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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Sovraffollamento delle carceri: i radicali denunciano, la Regione sollecita il Ministero

Sovraffollamento delle carceri: i radicali denunciano, la Regione sollecita il Ministero

Pordenone - Il Friuli Venezia Giulia registra il più alto tasso di sovraffollamento nelle carceri italiane che a livello nazionale è del 119,4% e nella nostra regione arriva al 138,8%; peggio ci sono solo il Molise e la Puglia. A denunciarlo era stata, alcuni giorni fa, la sezione regionale del Movimento Radicali italiani.

Il 20 agosto è giunta la risposta della Presidente Debora Serracchiani e del vicepresidente Sergio Bolzonello, che hanno fatto sapere di aver sollecitato il Ministero per avviare l'apertura di una nuova Casa Circondariale a San Vito al Tagliamento.

Questi i dati in regione: dei 495 posti regolamentari, i posti effettivamente disponibili sono 436; occorre sottrarre, infatti, tutti quei posti inagibili per lavori in corso, ristrutturazioni, o chiusure per mancanza di personale che ammontano in totale a 59. Al 31 luglio 2014, nelle carceri del Friuli Venezia Giulia c’erano 605 detenuti in 436 posti con una carenza di 169 posti. Il tasso di sovraffollamento è del 138,8%.

Il sovraffollamento di circa il 140% è già di per sé drammatico, perché vuol dire che 140 detenuti devono spartirsi lo spazio di 100 posti. Ma le situazioni non sono uguali nelle varie carceri. Udine e Pordenone si conquistano il posto tra le peggiori carceri in Italia. Nella casa circondariale di Udine sono presenti 157 detenuti a fronte dei 93 disponibili con un tasso del 168,8% di sovraffollamento mentre Pordenone ospita 69 detenuti a fronte dei 43 disponibili con un tasso del 168,3%.

Per denunciare tale situazione gli esponenti del Movimento dei Radicali del Friuli Venezia Giulia avevano scritto un appello a Debora Serracchiani "affinché si occupi e preoccupi della situazione di violazione continuativa dei diritti umani negli istituti della nostra Regione: in queste ore. Marco Pannella, nonostante stia sottoponendosi alla cura per due tumori - al polmone e al fegato - abbia deciso di restare in trincea e continuare a combattere per affermare i diritti dei carcerati maltrattati e torturati da uno Stato criminale e privo di dignità".

La presidente ha informato di essersi "già rivolta al ministro della Giustizia Andrea Orlando per sollecitare il Governo nazionale a proseguire sulla strada dell'avvio di una nuova struttura a San Vito al Tagliamento, che andrebbe anche a sostituire l'attuale vecchio carcere ospitato nel castello di Pordenone".

"Abbiamo fatto nostro l'appello del sindaco di San Vito al Tagliamento Antonio Di Bisceglie, il quale ha chiesto un incontro urgente al ministro Orlando proprio per ottenere garanzie sulle misure necessarie per assicurare la continuità delle attività già svolte dal commissario straordinario del Governo per le infrastrutture carcerarie".

Il Friuli Venezia Giulia, ha rilevato la presidente Serracchiani, anche secondo recenti dati resi noti dallo stesso dicastero della Giustizia, presenta nel suo complesso un grave tasso di sovraffollamento nelle sue case circondariali, "tra i più alti del nostro Paese", riguardanti in particolare i penitenziari di Pordenone ed Udine, che potrebbe essere alleviato dalla costruzione del nuovo carcere di San Vito, e dalla contestuale chiusura di quello di Pordenone, "un patrimonio immobiliare che vorremmo fosse restituito alla fruizione pubblica con il passaggio dallo Stato al Comune di Pordenone".

"Andremmo così a liberare una struttura utile per il capoluogo della Destra Tagliamento e verrebbe finalmente creato un carcere che risponda veramente a quell'esigenza di rispetto del diritto anche delle persone in detenzione, nonché degli operatori della Polizia penitenziaria", ha sottolineato a sua volta il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello.

Istituti penitenziari: VII Assemblea nazionale della Conferenza Volontariato Giustizia

Istituti penitenziari: VII Assemblea nazionale della Conferenza Volontariato Giustizia

Gorizia - Si è svolta a Roma il 7 e 8 giugno la settima Assemblea Nazionale della Conferenza Volontariato Giustizia, organismo che a livello nazionale rappresenta enti, associazioni e gruppi impegnati quotidianamente in esperienze di volontariato nell'ambito della giustizia in generale e più compiutamente all'interno e all'esterno degli istituti penitenziari.

Anche nella nostra Regione è presente l’articolazione locale della Conferenza, con sede a Gorizia, presso la Comunità Arcobaleno e con il coinvolgimento di associazioni presenti su tutto il territorio – a Trieste (con la Comunità di San Martino al Campo), a Udine (con le Associazioni Icaro e Speranza e con la San Vincenzo) e a Pordenone (con l’Associazione Carcere e Comunità e con la San Vincenzo).

I lavori si sono svolti sull'argomento “Oltre la sentenza Torreggiani” e già nelle prime battute dell’Assemblea la considerazione principale della Conferenza Nazionale è stata che “far rispettare i diritti umani costa meno che violarli”.

I relatori che sono intervenuti sul tema hanno posto molte osservazioni in merito alle decisioni assunte il 5 giugno dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, organo competente per verificare l'esecuzione delle sentenze emesse dalla Corte di Strasburgo, che ha affermato che l'Italia sta rispettando le indicazione date nella sentenza pilota.

Nel vivace scambio intercorso tra istituzioni penitenziarie, esponenti del volontariato e detenuti, è stato rimarcato quanto ancora, nonostante il miglioramento riscontrato, resti da fare non solo in termini di metratura ma anche di condizioni di vivibilità negli istituti, di opportunità trattamentali e, in particolare, della carenza di risorse destinate al reinserimento ed alle misure alternative, per lo più delegate al volontariato che opera senza alcun sostegno economico e spesso con scarse possibilità di essere recepito a livello istituzionale come indispensabile componente per l’umanizzazione della pena.

Il Volontariato accoglie nuovamente la sfida di costruire, insieme alle Istituzioni, un nuovo modello sociale, impegnandosi a fare la propria parte sino in fondo, ma indicando alcuni punti essenziali che dovranno necessariamente essere affrontati: si va dal rapporto con le istituzioni, alle modalità di sostegno del volontariato, passando per soluzioni legislative innovative che facciano emergere quelle potenzialità che restano ancora inespresse a causa di difensivi arroccamenti istituzionali.

Da parte delle istituzioni devono seguire delle azioni che tutelino il volontariato nella propria funzione, che valorizzino nella pratica concreta le azioni poste quotidianamente in essere a favore della popolazione detenuta.

La Conferenza Nazionale, così come la Conferenza Regionale Volontariato e Giustizia, attua un volontariato che lavora a partire dai territori, ed è in essi radicato, che intercetta cambiamenti e fenomeni sociali profondi e che in funzione di ciò attua una costante innovazione sociale; che opera in rete e che di essa ha fatto la propria modalità di costruzione e sviluppo, tutti elementi di eccellenza che è doveroso affermare e su cui è necessario investire.

Compito della Conferenza e delle Associazioni aderenti è quello di non lasciare le cose come stanno e di evitare che i continui rimbalzi di competenza producano un moto perpetuo di immobilità. Ci deve essere l’impegno di tutti perchè non si tratti di una ulteriore occasione perduta per innovare politiche e pratiche che diano risposte stabili e progettuali.

Non è solo la drammatica urgenza del sovraffollamento ad imporle: si tratta di attualizzare e di concretizzare modelli operativi che realizzino un modello stabile di "governance”€che neghi la centralità del carcere come unica forma di pena, affermi l’importanza dello sviluppo di alternative alla detenzione, riconosca la necessità  dell’integrazione di tutte le parti.

Di elevatissimo interesse, infine, il workshop, svoltosi a latere dell’Assemblea Nazionale, sul progetto “A €scuola di libertà - Il carcere entra a scuola, le scuole entrano in carcere”€, la cui giornata si realizza a livello nazionale il 15 novembre. Le cifre dell’iniziativa del 2013 stimano 125 scuole coinvolte, per un totale di oltre 10mila studenti, 1.000 volontari impegnati, in rappresentanza di 56 Associazioni, una sorprendente ricchezza progettuale.

Chiara Obit - Conferenza Regionale Volontariato Giustizia FVG

Tribunale di Tolmezzo da salvare: il vicesegretario Pd Serracchiani incontra i Comitati

Tribunale di Tolmezzo da salvare: il vicesegretario Pd Serracchiani incontra i Comitati

Roma - Il vicesegretario nazionale del PD, Debora Serracchiani, ha incontrato il 18 giugno a Roma i rappresentanti dei Comuni, degli Ordini degli Avvocati e dei Comitati sorti per salvare i tribunali di Alba, Bassano del Grappa, Chiavari, Lucera, Pinerolo, Rossano Calabro e Tolmezzo.

L'incontro, informa un comunicato, è stato chiesto a Serracchiani dai rappresentanti dei Comitati a difesa dei Tribunali per il fare il punto della situazione dopo la pubblicazione della relazione sul monitoraggio di verifica della recente ristrutturazione delle circoscrizioni giudiziarie, eseguito per conto del Ministero di Grazia e Giustizia da un apposito gruppo di lavoro.

Nel corso del colloquio è stata espressa dai Comitati una valutazione sostanzialmente negativa della relazione. Essa - è stato evidenziato - non tiene del tutto conto delle singole realtà, non fa emergere fino in fondo le esigenze delle popolazioni locali, e contiene delle imprecisioni.

I Comitati inoltre hanno ribadito come la soppressione di questi Tribunali stia già creando notevoli disservizi ai cittadini, sia per le distanze da percorrere per raggiungere altre sedi giudiziarie, sia a causa di ritardi che si stanno accumulando nella fissazione delle udienze.

Dai Comitati, prosegue la nota, è stato indicato che esistono ancora le condizioni tecniche per salvare questi sette Tribunali, come del resto nella scorsa legislatura nazionale avevano evidenziato anche le Commissioni Giustizia di Camera e Senato, parlando chiaramente di sedi da non chiudere per la loro importanza territoriale.

"Condivido le linee guida che hanno ispirato la revisione delle circoscrizioni giudiziarie, ma sono sempre stata convinta dell'opportunità di una deroga per queste sette sedi, che presentano peculiarità non trascurabili", ha affermato il vicesegretario Serracchiani al termine dell'incontro, impegnandosi a portare all'attenzione del Ministro Orlando e dei capigruppo PD nelle commissioni giustizia le istanze emerse nel confronto con i Comitati.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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