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Primarie del Centro sinistra di domenica 25 novembre: vota chi sottoscrive l'appello "Italia bene comune"
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- Pubblicato Martedì, 20 Novembre 2012 09:27
- Scritto da Tiziana Melloni
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Trieste - Si avvicina la data delle "Primarie" del Centro sinistra, consultazione da cui uscirà il candidato presidente del Consiglio per la coalizione alle elezioni politiche del 2013. I candidati sono: Pier Luigi Bersani (Pd), deputato e segretario del Pd, già presidente della Regione Emilia-Romagna (1993 - 1996) e ministro dello sviluppo economico, dei trasporti e navigazione e industria, commercio e artigianato nei governi Prodi e D'Alema; Laura Puppato (Pd), consigliere regionale e capogruppo del Pd della Regione Veneto, sindaco di Montebelluna dal 2002 al 2010; Matteo Renzi (Pd), sindaco di Firenze, presidente della Provincia di Firenze dal 2004 al 2009; Bruno Tabacci (Api), deputato e assessore al bilancio al Comune di Milano, presidente della Regione Lombardia dal 1987 al 1989; Nichi Vendola (Sel), presidente della Regione Puglia dal 2005, ex deputato.
La procedura per votare alle Primarie non è tra le più semplici. Ecco cosa si legge nel regolamento:
La partecipazione alle primarie è aperta a tutte le elettrici e gli elettori, in possesso dei requisiti previsti dalla legge, che sottoscrivono il pubblico Appello di sostegno della Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune” e dichiarano di riconoscersi nella sua Carta d’intenti.
Possono partecipare al voto i giovani che compiono 18 anni entro il 25 novembre 2012; i cittadini dell’Unione europea residenti in Italia e i cittadini di altri Paesi in possesso di regolare permesso di soggiorno e di carta di identità.
Per esercitare il diritto di voto il cittadino deve sottoscrivere il pubblico Appello di sostegno alla Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune” e quindi iscriversi all’Albo delle elettrici e degli elettori, a partire dal ventunesimo giorno precedente il giorno delle elezioni - ossia dal 4 al 25 novembre 2012 - nelle sedi stabilite dal Coordinamento provinciale, versando a copertura delle spese organizzative un contributo di almeno due euro.
Eventuali eccedenze di denaro, rispetto alle spese sostenute per lo svolgimento delle primarie, saranno devolute al fondo per la campagna elettorale politica della Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune”.
L’ufficio elettorale territorialmente competente rilascia un Certificato di elettore della Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune”, valido ai fini della partecipazione alla tornata elettorale. Per essere ammessi al voto occorre esibire al seggio un documento di identità, la tessera elettorale e il Certificato di elettore della Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune”.
Ogni elettore può votare solo nel seggio che include la propria sezione elettorale esprimendo un'unica preferenza in corrispondenza del candidato prescelto.
Non sono ammessi al voto per le primarie coloro che non abbiano sottoscritto il pubblico Appello e la Carta di intenti della Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune” o coloro che svolgano attività politica in contrasto con la Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune”.
Il Coordinamento nazionale adotta delibere attuative relative al voto degli italiani all’estero, degli studenti e dei lavoratori domiciliati fuori dalla regione di residenza, nonché ai seggi speciali.
Sul sito web dedicato alle Primarie, http://www.primarieitaliabenecomune.it/, selezionando la Regione FVG dalla mappa interattiva, è possibile trovare le sedi dove sottoscrivere l'appello “Italia Bene Comune”.
Vendola a Pordenone "Voto al più presto. Monti? A casa"
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Venerdì, 16 Novembre 2012 10:17
- Scritto da Maurizio Pertegato
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PORDENONE - "Per ragioni legate alla crisi sarebbe utile andare quanto prima al voto, chiudere la parentesi del governo tecnico ed anche accorpare le elezioni regionali e le elezioni politiche".
Lo ha affermato ieri, 15 novembre, Nichi Vendola, candidato alle primarie del centrosinistra, a margine di un incontro organizzato dai comitati in suo sostegno a Pordenone. "Dubito molto che le modifiche proposte sul terreno del sistema elettorale possano essere un vantaggio per la democrazia - ha aggiunto -. Mi pare che finora abbiamo visto le prove generali del perfezionamento di quel crimine chiamato 'porcellum'. Riuscire a fare peggio di quanto non sia stato fatto in passato da Pdl, Lega e Udc è veramente una prova di arroganza di una classe dirigente che è ormai in piena disfatta".
"In Friuli Venezia Giulia lavoriamo per un'alleanza di centrosinistra che possa garantire un'alternativa reale al malgoverno che in questi anni ha campeggiato in questa regione". Per noi è molto importante la qualità del programma di cambiamento - ha aggiunto Vendola - e per questo motivo siamo impegnati in una discussione che riguarda politiche ambientali, di sviluppo, promozione dei diritti dei giovani, tutela dei cittadini che sono minacciati dai tagli lineari che colpiscono sopratutto il welfare e le reti della protezione sociale".
Riguardo ai cortei di ieri, Vendola ha rimarcato "Penso che ieri ci siano state due violenze insopportabili: quella di alcuni gruppi prevaricatori che hanno in qualche modo cercato di togliere la parola al mondo del lavoro che in tutta Europa scioperava contro le politiche di austerity e i passaggi di repressione nei confronti non dei violenti, ma dei giovani studenti". "Sono scene ingiustificabili", secondo Vendola, e "in mezzo c'é chi resta colpito e sopratutto chi ha diritto a poter ribellarsi pacificamente a un destino di precarietà e di povertà". Prima di proseguire nel suo tour odierno in Friuli Venezia Giulia, il presidente della Regione Puglia ha annunciato un cambio al suo programma volendo recarsi a Casarsa della Delizia sulla tomba di Pier Paolo Pasolini, "che considero una parte del mio Pantheon", ha affermato.
La Cgil Fvg aderisce alla giornata europea di manifestazioni contro le politiche dell'austerità
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- Pubblicato Mercoledì, 14 Novembre 2012 09:50
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Trieste - Nell'ambito della Giornata di mobilitazione europea contro l'austerity, la Cgil Fvg sciopera il 14 novembre per quattro ore, con manifestazione in Piazza Verdi a Trieste (ore 10); i Cobas manifestano in Piazza della Borsa alle ore 9 (sempre a Trieste).
La Confederazione europea dei sindacati (Ces) ha indetto per oggi in Europa una giornata di mobilitazione che la Cgil ha tradotto in quattro ore di sciopero generale, con circa cento manifestazioni in tutta Italia contro le politiche di austerity.
L'astensione dal lavoro, si legge sul sito della Cgil, è "per il lavoro e la solidarietà" e contro le politiche di "solo rigore che stanno alimentando pericolosi processi di recessione in Europa come in Italia".
Uno sciopero generale è stato indetto sia in Spagna che in Portogallo, paesi pesantemente colpiti dalla crisi (uno spagnolo su quattro è disoccupato), e anche in Grecia - dopo lo sciopero di 48 ore della settimana scorsa mentre il parlamento votava nuovi tagli - sono previsti cortei e dimostrazioni.
Il coordinamento internazionale mostra che "siamo davanti ad un momento storico per il movimento sindacale europeo", commenta Fernando Toxo, capo del più rappresentativo dei sindacati spagnoli, Comisiones Obreras.
Epicentro simbolico delle varie iniziative in Italia è Terni dove il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, parteciperà alla manifestazione che partirà in mattinata dai cancelli della ThyssenKrupp, mentre sono state esonerate dallo sciopero le città toscane ed umbre colpite dal maltempo.
Serve un'Europa "che metta al centro il lavoro e la solidarietà e Terni è di fatti un simbolo di questa nostra richiesta", dice la Cgil, ricordando che nell'ambito della fusione tra gli impianti di Outokumpu e ThyssenKrupp, il colosso finlandese dell'Inox ha deciso di liberarsi del sito ternano per evitare una procedura d'infrazione da parte dell'antitrust Ue circa le norme sulle concentrazioni.
La mobilitazione europea odierna si interseca in Italia con altre questioni più strettamente nazionali. Segna infatti, spiega il sito della Cgil, il proseguimento delle proteste dopo la manifestazione di sabato 20 ottobre a Roma per cambiare la legge di stabilità che, denuncia il sindacato, "dimentica i temi legati al lavoro e alla condizione dei lavoratori.
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