Politica
Dopo sei mesi di missione torna a Pordenone dal Libano la 132ª Brigata corazzata "Ariete"
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- Pubblicato Martedì, 13 Novembre 2012 15:19
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Pordenone - Il 13 novembre presso la base “Millevoi” a Shama nel Libano del Sud ha avuto luogo il passaggio di responsabilità alla guida del Contingente italiano e del Settore Ovest di UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon); ad avvicendarsi, la 132ª Brigata corazzata “Ariete”, di base a Pordenone, comandata dal Generale Gaetano Zauner, che è stata sostituita dalla Brigata aeromobile “Friuli”, con base a Bologna, comandata dal Generale Antonio Bettelli.
Alla cerimonia hanno partecipato il Sottosegretario alla Difesa, Gianluigi Magri, giunto a Shama con il Comandante del Comando Operativo Interforze, Generale di Corpo d’Armata Marco Bertolini e l’Ambasciatore italiano in Libano Giuseppe Morabito. Nel corso del suo discorso il rappresentante del Governo italiano ha posto l’accento sul significato e sull’importanza che il Paese attribuisce alla missione in Libano, ricordando i risultati del lavoro svolto dai militari italiani e riconoscendo i meriti del contingente nazionale.
Il passaggio di responsabilità del comando del settore Ovest è stato presieduto dal Comandante di UNIFIL, il Generale di divisione Paolo Serra, ed è stato salutato da numerose autorità civili, religiose e militari libanesi e folte rappresentanze dei diversi contingenti di UNIFIL.
Durante gli ultimi sei mesi, il Contingente multinazionale del Settore Ovest guidato dal Generale Zauner, composto da circa 1100 soldati italiani e da ulteriori 2300 militari provenienti da Ghana, Corea del sud, Malesia, Irlanda, Finlandia, Slovenia e Brunei, ha operato in stretto coordinamento con le Forze Armate Libanesi per garantire sicurezza e stabilità nel Sud del Libano.
Le attività condotte giornalmente dall’Ariete hanno garantito il controllo del territorio, attraverso circa 500.000 km di pattuglie condotte in diverse configurazioni, molte delle quali congiunte con le forze armate libanesi. Sono state trovate e distrutte 51 mine antiuomo e 5 anticarro.
Inoltre, attraverso la realizzazione di progetti di cooperazione civile e militare di vario genere, i corazzati dell’Ariete hanno concorso al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione locale ed il supporto allo sviluppo dell’area.
Per i militari della Brigata Friuli si tratta di un ritorno nella “Terra dei Cedri”, ove permarranno nei prossimi sei mesi continuando l’opera iniziata nell’agosto 2006 dai contingenti italiani.
Primarie del centrosinistra: i "testimonial" triestini si confrontano
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- Pubblicato Mercoledì, 07 Novembre 2012 10:02
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Trieste - I vari supporter triestini del centrosinistra, il 6 novembre alle 18.00 nella sede della Banca Etica, si sono confrontati in un incontro pubblico, voluto da Cara Democrazia dal titolo “Le primarie del centrosinistra. Incontro con i supporter triestini”. I cinque candidati, in vista delle primarie del 25 novembre, rispettivamente nelle mani di Waldy Catalano che sostiene Nichi Vendola, Stefano Cok per Bersani, Anna Maria Mozzi per Laura Puppato, Dario Montagnana per Bruno Tabacci e Aureo Muzzi per Matteo Renzi, hanno dato voce ai programmi dei singoli candidati con l’intento di trovare un terreno comune nel quale muoversi per il post voto.
“Sostengo Vendola – ha esordito Catalano – perché è coerente con la scelta di mettere in campo una sinistra di governo, in grado di effettuare una rottura con quello che esiste già, per dare un segno, un’idea nuova di sinistra. Un primato della politica sull’economia per andare oltre Monti e oltre Prodi”.
Non da meno il supporter Cok ha sostenuto il suo candidato Bersani spiegando che “per le primarie del 25 novembre andremo a scegliere chi potrà avere le spalle più larghe per poter sostenere e dare risposte fattuali ad una delle più grandi crisi economiche del dopoguerra”.
Montagnana ha ribadito la sua scelta nel sostenere Tabacci “perché è una persona che ha già fatto molto per il nostro paese e può rappresentare un centrosinistra progressista, che abbia a cuore le fasce sociali più deboli. Non può mancare un’equità fiscale più rigorosa in un contesto di un’Europa federale, inoltre limitare i poteri alle banche e riformare l’organizzazione dell’euro”.
A sua volta l’intervento di Muzzi nel sostenere la candidatura di Renzi ha sottolineato “che la sfida non è più fra destra e sinistra, ma fra democrazia e capitalismo, perché la crisi economica ed etica sta disorientando i cittadini, ed è necessario puntare ad un rinnovamento, cioè che i politici rinuncino ai loro privilegi”.
Ultima ma non meno importante Anna Maria Mozzi, che ha motivato la sua scelta di sostenere Laura Puppato quale candidata donna del centrosinistra “per la sua capacità nell’essere riuscita a strappare il comune di Montebelluna alla Lega con un consenso di ben ventiseimila preferenze, un risultato non da poco, ma anche perché da sempre impegnata nel mondo del volontariato”.
In conclusione, ha letto il discorso dello scrittore triestino Paolo Rumiz, assente per motivi professionali, ma supporter della stessa Puppato, che ha ribadito con tinte passionali il suo intento nel “rimettere la camicia vermiglia, perché credo in questa candidata donna che può rappresentare il centrosinistra e che mi ha spinto, ancora una volta, a non votare scheda bianca”.
Ricandidatura del presidente: nasce il "Popolo del Friuli Venezia Giulia per Renzo Tondo"
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- Pubblicato Martedì, 06 Novembre 2012 09:05
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Udine - "Popolo del Friuli Venezia Giulia per Tondo presidente". Questo è il nome del nuovo progetto politico proposto dal governatore uscente Renzo Tondo, che si ricandida alla presidenza della Regione. Il percorso è stato discusso ed approvato da tutti i consiglieri regionali del Pdl, che lunedì 5 novembre si sono riuniti per 3 ore in Regione, a Udine.
"Il progetto, che ho presentato ad Angelino Alfano, è condiviso anche dal segretario del nostro partito" ha precisato Tondo, incontrando i giornalisti e puntualizzando che "non ho chiesto l'autorizzazione ad Alfano per procedere; noi, infatti, siamo autonomi. E nella sua autonomia il nuovo soggetto politico (che pure resta una costola del Popolo della Libertà) procederà autonomamente alla scelta della linea politico-programmatica, delle alleanze e dei candidati. Vogliamo, insomma, andare oltre il Pdl. E lo faremo entro la fine dell'anno".
Tondo ha comunque ribadito la sua fiducia in Alfano, anticipando che "partecipero' alle primarie e voterò per Alfano".
Il capogruppo del Pdl in Regione, Daniele Galasso, presente anche lui all'incontro con i giornalisti, ha sottolineato che "il gruppo consiliare si è pronunciato a favore del progetto, senza riserve".
Ai giornalisti che gli chiedevano se questo è il primo passo del Pdl per la trasformazione del partito in una federazione, Tondo ha risposto: "A me interessano i contenuti, non il contenitore, in ogni caso non escludo che in altre regioni si possa seguire il nostro esempio, praticando in sostanza il modello della Cdu tedesca".
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