qualità, di caffè italiano.
L’espresso è spesso l’ultima bevanda che si consuma a fine pasto e quindi ha il compito di confermare le bontà che si sono degustate fino a quel momento. Così i nostri “Magnifici 20” - come da ormai 13 anni ci definiscono – si sono sfidati sul loro campo preferito: in cucina. Mentre nella prima parte della Monografia c’è la storia del caffè, con tante notizie utili ed anche curiose, è nella seconda che gli chef entrano in scena con 20 inedite ricette dove il caffè – sia come bevanda sia in grani o macinato – diventa ingrediente originale e capace d’inserirsi, garbatamente, anche in piatti ispirati alla nostra tradizione.” Stefano Toppano, Presidente di ORO Caffè, conclude così: “Siamo davvero orgogliosi di aver partecipato alla realizzazione di questo importante progetto, un tributo ed un omaggio al caffè a cui pensavamo da tempo. Oltre al Consorzio FVG Via dei Sapori per il supporto, vogliamo ringraziare Filiputti, nostro grande amico e stimato professionista, per essere stato indispensabile artefice dell’impresa.”
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