Sovraffollamento delle carceri: i radicali denunciano, la Regione sollecita il Ministero
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- Categoria: Uomini e diritti
- Pubblicato Mercoledì, 20 Agosto 2014 18:15
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - Il Friuli Venezia Giulia registra il più alto tasso di sovraffollamento nelle carceri italiane che a livello nazionale è del 119,4% e nella nostra regione arriva al 138,8%; peggio ci sono solo il Molise e la Puglia. A denunciarlo era stata, alcuni giorni fa, la sezione regionale del Movimento Radicali italiani.
Il 20 agosto è giunta la risposta della Presidente Debora Serracchiani e del vicepresidente Sergio Bolzonello, che hanno fatto sapere di aver sollecitato il Ministero per avviare l'apertura di una nuova Casa Circondariale a San Vito al Tagliamento.
Questi i dati in regione: dei 495 posti regolamentari, i posti effettivamente disponibili sono 436; occorre sottrarre, infatti, tutti quei posti inagibili per lavori in corso, ristrutturazioni, o chiusure per mancanza di personale che ammontano in totale a 59. Al 31 luglio 2014, nelle carceri del Friuli Venezia Giulia c’erano 605 detenuti in 436 posti con una carenza di 169 posti. Il tasso di sovraffollamento è del 138,8%.
Il sovraffollamento di circa il 140% è già di per sé drammatico, perché vuol dire che 140 detenuti devono spartirsi lo spazio di 100 posti. Ma le situazioni non sono uguali nelle varie carceri. Udine e Pordenone si conquistano il posto tra le peggiori carceri in Italia. Nella casa circondariale di Udine sono presenti 157 detenuti a fronte dei 93 disponibili con un tasso del 168,8% di sovraffollamento mentre Pordenone ospita 69 detenuti a fronte dei 43 disponibili con un tasso del 168,3%.
Per denunciare tale situazione gli esponenti del Movimento dei Radicali del Friuli Venezia Giulia avevano scritto un appello a Debora Serracchiani "affinché si occupi e preoccupi della situazione di violazione continuativa dei diritti umani negli istituti della nostra Regione: in queste ore. Marco Pannella, nonostante stia sottoponendosi alla cura per due tumori - al polmone e al fegato - abbia deciso di restare in trincea e continuare a combattere per affermare i diritti dei carcerati maltrattati e torturati da uno Stato criminale e privo di dignità".
La presidente ha informato di essersi "già rivolta al ministro della Giustizia Andrea Orlando per sollecitare il Governo nazionale a proseguire sulla strada dell'avvio di una nuova struttura a San Vito al Tagliamento, che andrebbe anche a sostituire l'attuale vecchio carcere ospitato nel castello di Pordenone".
"Abbiamo fatto nostro l'appello del sindaco di San Vito al Tagliamento Antonio Di Bisceglie, il quale ha chiesto un incontro urgente al ministro Orlando proprio per ottenere garanzie sulle misure necessarie per assicurare la continuità delle attività già svolte dal commissario straordinario del Governo per le infrastrutture carcerarie".
Il Friuli Venezia Giulia, ha rilevato la presidente Serracchiani, anche secondo recenti dati resi noti dallo stesso dicastero della Giustizia, presenta nel suo complesso un grave tasso di sovraffollamento nelle sue case circondariali, "tra i più alti del nostro Paese", riguardanti in particolare i penitenziari di Pordenone ed Udine, che potrebbe essere alleviato dalla costruzione del nuovo carcere di San Vito, e dalla contestuale chiusura di quello di Pordenone, "un patrimonio immobiliare che vorremmo fosse restituito alla fruizione pubblica con il passaggio dallo Stato al Comune di Pordenone".
"Andremmo così a liberare una struttura utile per il capoluogo della Destra Tagliamento e verrebbe finalmente creato un carcere che risponda veramente a quell'esigenza di rispetto del diritto anche delle persone in detenzione, nonché degli operatori della Polizia penitenziaria", ha sottolineato a sua volta il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello.