"Gusti di frontiera" 2014, una festa del cibo senza confini. Fotogallery
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- Categoria: Cucina e vino
- Pubblicato Lunedì, 29 Settembre 2014 18:07
- Scritto da Timothy Dissegna
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Gorizia - Un intreccio di odori e aromi riempiva l'aria, ogni angolo delle strade piene di gente, mentre la musica a tutto volume faceva da colonna sonora a un'esplosione di colori. Questa è stata, ma non solo, la rassegna gastronomica "Gusti di frontiera", conclusasi domenica 28 settembre a Gorizia e che ha visto la partecipazione record di 400 mila persone: un fiume di gente che si è riversato nel capoluogo isontino.
L'undicesima edizione della tanto attesa manifestazione culinaria non ha certo lasciato a desiderare, anzi! Chioschi e bancarelle hanno letteralmente tappezzato Gorizia di cibo e mercanzie, attirando l'attenzione delle migliaia di curiosi e buongustai accorsi.
Da corso Italia a corso Verdi, passando per Piazza Vittoria e non solo, una carica di prelibatezze ha invaso ogni viuzza, ogni spazio possibile con il proprio aroma dal gusto internazionale: ecco alcuni scatti che raccontano la speciale atmosfera della manifestazione.
Perché cuochi e visitatori erano arrivati da tutto il mondo nella cittadina mitteleuropea, per scoprire ognuno una fetta di Terra sconosciuta. Dalle crépes olandesi alle bistecche argentine, senza dimenticare i formaggi sardi e le burrone austriache. Non si riusciva nemmeno a camminare per strada che si rischiava di andare a sbattere contro qualcuno, gli stand erano affollatissimi e tutt'intorno sentivi parlare decine di lingue diverse. File chilometriche separavano il pubblico dal cibo, ma l'attesa ripagava eccome...
La sera, poi, le note degli impianti stereo e dei concerti live erano protagoniste con i generi più diversi: dall'house al reggaton, passando per il metal! Giovani e meno, come in pellegrinaggio verso la prossima specialità tipica di chissà quale Paese (Francia? Germania? Brasile?), percorrevano le strade goriziane tra risate e sorrisi. I fast food saranno anche economici, ma una festa cosi non la trovi nell'Happy Meal.
(Testo di Timothy Dissegna; foto di Stefano Savini. Licenza CC: uso non commerciale, citare la fonte)