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Primarie del Pd, Laura Puppato ce la fa. A Trieste la raccolta firme sponsorizzata da Paolo Rumiz
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Martedì, 23 Ottobre 2012 23:34
- Scritto da Tiziana Melloni
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Trieste - Nella corsa per le primarie del centrosinistra la veneta Laura Puppato ha superato le 20mila firme richieste. Lo ha reso noto alle agenzie di stampa la stessa esponente democratica, capogruppo del Pd in Consiglio regionale veneto. "Già in mattinata - ha detto - poco meno di 18mila firme sono state consegnate nella sede del partito a Roma".
Le altre - il quorum è di 20mila - sono state raccolte via fax (due fax per ricevere il sostegno e due per spedirlo a Roma) e verranno poi prodotte in originale nei prossimi giorni.
"Poi spetterà a chi deve controllare che tutto sia in regola - ha rilevato Puppato - e stabilire l'esatto numero dei miei sostenitori che però non dovrebbe essere, errori sono sempre possibili, meno dei 20mila richiesti".
Per raggiungere il quorum, ha detto Laura Puppato, "nelle ultime ore c'è stata una vera e propria mobilitazione in tutta Italia da parte dei miei sostenitori".
Secondo il regolamento del partito, per essere ammessi alle primarie, i candidati dovevano depositare, entro il 25 ottobre, almeno 20.000 firme di sottoscrittori che contestualmente si dichiarino elettori del centrosinistra, di cui non più di 2.000 in ogni Regione.
L'attenzione di giornali e Tv si è concentrata sul duello Bersani - Renzi; poco o niente s'è detto delle altre candidature. Laura Puppato è un'amministratrice del Nord Est. Dopo essere stata sindaco di Montebelluna nel periodo d'oro della Lega Nord, nel 2010 è stata eletta nel Consiglio regionale del Veneto dove attualmente è capogruppo del PD.
Per la candidatura di Laura Puppato si sono mossi autorevoli esponenti culturali, tra cui Gad Lerner, Livia Ravera, Concita De Gregorio, Marco Travaglio, Natalia Aspesi, Lella Costa, Marco Paolini.
Per sostenere Laura Puppato in Friuli Venezia Giulia, lo scrittore e giornalista Paolo Rumiz è tornato ad indossare la sua camicia rossa di garibaldino per organizzare la raccolta firme accanto ad altri esponenti della società civile triestina, nel caffè - panetteria “Romi” di via Torino, fra piazza Venezia e piazza Hortis.
"Laura Puppato - ha affermato il celebre scrittore triestino - è la mia ultima speranza di rinascita di un autentico movimento popolare e di conseguenza l’ultima chance per convincermi a non votare per la prima volta scheda bianca alle prossime elezioni".
Nonostante il silenzio sulle grandi reti di comunicazione - un "burqua mediatico" lo ha definito la consigliera PD - il passaparola sul web si è mobilitato - sembra con successo - a favore della candidata nordestina, che da parte sua è molto attiva su Internet: conduce due blog, uno su "Il Fatto quotidiano" e uno su "MicroMega"; tiene costantemente aggiornata la sua pagina www.laurapuppato.it e dialoga con i cittadini su Facebook e Twitter.
"Agli appoggi ufficiali e obbligati verso un segretario che in molti casi è stato l’artefice delle nomine, si affiancano spesso da parte delle stesse persone appoggi ufficiosi, mossi dalla fiducia nel mio progetto. L’atteggiamento dei dirigenti non mi preoccupa più di tanto" ha detto Laura Puppato al "Corriere della Sera".
La consigliera veneta, come già in occasioni precedenti (elezioni Comunali, Europee, Regionali) preferisce rivolgersi direttamente ai cittadini, per proporre una politica trasparente e vicina alla realtà. "Qui non c’è né da ricostruire sulle macerie, né da rottamare persone - scrive Laura Puppato sul suo sito web. - "Non basta avere intenti e idee, bisogna avere proposte per l’Italia e un progetto che possa andare oltre ogni ambizione personale. Bisogna mettere al “riparo” l’Italia e allo stesso tempo puntare sulle nostre intelligenze migliori. Rivoluzionare se serve, riformare dove è necessario".
"Le mie saranno proposte sul mercato del lavoro e il fisco, la riforma della pubblica amministrazione, le infrastrutture che servono, la scuola e il diritto alla salute, l’agricoltura e un nuovo modello di sviluppo, la green e la blue economy, i diritti delle persone e la parità di genere, la riduzione dei costi della politica e la scelta dei parlamentari attraverso le primarie".